Ecco finalmente la Magnacarta del mangiar "sano" e "rispettoso dell'ambiente", realizzata da
AIAB e
Carta in occasione della prima Festa Nazionale del Biologico che si svolgerà dal 13 al 15 luglio a Grottammare, nelle Marche.Dieci comandamenti che insegnano l'importanza del biologico, del tradizionale, del cibo di stagione e del rispetto verso la natura.1. Scegli i prodotti biologici: L’agricoltura biologica favorisce un’economia equa, tutela l’ambiente e la salute del consumatore. 2. Scegli i prodotti tradizionali: Il cibo legato al territorio favorisce la conoscenza e la valorizzazione del ruolo dell’agricoltura, anche in aree “marginali”. 3. Scegli i prodotti di stagione: Produrre cibo secondo i cicli naturali e senza forzature riduce l’impatto produttivo degli alimenti sull’ambiente. 4. Scegli i prodotti che risparmiano acqua e energia: La produzione del cibo deve essere fatta tenendo in debito conto non solo parametri economici, ma anche il corretto uso delle risorse. 5. Acquista nelle aziende agricole: La vendita diretta consente di lasciare al contadino un maggiore valore aggiunto nella commercializzazione del cibo, di avere una migliore qualità del cibo e di costruire nuovi legami sociali. 6. Riduci i chilometri dal luogo di produzione a quello di consumo: Il trasporto del cibo è spesso in funzione solo d'interessi economici. Il trasporto del cibo ne riduce la qualità e ha un pesante impatto sull’ambiente. 7. Scegli i prodotti di imprese che tutelano il lavoro buono: Il cibo è buono se è ottenuto da lavoratori che vedono soddisfatte le proprie esigenze e le proprie condizioni lavorative. 8. Favorisci la biodivesità ed evita ogni prodotto Ogm: L’omologazione del cibo è dannosa per l’agricoltura, per l’ambiente e per la salute. 9. Premia la trasparenza nelle informazioni: La migliore forma di garanzia sulla qualità del cibo è data dalla trasparenza delle imprese impegnate nella sua produzione. 10. Scegli le confezioni biodegradabili: I contenitori sono, purtroppo, parte del cibo che acquistiamo. La qualità del cibo passa anche per le su forme di presentazione. Di AlessandraFonte:
AIAB