Il Mio Elfo

Angels In America


-Angels in America si avvicina il millennio..Fantasia gay su temi nazionali Prima parte: Si avvicina il millennio .20-29 marzo 2009Teatro India - Romaorari spettacoloore 20.30domenica ore 18.00lunedì riposoAngels in Americadi Tony Kushnertraduzione di Mario Cervio Gualersi (edita da Ubulibri) regia di Ferdinando Bruni e Elio De CapitaniElio De Capitani - Roy M. Cohn/Prior 2, fantasma Elena Russo Arman - Harper Amaty Pitt, moglie di Joe/Martin Heller Ida Marinelli - Hannah Porter Pitt, madre di Joe/Rabbino Isidor Chemelwitz/Henry, medico di Roy Cristina Crippa - Emily/Ella Chapter/la donna del South Bronx/Ethel Rosenberg Cristian Maria Giammarini - Joseph Porter Pitt/Prior 1, fantasma/l'Eschimese Edoardo Ribatto - Prior Walter, il compagno di Louis/l'uomo nel parco Fabrizio Matteini - Belize, ex amante di Prior/Mr Bugia Umberto Petranca - Luis Ironson scene di Carlo Sala costumi di Ferdinando Bruni video di Francesco Frongia luci di Nando Frigerio suono di Giuseppe Marzoliuna produzione TEATRIDITHALIA/Emilia Romagna Teatro FondazionePremio ANCT (Associazione Critici di Teatro) Premio Ubu per l'Attore non protagonista e per il Nuovo attore under 30, Premio Hystrio alla regia 2008Miglior regia e Miglior spettacolo di prosa Premi Olimpici per il Teatro 2008Questo bestseller del teatro americano, che ha fatto incetta di premi sia al suo debutto newyorkese che nella versione televisiva guidata da Al Pacino, ha portato fortuna anche ai registi e alla compagnia dell'Elfo. Con Si avvicina il millennio - la prima parte di Angels in America, coprodotta con ERT/Emilia Romagna Teatro Fondazione e debuttata con successo al Teatro delle Passioni di Modena nel maggio 2007 - Elio De Capitani e Ferdinando Bruni hanno da subito ottenuto il Premio ANCT (Associazione Critici di Teatro) «per la regia che segue uno sviluppo scenico più vicino all'allegoria che alla semplice metafora: dilata l'ampia scena oltre se stessa con virtuali proiezioni cinematografiche di grande effetto, con livelli sonori a volte alterati, che riescono a restituirci tanti piani di realtà, da quelli più chiaramente onirici a quelli di un realismo più tragico e concreto, in un insieme di grande intensità emotiva». E a questo riconoscimento sono seguiti due Premi Ubu 2007, il Premio Hystrio 2008 alla regia e due Premi ETI-Gli Olimpici del Teatro '08, come miglior regia e miglior spettacolo di prosa.La seconda parte, Perestroika, debutterà nell'ottobre 2009 al Festival Vie, Scena contemporanea di Modena.Il sottotitolo esplicito, "fantasia gay su temi nazionali", non sintetizza tutta la ricchezza di questa saga provocatoria e commovente: l'autore affronta di petto il tema dell'identità, ma non per esaurirlo sotto il profilo sessuale, bensì per sondarne in profondità tutte le componenti, razziali, religiose e culturali, e per dipingere un mondo - il nostro - nel quale gli esseri umani faticano disperatamente a riconoscersi e accettarsi con consapevolezza e dignità. I due testi raccontano le vicende sentimentali e i conflitti di due coppie: la relazione gay tra Prior Walter, che scopre di essere malato di AIDS, e Louis Ironson e il matrimonio fra l'avvocato mormone Joe Pitt e Harper, giovane moglie depressa; le loro storie s'intrecciano a quelle dell'avvocato Roy Cohn, perverso faccendiere, e di Belize, infermiere professionale ed ex travestito. Sono tutti rappresentanti del melting pot della Grande Mela, emblemi attuali e universali di un'umanità dolente. Il registro della quotidianità, la concretezza del dolore e della malattia descrivono solo in parte questo testo immaginifico e barocco, nel quale gli angeli non sono quelli consolatori che volano sopra il cielo di Berlino, ma esseri grandiosi, narcisisti e un po' hollywoodiani, che hanno il compito di trovare colui