Il Castello

... Bariccio...


Un respiro e avanti tutta…Mesi passati a vivere, che poi non è così male. Tra gli alti ed i bassi dei secondi che scorrono siamo ancora tutti qui… nonostante tutto.Un bel respiro e avanti, avanti ed ancora avanti… che se pensi che non cambierà mai nulla è meglio che ti fermi ed attendi che la morte sopraggiunga.Un nuovo amico si è accasato a castello. Ha deciso lui che è un buon posto, e come tutti gli animali del castello ha per bene addestrato l’abitante umano a dargli da mangiare.Schivo, timido e un po’ goffo. Se l’accarezzi come tutti della sua specie tende ad appallottolarsi ed incrociar gli aculei contro di te.Eppure, eppure senti che si ha “paura” ma che la sensazione che prova non è poi così fastidiosa.Lo incrociai quella sera sul vialetto del castello… due mesi fa quasi, abbagliato dai fari dell’auto cercava una via di fuga non fuggendo ma chiudendosi a riccio. Schivato nell’oscurità e con la speranza che non decidesse di suicidarsi parcheggiavo ed andavo a verificare se proprio di riccio si trattasse. Ed eccolo li. Poteva avere qualche mese e forse una decina di centimetri e qualche etto di peso. Timido e scontroso non voleva far amicizia.Come sempre l’abitante del castello prese un po’ di cibo e lo  mise nel posto individuato come nascondiglio. Sparito. In un minuto era scomparso. Con il pensiero che forse era pure di buon auspicio si pensava al suo vagare per il parco.Ed era sera tardi a chiusura del portone che ecco l’impertinente presentarsi a colazione?!?! Per noi sarebbe stato ancor più che dopo cena, ma credo che il suo orologio biologico indicasse quell’ora come la migliore per la colazione.Altra manciata di cibo e buona notte riccio “Bariccio”.Così inizia forse due mesi fa la storia dell’amico riccio.Da allora a castello ogni sera, o meglio ogni notte Bariccio arriva sulla porta di casa a richiedere la sua cena.. ogni sera prima di chiudere il portone di castello si controlla se è già passato o se passerà… alcune sere la sagoma grigia striata tenta di nascondersi dietro gli stivali da pioggia… ma niente quell’umano abitante del castello deve sempre allungare qualche carezza…E si Bariccio ha addestrato bene l’umano a fornirgli cibo… ma ancora non gli ha fatto capire che lui di esser maneggiato non ha molto piacere. Mio piccolo amico non c’è nulla da fare, io ti do da mangiare e tu in cambio mi consenti di accarezzarti… e si perché anche i ricci si possono accarezzare… … magia a volte ritorna e poi se ne va via….