Volevo raccontarvi un sacco di cose.Devo dirvi della mia visita nella redazione di uno dei due principali giornali di yoga, e dell'interrogazione del suo direttore. Un uomo che tutti mi hanno descritto come buono, meravoglioso, dolce e che io ho trovato inquietante, severo e spaventoso.Devo raccontarvi del servizio fotografico per l'altro giornale di yoga, delle 500 e passa foto fatte, per poi sceglierne 30, del mio pellegrinaggio per Milano, in auto, nel traffico. Del fatto che quesi sicuramente durante il suddetto pellegrinaggio sono finita in piena area C e adesso attendo con ansia la terribile pena che ne conseguirà.Volevo dirvi del fonico con cui ho masterizzato la compilation da mandare ai due suddetti giornali, e della giornata folle passata a casa sua, con 10 gatti (di cui 4 appena nati), lui e sua moglie che non hanno fatto altro che fumare e lui che ogni volta che parla viene preso da mille tic, che nemmeno Carlo Verdone in una delle sue migliori parodie.Volevo dirvi anche dei tre articoli scritti, e della fatica immensa che ho fatto, dei mille dubbi, e delle grandi soddisfazioni di questa nuova avventura.Ma non posso, non ne ho il tempo. Per stasera devo consegnare l'ultimo articolo, sistemare le grane burocratiche legate alla compilation (la SIAE è un mondo popolato di mostri buracrati, sappiatelo..), e mille altre piccole cose che devo ancora finire.E domani parto. Me ne vado ad Alessandria, a Sezzadio, per la precisione, per la prima delle mie piccole fughe programmate.L'ultimo appuntamento per quest'anno del mio corso insegnanti di yoga. Quattro giorni di yoga e lezioni. Di meditazione e lontanaza. Ci si rilegge la prossima settimana, spero con un po' più di calma, fino alle prossime scadenze.
Cose da fare, persone da vedere.
Volevo raccontarvi un sacco di cose.Devo dirvi della mia visita nella redazione di uno dei due principali giornali di yoga, e dell'interrogazione del suo direttore. Un uomo che tutti mi hanno descritto come buono, meravoglioso, dolce e che io ho trovato inquietante, severo e spaventoso.Devo raccontarvi del servizio fotografico per l'altro giornale di yoga, delle 500 e passa foto fatte, per poi sceglierne 30, del mio pellegrinaggio per Milano, in auto, nel traffico. Del fatto che quesi sicuramente durante il suddetto pellegrinaggio sono finita in piena area C e adesso attendo con ansia la terribile pena che ne conseguirà.Volevo dirvi del fonico con cui ho masterizzato la compilation da mandare ai due suddetti giornali, e della giornata folle passata a casa sua, con 10 gatti (di cui 4 appena nati), lui e sua moglie che non hanno fatto altro che fumare e lui che ogni volta che parla viene preso da mille tic, che nemmeno Carlo Verdone in una delle sue migliori parodie.Volevo dirvi anche dei tre articoli scritti, e della fatica immensa che ho fatto, dei mille dubbi, e delle grandi soddisfazioni di questa nuova avventura.Ma non posso, non ne ho il tempo. Per stasera devo consegnare l'ultimo articolo, sistemare le grane burocratiche legate alla compilation (la SIAE è un mondo popolato di mostri buracrati, sappiatelo..), e mille altre piccole cose che devo ancora finire.E domani parto. Me ne vado ad Alessandria, a Sezzadio, per la precisione, per la prima delle mie piccole fughe programmate.L'ultimo appuntamento per quest'anno del mio corso insegnanti di yoga. Quattro giorni di yoga e lezioni. Di meditazione e lontanaza. Ci si rilegge la prossima settimana, spero con un po' più di calma, fino alle prossime scadenze.