I HATE SUPERMARKET

caro anno nuovo...


Caro anno nuovo...come ogni 31 dicembre ci ritroviamo tutti, chi più chi meno, davanti al nostro ipotetico foglio bianco a fare il bilancio. Il solo fatto di tirare le somme a volte diventa un'ironica parodia: dopo tanti anni l'unico desiderio sarebbe "Caro anno che stai arrivando, fa che io non mi ritovi fra dodici mesi a scrivere la stessa letterina al futuro.." Certo che magari per una persona prigra potrebbe andare bene: basterebbe un bel "copia e incolla" ed il gioco sarebbe fatto!Allora lancio un messaggio bello chiaro a tutto ciò che mi circonda: "HEY TU, sono sempre io, e sarò piuttosto diretta, in modo da non generare fraintendimenti: io VOGLIO UN LAVORO LONTANO DAL MONDO DEI CENTRI COMMERCIALI, LONTANO DALLE CASSE E DAL LORO INCESSANTE BEEP, NONCHE' DAI CLIENTI ESASPERANTI, FRUSTRATI E MALEDUCATI. AMBISCO AD UN POSTO DI LAVORO CAPACE DI DARMI MAGGIORI SODDISFAZIONI E CHE SOPRATTUTTO MI CONSENTA UNA VITA NORMALE DA CONDIVIDERE  CON LE PERSONE CHE AMO.".E' il desiderio di molti italiani, lo so, perchè in tanti quest'anno hanno perso il lavoro e molti sarebbero felici di avere anche "solo" un lavoro in un supermercato. Non giudicatemi per il mio desiderio, perchè comunque io continuerò ad augurare anche a voi di poter realizzare il vostro sogno, qualunque esso sia, purchè generi amore e voglia di vivere. La mia non è una critica al mondo della grande distribuzione in sè, non mi lamento per il lavoro che faccio ma piuttosto per il modo in cui ci giudicano le persone quando si dice "LAVORO IN UN SUPERMERCATO". Tutti sono sempre molto bravi a dire che il lavoro è lavoro, ma quando asserisci di appartenere ad una certa tipologia di lavoratori ecco allora distenderti addosso una bella etichetta, quasi fossi una scatoletta di tonno!Ecco a voi una serie dei luoghi comuni più gettonati:Commessa/o in un negozio di abbigliamento di marca = sei una/o stronza/o che se la tira (ma poi sei anche quella/o che dovrà raccattare  tutto il disastro di capi che il cliente lascia alle sue spalle); in più: se ti offri di assistere alla vendita sei un'invadente, se lasci che il potenziale acquirente giri un pò per conto suo sei il solito scansafatiche maleducato);Addetta/o alle vendite di una profumeria = persona vanitosa che di solito, oltre ad avere numerose caratteristiche in comune con i commessi dell'abbigliamento risplende per una pecca su tutte: E' UNA STRONZA PERCHE' "CON TUTTI I CAMPIONCINI DI CREME E PROFUMI CHE HANNO NON TE NE REGALANO MAI UNO...." (quando finirà la leggenda metropolitana di magazzini stipati di chili e chili di profumi formato mignon?)Addetti del supermercato= persona che non ha voluto studiare, perciò sicuramente di poca cultura e il cui livello di intelligenza oscilla fra lo scarso ed il mediocre..Non ha ambizioni, se non quello di chiudere presto e di tenere nascoste (il fine è sconosciuto) scorte e scorte di prodotti che non vuole vendere in magazzino. Raramente conosce l'italiano e l'educazione tanto è vero che molti clienti gli si rivolgono scandendo i nomi di (improbabili) prodotti, quasi fossero degli stranieri. La loro attenzione può essere richiamata in vari modi, tra cui lo schiocco delle dita, vari richiami come "hei...ragazzo.." e, ma solo nei casi di clientela particolarmente educata un fischio.Ragazzi...portiamo pazienza e speriamo nel 2011!!!! Auguroni a tutti!