Il Mio Elfo

Ancora Carmen


Carmendramma lirico in quattro atti di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, tratto dalla novella omonima di Prosper Mériméemusica di Georges Bizetprima rappresentazione: Parigi, Opéra-Comique, 3 marzo 1875L’opera viene rappresentata in lingua originale con sopratitoli in italiano Personaggi e InterpretiCarmen Nora SourouzianMicaela Davinia RodriguezFrasquita Eleonora CilliMercedes Annunziata VestriDon José José Balestrini / Mickael SpadaciniEscamillo Claudio SguraIl Dancairo Enrico Maria MarabelliIl Remendado Camillo FacchinoZuniga Ugo GuagliardoMorales Marcello Rosiellocon la partecipazione di Dario Cantarellinel ruolo di PastiaUfficiali, dragoni, monelli, sigaraie, zingari, contrabbandieridirettore Riccardo Frizzaregia, scene e costumi Ferdinando Brunicoreografie Adriana Borriellovideo e assistente alla regia Francesco Frongiaassistente alle scene e ai costumi Andrea SerafinoCORO DELLE VOCI BIANCHE DELLA CIVICA SCUOLA DI MUSICA C.MONTEVERDI" DI CREMONAdiretto da Raul Domingueznuovo allestimentoCORO DEL CIRCUITO LIRICO LOMBARDOmaestro del coro Antonio GrecoORCHESTRA LIRICA I POMERIGGI MUSICALICarmenLA TRAMAAtto primoUna piazza di Siviglia. Soldati, aggruppati innanzi al corpo di guardia, passanti, ragazzi, bighellonano nella piazza, attendendo l’uscita delle sigaraie. Entra Micaela, una ragazza di paese, che cerca timidamente di don Josè, suo compaesano; per il momento il brigadiere non c’è, ma – le viene detto – non tarderà molto. Infatti, appena Micaela s’è allontanata, Josè entra, in tempo per assistere all’uscita delle sigaraie, fra le quali è Carmen. Acclamata da un gruppetto di spasimanti, Carmen dedica la sua attenzione al brigadiere, di cui s’è invaghita, e gli lancia sfrontatamente un mazzolino di gaggia.Ritorna Micaela, e incontra finalmente Josè a cui dà notizia della madre lontana. Egli si propone di sposare la virtuosa fanciulla, e dimenticare la gitana che lo ha turbato.Proprio allora, scoppia una rissa fra Carmen e una compagna, che viene ferita. Carmen è arrestata, e Josè dovrebbe condurla alla prigione, ma la ragazza lo prega di liberarla, e gli dà un appuntamento alla taverna di Lillas Pastia, promettendogli amore. Josè, irretito, obbedisce e finge la fuga della prigioniera.Atto secondoL’osteria di Lillas Pastia. Carmen danza con le amiche Mercedes e Frasquita. Subito dopo entra, acclamato dagli aficionados, il torero Escamillo, che rivolge qualche frase galante alla bella sigaraia. Il Remendado e il Dancairo, contrabbandieri compagni di Carmen, stanno preparando un grosso colpo, ma Carmen dice di non poter partire con loro, perché innamorata: è sicura che Josè verrà a raggiungerla, uscendo dalla prigione ove è stato rinchiuso per averla lasciata fuggire. Arriva Josè, e dichiara alla fanciulla il suo amore. Ma al richiamo della tromba che suona la ritirata Josè vorrebbe ritornare in caserma.Carmen lo invita a fuggire con lei, sulla montagna, dove tutto è libertà. Nel frattempo entra Zuniga, capitano dei Dragoni, e una lite sorge fra i due uomini per Carmen; stanno per battersi, quando sono divisi dal Dancairo e dal Remendado, che inducono Josè, quasi suo malgrado, ad accettare la proposta di Carmen e a fuggire.Atto terzoIn montagna. Josè è turbato dal rimorso, dalla mancata promessa verso la madre. Carmen comincia ad annoiarsi di un compagno che non par fatto per quella vita di libertà assoluta e sgombra di ogni imposizione. Con le amiche, consulta le carte da gioco: ne ha il primo avviso, il presagio di morte. Micaela sopraggiunge, alla disperata ricerca dell’uomo che si è prefissa di salvare. Ma arriva anche Escamillo, e in breve fra i due uomini s’accende una disputa, scatenata da allusioni a Carmen. La zingara riesce a stento ad arrestare un colpo di Josè salvando la vita al torero. Micaela induce Josè a seguirla, in un tentativo estremo di strapparlo al fascino distruttivo della “libertà” di Carmen.Atto quartoUna piazza di Siviglia, davanti all’arena. Si attende l’arrivo del corteo del torero Escamillo.Questi giunge con Carmen, che è ora la sua amica. A Carmen Frasquita dà un ultimo consiglio, fuggire: don Josè infatti la cerca. Ma Carmen non ha paura, e attende l’antico amante. Alle sue reiterate suppliche di tornare con lui, di seguirlo, essa oppone un diniego fermo e sprezzante. Quando la zingara getta via l’anello che Josè le aveva donato, egli si precipita su lei, pugnalandola; infine, disperato, si lascia arrestare invocando il dolce nome di Carmen.