I HATE SUPERMARKET

AIUTI E ATRE DISGRAZIE..


Avendo promesso che avrei cercato di essere imparziale oggi faccio la brava e rovescio il punto di vista, ovvero: i colleghi. Parliamone.I colleghi sembrano le persone più preziose che possiamo avere accanto nella condivisione del quotidiano e con cui riuscire a fare fronte comune davanti alle "rognette" che normalmente tutti affrontano nel proprio posto di lavoro. Sembrano, ma non sono.  Da un lato con alcuni di loro possono nascere vere e proprie amicizie, sia reali ma anche virtuali, come accade in diverse pagine facebook di cui sono fedele frequentatrice.  Se ne avete piacere potete toccare con mano e visitarle voi stessi, e, anzi, visto che spesso ospitano i link di questo blog, trovo giusto citarli anche qui; si tratta di  Noi commessi dall'infinita pazienza, piuttosto che A noi tocca lavorare anche il sabato e la domenica o ancora Lavoro in un supermercato.Si tratta di "diari a cielo aperto", dove, sconfortati da licenziamenti e da contratti non rinnovati, logorati da richieste assurde o da turni estenuanti, ognuno di noi  condivide i propri pensieri, colorandoli di ironia, sarcasmo e a volte anche una punta di cattiveria e rabbia...ma in fondo bisognerà pur avere una valvola di sfogo, no?Ma, volendo essere comunque imparziale, dirò anche un'altra verità: alcuni colleghi sono proprio delle vere e proprio pigne nel posteriore! E se nel 90 per cento dei casi il cliente sa essere il nostro peggior nemico, non posso ignorare l'esistenza di un dieci per cento di disarmante allergia al lavoro (sia per stupidità che per troppa furbizia). Trattasi di persone a cui tu spieghi un concetto e che, dopo averti fissato con aria ebete e sguardo etereo, alla domanda "tutto chiaro, hai capito?" non esitano a rispondere un convincente "si!" per poi allontanarsi a tutta velocità, iniziando a fare tutt'altro rispetto a  quello che gli avevi appena spiegato...Oppure quelli che per "aiutarti" mentre sei in bilico su una scala, passano con un roll o un tiraspalle centrando di netto il tuo già instabile supporto e lasciandoti così..appeso ad una timida scansia come alle loro vane scuse.E poi ci sono l'equivalente delle gatte morte nei corteggiamenti, solo che queste/i maigolano ogni volta che c'è un direttore-responsabile-supervisore nelle vicinanze. Quelle/i che hanno sempre un parente malato da assistere (caso vuole nella stessa data di una festività o di un concerto), o, molto spesso, nello specifico un bambino da accudire...Ecco quelle mi fanno incazzare come un treno, scusate, perchè essendo madre anch'io, sono le persone che danneggiano la figura di tutte le lavoratrici madri.I bambini sono una priorità nelle nostre vite, è verissimo e sacrosanto, ma proprio per questo motivo le persone non dovrebbero MAI nascondersi dietro i figli con scuse patetiche "eh..mi scusi sa..il bambino..aveva questo, aveva quello, non mangiava, non dormiva, non...." Ma dai, un pò di rispetto per quelle persone che lavorano e che hanno dei bambini che magari hanno dei problemi seri e che avrebbero un bisogno reale di maggior presenza della propria mamma o del proprio papà accanto.Ma qui rischio di perdermi in un discorso ancor più spinoso, che è la pessima organizzazione (tutta made in Italy) dei servizi offerti alle famiglie; la poca attenzione di un Paese che vuole tenere aperti i negozi 24 ore su 24 senza aprire nidi aziendali, servizi pomeridiani di doposcuola ecc ecc...