Ikaros

Nata in provetta, ma uscita male


Non ce la faccio più a tenermelo dentro. Succede sempre così, sin da quando ero piccolissima. Mi chiudo in un angolo, tengo i pugni stretti attorno alle tempie e gli occhi chiusi. Fingo di non vedere e di non sentire. E poi esplodo. Per non implodere ovviamente. Quindi per salvare prima di tutto me stessa, la mia libertà mentale, l’Icaro che c’è in me. E allora devo dirlo. La Brambilla non mi piace. Ma proprio per niente. Incarna lo stereotipo di donna che combatto da sempre. Tutta immagine e poca sostanza. Tutta tette e giarrettiere e poco cervello (o cervello in secondo piano). Non so dove sarebbe ora, se non avesse alle spalle Berlusconi e tutta la sua eccellente macchina propagandistica. Dice di voler dare corpo e voce a tutte quelle persone che non trovano più un’adeguata rappresentanza nei vecchi rituali della politica. Io non mi ritrovo nei vecchi rituali della politica, ma neanche nel suo modo di essere. Si autodefinisce una con "la vocazione all’iniziativa di successo": ed è atto di arroganza che m’infastidisce. E’ – di più – il frutto di una imposizione dall’alto che in quanto tale non giova né a se stessa né a chi forse ci credeva davvero all’idea della costruzione di un dopo-Berlusconi. In fondo nessuno l’ha votata, non viene dal popolo. Berlusconi ce l’ha fatta trovare già così, bella e confezionata. Mi limito a queste considerazioni perché altro su cui vorrei riflettere potrebbe apparire offensivo ad alcuni/e. Mi limito a constatare che se non avesse avuto le gambe che ha, il modo di vestire che ha, l’approccio con lo sgabello che l’ha resa famosa (e che ricorda tanto la Parietti prima maniera….) forse non sarebbe dov’è. E – da donna – trovo la cosa sconvolgente, ridicola, offensiva dell’intelligenza degli uomini. Intesa – in questo caso – proprio come riferimento a quel genere maschile che tanto rincoglionisce davanti a tipe così.