Il Mio Elfo

CHE TRAGEDIA! a Massa.


un ultima data. MASSA, Teatro Guglielmi. giovedì 22 gennaio. per chi si trovasse a passare di lì, per chi abita nei dintorni, per chì ha voglia di passare una bella serata.-------------------------------Con il nuovo anno torna al Guglielmi un ‘classico’ che più classico non si può. Stiamo parlando della nuova edizione della rassegna I Classici Nostri Contemporanei, un appuntamento divenuto - grazie all’apprezzamento riscontrato - ormai fisso nel cartellone del Teatro Guglielmi.  Rivolta a tutti gli amanti del teatro, delle novità, della classicità e dell’impegno questa rassegna propone ancora una volta quattro spettacoli classici riletti da registi e interpreti giovani, riconosciuti da critica e pubblico per la egregia impostazione artistica. Inoltre il percorso degli spettacoli sarà integrato da incontri pomeridiani (il giorno dello spettacolo, alle ore 16.30 presso la Biblioteca civica Giampaoli) all’interno dell’iniziativa - anche questa un ‘classico’ della programmazione - Il Teatro in Biblioteca, la Biblioteca a Teatro. E una piacevole novità aspetta il pubblico per questa edizione 2009: gli incontri saranno arricchiti da vere e proprie ‘performance’ tenute dagli artisti presenti nel cartellone della rassegna che ricreeranno l’atmosfera del teatro, partendo dai testi e dalle suggestione che da questi derivano. Apre la rassegna, giovedì 22 gennaio alle ore 21.15, uno spettacolo da non perdere, un vero concentrato di poesia, giovinezza, classicità, modernità e bellezza: CHE TRAGEDIA!,  frutto di un progetto teatrale di Lorenzo Gleijeses ed Egumteatro, tratto da testi di classici greci poeticamente tradotti da Edoardo Sanguineti e diretto da Annalisa Bianco e Virginio Liberti.Con questo ironico titolo i due registi di Egumteatro finalmente, dopo aver indagato le drammaturgie contemporanee di Copi, Koltès, Müller e Fassbinder, incontrano il teatro classico e lo fanno con la loro consueta geniale abilità di artigiani del teatro. Brani dei cori e dei messaggi da Le Baccanti, I Sette contro Tebe, Fedra, Le Troiane, vengono interpretati con travolgente energia dai quattro giovani protagonisti ed è così che le parole tragiche danno vita ad un'intensa emozione musicale che accompagna il pubblico nella discesa degli abissi della sofferenza umana senza nome, senza passato come i morti del Darfur, dell’Iraq e del Rwanda. Liberti e Bianco, in questo modo, non hanno scelto una 'tragedia', ma la riflessione sul senso del tragico, quello del passato e quello di oggi. In scena alcuni fra i migliori ‘attori giovani’ del panorama teatrale italiano che comunicano con imbarazzante vitalità una vera pura passione per il teatro; parliamo di Lorenzo Gleijeses, Andrea Capalbi, Armando Iovino, Davide Pini Carenzi. Le inconsuete e affascinanti scene e i geniali costumi sono di Horacio de Figueiredo. ---------------------------------ecco dove l'avevo visto. CAPALBI?? mah, almeno i nomi, anzi i cognomi.hanno fatt "copia-incolla" da un altro sito senza controllare...ehe