Il Caffè di Lughe

PERCHE' NON SONO DEPRESSO!!!


NON Sono depresso perché sono un elettore di destra; NON sono depresso perché sono un cittadino di serie B (Lara rassegnati, è così) e NON sono depresso (ma lo dovrei essere) perché TUTTI gli eletti del popolo (a 360°) continuano e continueranno a farsi solo gli affari loro dimenticandosi, come lo è sempre stato, di quel “popolo sovrano” di cui, in questi tempi, si riempiono sempre  la bocca per poi prenderlo, in fondo come merita, per i fondelli. Forse questo, da qui a poco, accadrà nuovamente con l’abbattimento di un nuovo capro espiatorio (oggi l’esimio, ieri il CAF, l’altro ieri  e questo salto all’indietro potrebbe continuare per molto) sui cui riversare le contraddizioni della nostra società. Una società, quella italiana, in irreversibile decadenza ma che, invece, è la sola responsabile di questo declino che pagheranno le future generazioni.  Invece, mi scopro depresso perché, come tutte le mattine, ho visto il vagone della metropolitana sui cui ero stipato e stracolmo di persone, di vario tipo ed estrazione con il peso delle loro vite, che erano tristi e irrimediabilmente grigie. Perché lo erano? Forse perché stavano andando al lavoro (per chi ha la fortuna di averlo) o a scuola e non, invece, a una bella manifestazione come quella che è avvenuta domenica? Può darsi, ma il medesimo grigiore lo vedo negli stessi vagoni della metropolitana quando, i proprietari di quella delusione, ritornano a casa loro anche solo per rifiatare.  Quel grigiore lo vedo in ogni dove. Sempre. Belen Rodriguez incinta del suo Corona? L’esimio come Mubarak? Questa sera ci sarà il Festival di San Remo? L’Egitto è solo l’inizio della fine per l’Occidente? Il Milan forse vincerà lo scudetto? Vedola il futuro Premier? Tutto può essere perché sembra che il martellamento contro il fortino dell'Esimio, il martellamento  che conta, stia finalmente facendo presa anche a discapito di tutte le nostre regole condivise che il popolo italiano si è dato. Sta accadendo perché sembra che il popolo si stia per accontentantare solo di abbattere il Presidente del Consiglio oggi, come il CAF negli anni novanta senza preoccuparsi (e dovrebbe) del dopo. E perché questo? Forse perché sono ammaliati dall’illusione che, se abbattendo il “nemico” del momento (come infondo accadde nel 1992), si riuscirà a riparare tutti gli errori che mi/ci regalano oggi questa depressione latente.  Mah! Dopo la caduta dell’esimio, quando questa avverrà, io credo (e temo) che saremo solo tutti degli aquilani dispersi e depressi tra le macerie. E, beffa delle beffe (e di questo ne sono certo), non sono nemmeno una donna per poter partecipare attivamente al loro rifiorire che, mi auguro, salverà la nostra decadente società. L’unica cosa che so in questo frangente è che NON sono depresso perché sono (e rimarrò) un uomo di destra (me lo ha fatto ricordare perfettamente il pessimo discorso di domenica scorso di Fini alla Fiera di Milano... ma questa è un’altra faccenda).Forse per molti potrà sembrare poco ma per me, invece, è molto. Quindi, per dirla come i Kompagni come sono soliti fare, mi metterò sulla riva del fiume a vedere lo spettacolo delle prossime settimane, mesi o anni perché, alla fine l'odiato Esimio cadrà e son davvero curioso a vedere chi mi passerà davanti.