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TOTO', AGOSTINO E LA MALA PAR CONDICIO ovvero il fu "il bel paese".

Post n°8 pubblicato il 16 Maggio 2006 da easyskanky

In questi giorni si è consumata una vicenda che ha dello scandaloso e, come sempre, la televisione non ne ha parlato.
Il 23 Maggio del 1992 in quel di Capaci ha perso la vita una delle innumerevoli vittime della mafia. Si tratta del magistrato Giovanni Falcone che, insieme con Paolo Borsellino, era il primo procuratore ad essersi scontrato faccia a faccia con la "peste" mafiosa. Infatti Falcone fu il primo a indagare, anche grazie ai primi pentiti, su come funzionassero le cosche di Cosa Nostra e su quali fossero gli interessi della mafia. Con Paolo Borsellino ha portato avanti un'indagine che non aveva la minima intenzione di fermare anche se, all'interno della fitta rete capillare, avesse coinvolto nomi illustri della nostra politica. Purtroppo quando erano giunti finalmente ad affrontare il famoso Maxiprocesso e l'indagine preliminare, che fortunatamente continua ancora adesso, sono stati dilaniati dalla ferocia della mafia. Non esistono in Europa paesi in cui, illustri magistrati, siano stati fatti saltare in aria. Purtroppo nella nostra piccola Repubblica delle Banane, che ci apprestiamo a festeggiare non capisco con quale coraggio, è successo anche questo.
Dopo questo excursus sulla storia di Giovanni Falcone arriviamo al caso vergognoso.
Il 23 maggio sarebbe dovuta andare in onda una fiction dal titolo "Falcone" (sostituita con "la moglie cinese", non ridete per favore), proprio per ricordare il "soldato" che ha combattuto contro la cupola. Il direttore di Rai fiction, al secolo Agostino Saccà, ha pensato, grazie al cervello di una scimmia che gli hanno celermente trapiantato , di annullare la messa in onda. Motivo? La visione della fiction non rispetta la par condicio visto che uno dei personaggi citati, Paolo Borsellino, è il fratello della candidata presidente Rita Borsellino. Ora quella parte di vergogna che non prova Saccà la provano tutte le persone che sono vittime della mafia, a qualunque livello. Perchè la strumentalizzazione di due "santi" come Falcone e Borsellino non fa specie a nessuno? Perchè facciamo funerali in pompa magna per i soldati caduti in Iraq e non celebriamo, come giusto che sia, l'anniversario della morte di un nostro martire che per anni ha dedicato la sua vita a lottare contro la mafia? Credo che il candidato presidente opposto a Rita, Totò "vasa vasa" Cuffaro, dovrebbe essere orgoglioso di avere la sorella di un eroe come oppositore politico. Invece il "vasa vasa" è lo stesso che affermava che la mafia in Sicilia non esiste e che pochissimi pagano il pizzo. La scuola di Totò è la stessa di Calogero Mannino capo della DC siciliana negli anni d'oro della mafia, dunque sa bene come comportarsi. Infatti l'atteggiamento di Saccà non è così limpido visto che Totò "vasa vasa" è coinvolto in un indagine per favoreggiamento alla mafia e dunque a voi i cattivi pensieri che possono maturare.
Per concludere la strumentalizzazione delle illustri figure di Falcone e Borsellino, utilizzando come pretesto la par condicio, non fa onore alla Repubblica delle Banane che andremo, il 2 giugno, a festeggiare. Non ritenete che sarebbe stato più giusto celebrare con i dovuti onori la figura di Giovanni Falcone? Non ritenete che Giovanni Falcone debba essere celebrato da tutti i candidati che si presentano in Sicilia come un eroe? Mi sento di rispondere affermativamente a queste domande. Chiunque non è d'accordo sta con la mafia perchè o si sta di quà o si va di là. In questo caso non esistono mezze misure.
Forza Rita! Dai speranza a tutti i siciliani onesti che per paura di essere ammazzati non possono vivere liberi.


Nei link trovate il sito di LIBERA. L'associazione, di cui Rita è Presidente, che si impegna nella lotta alle mafie.

 
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