ILDOMINIOPERDUTO

PALLOTTOLE CON ALI DI FARFALLA


Insofferenza. Soprattutto questo. Soffocamento. Un senso di inutilità. E ingratitudine, un aggettivo che continua ad assillarmi. Non insoddisfazione. Ingratitudine. Come se tutto quello che avevamo sperato, sognato si fosse...vabbé, le stesse cose di sempre....Pensavo che settembre, ottobre e novembre avrebbero agitato il suo manto e riportato serenità nelle mie giornate, ma finora così non è stato. A questo punto non so se il problema sia fondante oppure, più facilmente, genetico. Cos'altro fare dunque se non accettarlo e regolarsi di conseguenza? Forse in un'altra vita combattevamo per salvarci la vita. Quello era combattere. Intendo combattere davvero. Possibile che ci sia rimasta nel corredo genetico un'istintiva tendenza alla sopravvivenza armata, passatemi il termine. Che ci giustificava maggiormente di tutta questa blandizie. Oddio, quanto meno che giustificava maggiormente alcuni di noi. Ciò che è certo è che non cederemo di un passo. Metro dopo metro. Arriveremo dove l'erba è appena un po' più alta. E' una certezza. Lo faremo, a modo nostro ma lo faremo. Adesso è Gennaio, l'alba di un nuovo mondo, tutto è ovattato, è caduta la neve a rischiarare e temperare le angosce. I sogni come sempre sono grandi. Ma il Destino e la Sorte si piegheranno o saremmo verosimilmente costretti all'ennesimo compromesso? Ai posteri, come si suol dire,E a Voi, devoti Eletti,Appuntamento al solito, alla prossima cella della mia solitudine di dannato.R.