che più di ogni altro sappia aprire gli occhi su quest'epoca confusa e infelice, orfana di ideologie e di ideali. Lo scenografo Carlo Sala si è ispirato all'ambiente essenziale del Teatro delle Passioni di Modena, fatto di nude mura di mattoni chiari: si crea così uno spazio ampio e semivuoto, dove vengono introdotti pochi elementi essenziali, luogo ideale per le immagini video di Francesco Frongia, capaci di trasformare la scena ora nello skyline che domina Central Park, ora nel panorama di Salt Lake City, nei cumuli di ghiaccio dell'Antartico, in bilico tra realtà e allucinazioni mentali. Il cast è guidato da Elio De Capitani, che ha vinto il Premio Ubu 2007 come attore non protagonista per il ruolo di Roy Cohn, personaggio realmente esistito, pupillo di MacCarthy, il senatore che scatenò la caccia alle streghe che infangò la storia degli Stati Uniti nel dopoguerra. Insieme a lui un gruppo affiatato di attori tra i trenta e i quarant'anni: Edoardo Ribatto nel ruolo centrale di Prior, Umberto Petranca in quello di Louis per il quale a vinto l'Ubu come attore under 30, Elena Russo Arman e Cristian Maria Giammarini, già interpreti di molti spettacoli dell'Elfo, Fabrizio Matteini. Oltre a loro due volti storici della compagnia, Ida Marinelli e Cristina Crippa.---------------------------DALLA RASSEGNA STAMPA:Per lo storico gruppo milanese ancora uno sguardo politico su realtà nascoste e fiammeggianti in un approccio severo e forte, costruito con semplicità ma anche con profondità nella casta scena di Carlo Sala. Un merito che tocca in egual misura agli interpreti e alla regia illuminista, ma anche carica di sentimento, firmata a quattro mani da Bruni e De Capitani che interpreta da par suo il ruolo di una carogna storica.Maria Grazia Gregori, l’UnitàÈ con enorme emozione che si vede e si vive, tra il riso e il pianto, la prima parte di Angels in America. [...] Si sovrappongono dunque le situazioni intime e i dialoghi, in uno spettacolo ricco di fantasia e voglia espressiva che supera i vincoli ambientali, importa fantastiche visioni registrate e ridondanti sonorità. E per una volta si può contare su un’adesione interpretativa di felice compattezza in cui spiccano le tormentate raffigurazioni di Cristian Maria Giammarini e Elena Russo Arman, i trasformismi di Ida Marinelli, l’introspezione di Umberto Petranca e Edoardo Ribatto, assieme al redivivo Fabrizio Matteini.Franco Quadri, la RepubblicaCito il film di Nichols perché dalla prima scena De Capitani, nella parte dell’avvocato Roy Cohn, colui che nel 1952 spedì sulla sedia elettrica i coniugi Rosenberg, si diverte a gareggiare con Al Pacino, subito ponendo un problema: non solo chi sia più bravo, più gigionesco, più cattivo; ma che cosa sia la cosiddetta copia rispetto all’originale, e che cosa sia il teatro che nasce come teatro, diventa cinema, e torna a essere teatro. [...] D’altra parte la commistione dei mezzi tecnici e degli stili – da quello della recitazione psicologico-naturalistica a quello barocco delle visioni, sogni nel caso degli uomini, tutti omosessuali, allucinazioni nel caso di Harper, l’eterna moglie americana, insoddisfatta e impasticcata – questa commistione è l’essenza sia formale che concettuale di Kushner. Nel senso della forma per Bruni e De Capitani è una pacchia, un vero tripudio: sono a casa loro, sembrano i committenti di un testo spasmodico e appassionato, poi finito al cinema e in televisione.Franco Cordelli, Corriere della Sera.DATE DELLA TOURNEE.Teatro India, Roma 20-29 marzo 2009 Teatro Piccini, Bari 1-5 aprile 2009 Teatro Asioli, Correggio 8 aprile 2009 Teatro Sociale, Brescia 15-19 aprile 2009 Teatro della Corte, Genova 21-26 aprile 2009 Teatro Fraschini, Pavia 28-30 aprile 2009 --------------------------------------tratto da facebook (teatro India),e www.elfo.org.