Il Mio Elfo

GLI ANGELI DI BRUNI E DE CAPITANI TRA FELICITÀ, RIMORSI E PERESTROIKA


19 ottobre 2009 la RepubblicaGLI ANGELI DI BRUNI E DE CAPITANI TRA FELICITÀ, RIMORSI E PERESTROIKAdi Franco Quadri, Correggio
.Attesa come l'avvenimento di VIE, il festival d'autunno di Modena e dintorni sulla "Scena contemporanea", la conclusione dell'AngeIs in America di Bruni e De Capitani per Teatridithalia, a due anni dalla tardiva prima italiana del capolavoro scritto da Tony Kushner tre lustri or sono, poteva far tremare il procedere di questo confronto tra un paese dominato dai benpensanti reaganiani, già costretto dall'irrompere dell'aids a riconoscere l'esistenza di realtà negate, e il disastro della sua situazione reale, in una nuova fase del dramma, denominata col sottotitolo di Perestroika per evocare un parallelo con la fine del comunismo in Russia in cui una presenza fisica di angeli cala sui protagonisti contesi tra diverse tendenze sessuali e già divisi dall'adesione a disparate confessioni religiose.Si intensifica allora la colorazione delle scene disegnate da Francesco Frongia, che puntano su riprese video, ma si arricchiscono anche con escrescenze di stoffe e sfruttano benissimo i vani laterali per ambientarci diverse situazioni ambientali o ospedaliere, come quella in cui l'eroe negativo Roy M.Cohn, superbamente incarnato da Elio De Capitani, vive con rabbia la sua agonia sorvegliato dallo spettro vendicativo di Ethel Rosenberg, che ne era stata la sua vittima più illustre.E nei due ruoli principali di amanti passionali ma eternamente contesi tra la felicità e il rimorso spiccano ancora Cristian Giammarini e Umberto Petranca, in un cast già noto e che andrebbe citato per intero, che continua ad approfondire le molte possibili doppiezze di questo ritratto di un'umanità in cerca di se stessa.Qualcuno spera che gli angeli arrivino a salvarlo, ma ci vorranno le repliche milanesi integrali delle due parti per svegliare del tutto quei puri spiriti.