RACCONTO E ASCOLTO

CELLULARMANIA


Giornata grigia che più grigia non si può. Piove ormai da una vita, ma sappiamo che il sole diero le nuvole c’è sempre e che prima o poi tornerà ad illuminarci e a riscaldarci… con questi pensieri positivi mi appresto ad affrontare la strada per l’ufficio. Piove mannaggia, sono già pericolosamente in ritardo, ma devo andare a passo d’uomo. La strada è piena di ragazzi che vanno trascinandosi  verso le loro scuole...il nostro futuro si appresta ad affrontare un’ennesima giornata di studio…e li osservo, tanto siamo tutti fermi in attesa del verde…-  Sono tornata col pensiero a  quando andavo all’uscita dell’istituto tecnico dove studiava mio figlio e non lo riconoscevo mai, perché erano uno la fotocopia dell’altro…rigorosamente vestituti di nero, zaini invicta…oggi, oltre al colore nero delle vesti,  hanno in comune il cellulare…mangiano messaggiando, si abbracciano e con una mano rispondo agli sms, camminano e parlano  con chissà chi…e si dicono chissà quali notizie di vitale importanza E penso…accidenti…io sono stata ragazza all’età della pietra quindi non faccio testo …ma i miei figli sono fortunati ad essere ancora  vivi…hanno passato l’adolescenza indenni senza traumi  e paturnie varie senza cellulare...non si sono mai persi, hanno sempre trovato la retta via e per trovarsi con gli amici usavano il buon telefono di casa, così anche la mamma origliava per conoscere le compagnie.  Avevano delle regole da seguire … a quell’ora a casa, altrimenti mi chiami…un telefono a gettoni, un bar, la casa dell’amico…c’è sempre il modo di comunicare se si vuole…Abbiamo provveuto alle loro necessità vitali, al cibo, ai vestiti, all’istruzione, alle vacanze, alla bicicletta… e ieri sera sono rimasta allibita quando un giudice di non ricordo dove,ha sentenziato  in causa di separazione che il cellulare è indispensabile per la crescita e lo sviluppo psicofisico del fanciullo… per cui papà deve provvedere all’acquisto del mezzo e ovviamente a pagare le ricariche. Ma siamo completamente impazziti????  Più passa il tempo e più mi ritrovo davvero fuori dal tempo…