“C’era una volta”…Questo post potrebbe tranquillamente cominciare così. Come una bella favola che, alla fine, tanto bella non è…Sapete, favole come quelle che i nonni ci raccontavano quando eravamo piccini… Storielle di fatti accaduti in passato che tanto ci affascinavano…Eppure, un giorno anche noi potremo raccontare tante “belle favolette” ai nostri nipotini. Potremo raccontare di immensi vigneti,
di vini pregiati dall’aroma inconfondibile,
del patrimonio alimentare italiano che fu.Si, perché, a seguito dei cambiamenti climatici, questa nostra bella Italia rischia di diventare solo un piacevole ricordo. Si, perché già oggi le ciliegie si potranno raccogliere a fine aprile, i carciofi avranno un raccolto prematuro di 55 giorni, susine e mandorli sono fioriti con un anticipo di 45 giorni (li avrete notati gli alberi in fiore, no?).Dalla conferenza parigina dell’IPCC, un grido di allarme: entro il 2100 la temperatura della terra crescerà da 1,8 a 4 gradi centigradi. Previsioni ottimistiche in quanto, purtroppo, la natura è imprevedibile… L’uomo è imprevedibile…Per non parlare dell’innalzamento dei mari da 19 ad un massimo di 58 centimetri.
Berremo mica vino inglese?Non so a voi, ma a me l'idea non piace…di Alessandra*Per i link si ringraziano ANSA, Dieta Mediterranea e Panorama
