Blog di Il Delfino

2020: Fuga dal petrolio


Questo post nasce dall’articolo “2020: fuga dal petrolio” pubblicato da QualEnergia sul nr. 5 (novembre/dicembre 06), Pag.45 e 46.La Svezia ha nominato una Commissione, con lo scopo di trovare soluzioni energetiche alternative al petrolio, al fine di ridurne il relativo consumo. E’ interessante fare alcune considerazioni in merito.1. E’ da sottolineare la volontà da parte della Svezia di individuare una via di uscita dalla dipendenza energetica nei confronti del petrolio, trovando forme e modalità alternative di approvvigionamento energetico.2. La Commissione incaricata non si è limitata a delineare solo uno scenario generale (parole), ma ha definito anche e soprattutto degli obiettivi ben precisi (numeri, quindi fatti concreti). Gli obiettivi sono tre:- riduzione del 50% del consumo di petrolio nel settore dei trasporti- azzeramento dei consumi di petrolio nel settore del riscaldamento, sia nel privato che nel terziario- riduzione del consumo di petrolio del 40% nel settore industriale.Scadenza: anno 2020. Cioè, fra tredici anni.3. La Commissione ha tracciato, inoltre, delle linee di comportamento per raggiungere gli obiettivi individuati. Gli svedesi hanno capito, cioè, che per poter conseguire una consistente riduzione del consumo di petrolio, è necessario modificare i comportamenti collettivi. Un esempio: il raggiungimento del primo obiettivo (riduzione del 50% del consumo di petrolio nel settore dei trasporti) deve passare attraverso una maggiore efficienza dei sistemi di trasporto adottati, l’utilizzo di nuovi carburanti, ma anche attraverso una modifica delle abitudini degli svedesi. Come? Organizzandosi per favorire lo sviluppo dell’Information & Comunication Technology (telelavoro…). In tal modo, potenziando le infrastrutture tecnologiche, si consente ai lavoratori di ridurre davvero al minimo gli spostamenti fisici e, conseguentemente, l’utilizzo di mezzi di trasporto. Un vero esempio di pianificazione strategica sostenibile.4. La Commissione ha individuato, infine, 5 ragioni, per le quali la Svezia deve ridurre la propria dipendenza energetica dal petrolio. Ora, 4 di queste ragioni attengono alla sfera economico – finanziaria, e non ad argomentazioni ambientalistiche. Nell’immediato futuro una vera crescita economica sarà possibile solo se non si prescinde dallo sviluppo delle fonti rinnovabili.Una lezione, quella svedese, da imparare. Ed alla svelta. Se davvero si vuole ridurre il consumo di petrolio, occorre modificare la nostra realtà quotidiana, i nostri piccoli gesti di ogni giorno, dettati dalle abitudini. Perché le nostre abitudini traggono le loro origini dall’utilizzo invasivo del petrolio, quale unica fonte, inesauribile ed a basso costo, di energia. E l’aspetto sorprendente della faccenda è che modificare la nostra realtà quotidiana non costituisce solo un atto bello e nobile per la salvaguardia dell’ambiente, ma rappresenta anche l’unica strada davvero percorribile per continuare a garantire sviluppo economico. Stavolta, per tutti.di Mario