I HATE SUPERMARKET

LA SPESA AI TEMPI DELLA CRISI...


...ovvero: già i soldi sono pochini, ma buttarli per certe cavolate..Oggi è sabato e quindi dedico qualche minuto della mia tiratissima pausa pranzo a questo pensiero, poichè sono ancora stordita da tutto quello che ho visto transitare sulla mia cassa durante la mattinata.Giro quindi una domanda a tutte le colleghe ed i colleghi che condividono le loro esperienze in rete: cosa pensate di tutte le valanghe di prodotti, suppellettili, generi alimentari che vengono rovesciate ogni giorno sui rulli di centinaia di casse?  Sono veramente "beni di primaria importanza"? O piuttosto, come accade a me, vi ritrovate a pensare "mamma mia, per forza che questi poi si lamentano di non arrivare alla fine del mese, con tutte ste stupidate che comprano!"Lascio stare ovviamente i casi limite, non voglio affatto sminuire il problema di quelle persone che hanno concrete difficoltà ad acquistare anche solo del cibo, perchè di fatto so che ci sono. Ma lo capisci anche da cosa comprano, o meglio, da cosa non comprano: niente bibite, solo acqua, prodotti tutti di fascia economica...Ecco non è assolutamente a loro a cui dedico questo post.Io parlo invece di quelli che con i buoni spesa si comprano gli alcolici, o dolciumi di vario genere, o, peggio ancora le riviste di arredamento per la casa ( a botte minimo di tre/quattro euro) o tutta la compilation di serie televisive in dvd, piuttosto che l'assortimento completo di testate scandalistiche da far concorrenza a più saloni di acconciature... Ora ad esempio vanno di gran moda i profumatori elettrici per ambienti: lo sapranno mai che, oltre che a costare un botto, se un ambiente è pulito profuma già di suo e pertanto i deodoranti sono assolutamente superflui, mentre se una casa è sporca puoi tappezzarla di ricariche al mughetto ma sempre lercia rimane?Niente. La "roba" come la chiamavano ai tempi del Verga, è più importante. La roba va comprata, comprata, comprata...e poi ammassata, ammassata, ammassata...e poi gettata, gettata, gettata, per far spazio ad altra roba da comprare. Che tristezza :-(Mi si può obbiettare il fatto che dopotutto noi con la roba che vendiamo ci viviamo, ed è un fatto. Ma se le persone cominciassero ad investire sulla qualità, sulla selezione di ciò che acquista, il comperare diverrebbe sicuramente una scelta e non un caotico buttare alla rinfusa nel carrello prima e nella spazzatura poi..Sbaglio? Ora vi lascio..il lavoro mi chiama!