Il “mio” Soldato che ora non è più solamente il “Soldato”. Ora è un ragazzo dagli occhi dolci, dalle parole gentili, dall’aria forte ed insieme tenera. Finalmente ti ho conosciuto, Andrea. E ne sono felice. Abbiamo avuto poco tempo per parlare, ma è stato un bellissimo tempo. Non so nemmeno se sei di Milano, ma se vuoi un giorno ti offriamo un caffè in centro, così ci parli di te e dei tuoi spettacoli. ci parli del soldato.Come ti ho detto non ti perderò mai più di vista, seguiremo il tuo lavoro anche in altri teatri (e guarda che per me è una vera eccezione. Vedo solo Elfo, purtroppo, perché i miei piccoli mi reclamano la sera).Ieri sera ero seduta un po’ più lontano dal palco ma posso dirti che l’intensità del Soldato si vedeva benissimo. Pur non scorgendo i dettagli delle espressioni del viso ( che sono intense dalle prime file) mi sono concentrata sulla figura intera. Meno sul volto, quindi. Più sull’insieme della figura. È un personaggio molto fisico, che muta dal manifestare forza e prevaricazione all’involuzione in se’stesso. Mi ha dato l’idea di un bambino Un ritorno all’essere bambino, spaventato dai fantasmi, che piange disperato per le cose brutte subite e le violenze.Bello Andrea, molto bello e più ci penso più mi vengono idee. Penserai che son matta. O che non ho altro di meglio da fare…..Diciamo che l’amore del teatro è la mia consolazione per una vita – lavorativa – piuttosto arida e lontana mille miglia dalle mie passioni. Per questo mi ci tuffo con la testa ed il cuore…..Ricambio il tuo abbraccio con tutta la mia amicizia.
Andrea Capaldi
Il “mio” Soldato che ora non è più solamente il “Soldato”. Ora è un ragazzo dagli occhi dolci, dalle parole gentili, dall’aria forte ed insieme tenera. Finalmente ti ho conosciuto, Andrea. E ne sono felice. Abbiamo avuto poco tempo per parlare, ma è stato un bellissimo tempo. Non so nemmeno se sei di Milano, ma se vuoi un giorno ti offriamo un caffè in centro, così ci parli di te e dei tuoi spettacoli. ci parli del soldato.Come ti ho detto non ti perderò mai più di vista, seguiremo il tuo lavoro anche in altri teatri (e guarda che per me è una vera eccezione. Vedo solo Elfo, purtroppo, perché i miei piccoli mi reclamano la sera).Ieri sera ero seduta un po’ più lontano dal palco ma posso dirti che l’intensità del Soldato si vedeva benissimo. Pur non scorgendo i dettagli delle espressioni del viso ( che sono intense dalle prime file) mi sono concentrata sulla figura intera. Meno sul volto, quindi. Più sull’insieme della figura. È un personaggio molto fisico, che muta dal manifestare forza e prevaricazione all’involuzione in se’stesso. Mi ha dato l’idea di un bambino Un ritorno all’essere bambino, spaventato dai fantasmi, che piange disperato per le cose brutte subite e le violenze.Bello Andrea, molto bello e più ci penso più mi vengono idee. Penserai che son matta. O che non ho altro di meglio da fare…..Diciamo che l’amore del teatro è la mia consolazione per una vita – lavorativa – piuttosto arida e lontana mille miglia dalle mie passioni. Per questo mi ci tuffo con la testa ed il cuore…..Ricambio il tuo abbraccio con tutta la mia amicizia.