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L’inverno ed il suo gelo.

Post n°330 pubblicato il 03 Febbraio 2010 da ascoltaliconilcuore

Ancora neve in questa pianura spazzolata dal vento gelido. L’odore è sempre lo stesso. Guardi il primo fiocco, poi il secondo.. il terzo… resti incantato come sempre a guardare una parte di cielo cadere.

Quel rumore strano di neve che si posa piano. Tutto intorno si fa delicatamente bianco… dal cielo sembra quasi qualcuno stia spargendo zucchero a velo… tanto zucchero a velo…

Sembra una tormenta siberiana, visibilità cinquanta metri forse, grigio ovunque, tre gradi sotto lo zero… dieci centimetri di neve fresca e secca ovunque.

Non serve una laurea per capire che è meglio muoversi con assoluta prudenza… o forse si… nel mondo odierno in cui attendiamo tutti, no quasi tutti, che sia qualcun altro a dirci cosa dobbiamo fare, sarebbe meglio che qualcuno ci dicesse state chiusi in casa! Se proprio dovete uscire viaggiate in seconda a non più di venti chilometri l’ora!

Ed invece no, li vedi splendidi nei loro SUV fare i piloti… li vedi perdere il controllo di quei mezzi carri armati e farsi la fiancata sul palo della luce… mentre tu li guardi e con il sorriso gli dai del pirla. Fortuna che non mi hai fatto la fiancata, altrimenti poi ti dovevi anche rifare la faccia.

E la bufera continua.

Riesci a rientrare con le provviste per restare chiusi a castello almeno una settimana senza aver bisogno di nulla… e poi esce il sole! E tutti a spalare quella neve che pare finta, sembra polistirolo non si scioglie nemmeno un po’ sotto le carezze del sole.

Gli alberi appesantiti dal cappotto bianco sembrano vecchietti dentro i loro abiti pesanti.

Ascolti i loro rami sforzarsi di non cedere sotto quel peso inaspettato.

Attendi la notte.. porterà una terribile gelata.

Un bellissimo sole farà sembrare tutto un diamante, riflessi d’ogni colore rallegreranno chi guarda.. chi guarda un albero morire.

La prima foglia si stacca allo sciogliersi del primo ghiaccio. La seconda l’accompagna più decisa… il verde diventa marrone morte. Il marrone morte è diverso dallo splendido marrone d’autunno… il marrone morte sa di sofferenza inaspettata.

Il gelo strappa tutto ciò che può.

 

Quel che sopravvivrà lo sapremo a primavera.. quando i rami inizieranno a gonfiarsi di vita… e quelli morti a rinsecchire su se stessi.

 

 

… magia attende si chiede in quanti arriveremo a vedere un’altra primavera …

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Un blog di: ascoltaliconilcuore
Data di creazione: 07/10/2006
 
 

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