Il Caffè di Lughe

CI SONO INVASIONI E INVASIONI


Stamane ho letto le e-mail che sono girate tra vari magistrati nei giorni scorsi sul “pericolo” della riforma sulla giustizia che sta muovendo, legittimamente, i suoi primi passi in Parlamento e, francamente, queste mi hanno impressionato molto di più che leggere i commenti, più o meno verosimili, delle varie “Olgettine” sulle “presunte focosità” dell’Esimio che hanno scosso la moralità di molti. Mi ha, invece, lasciato di stucco leggere commenti del tipo “Ma il problema di fondo so­no proprio loro, i cittadini. Quando lo zietto Berlusconi avrà tolto il disturbo, rimarran­no comunque i suoi elettori, e non solo loro. I politici passa­no, la società civile (purtrop­po) resta, e resta tale e quale, senza cambiare”. Per ovvi motivi non cito il nome del magistrato che ha vergato questa illuminante considerazione, ma questo signore un giorno lo potrebbe incontrare uno di noi in un’aula di tribunale e giudicarci pure.Sul “pericolo” della riforma della Giustizia non entro in merito perché mi sento rappresentato dalla presa d’atto del Presidente della Repubblica che, al Guardasigilli ieri ha avanzato le sue “considerazioni generali” ma, dato che l’inquilino del Quirinale è anche il Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, auspico che faccia qualche considerazione dopo aver letto quelle e-mail.Infine, trovo davvero molto risibile che ANM (Associazione Nazionale Magistrati) si sia imbufalita parecchio nel veder pubblicate quelle e-mail che avrebbero leso la loro riservatezza. Sono d’accordo, mi sarei arrabbiato anch’io ma, però, mi chiedo anche una cosa: cosa dovrebbero fare tutte le persone intercettate e “sbattute sui giornali” quando queste non hanno commesso nulla? Che dire, avanti così che andiamo bene!