Il Mio Elfo

Il Mio Elfo è il mio mondo. Un mondo fatto di teatro, arte, musica e vita. Il mio mondo di attori, spettacoli, amici, bambini, viaggi e piccole avventure. IL mio Elfo è la mia grande passione, è IL TEATRO DELL'ELFO di Milano, il teatro del mio cuore. All'Elfo ho pianto, ho riso, mi son scordata preoccupazioni ed HO VISSUTO GRANDI EMOZIONI. All'ELFO ho conosciuto i miei più grandi amici, ho scoperto un mondo nuovo. All'Elfo dedico questo blog. Il mio primo ed unico blog. Cesonia.

 

TRA DIRE E FARE -GIORGIA.

 

DARREN HAYES - LOST WITHOUT YOU

 

THE ONLY ONE - DARREN HAYES

 

GULLIVER-MIGUEL BOSè-

 

meravigliosa! meraviglioso!

 

RENATO

 

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IL TEATRO DELL'ELFO

Dall'enciclopedia ENCARTA.... fondata a Milano nel 1972, la compagnia dell’Elfo si ritagliò fin dai suoi esordi uno spazio originale all’interno del panorama teatrale degli anni Settanta anche grazie all’allestimento di spettacoli come "1789: scene dalla rivoluzione francese, Pinocchio Bazaar, Le mille e una notte". Nel 1978, con l’acquisizione di una sala teatrale, la compagnia diede inizio a un nuovo corso, segnato dal grande successo di Sogno di una notte d’estate (1981), un’inedita versione musical-rock del testo di Shakespeare. Lo spettacolo costituì l’apice della crescita della compagnia, esperienza collettiva di un gruppo di registi e attori che vide in Gabriele Salvatores uno degli esponenti di maggior spicco. Negli anni successivi si affermarono nuove personalità registiche, come Elio De Capitani e Ferdinando Bruni, mentre il gruppo si dedicò alla scoperta dei migliori autori contemporanei; nacquero così Nemico di classe di Nigel Williams e Visi noti, sentimenti confusi di Botho Strauss, per la regia di De Capitani; Comedians di Trevor Griffiths, per la regia di Salvatores; Le lacrime amare di Petra von Kant di Rainer Werner Fassbinder, diretto da Bruni e De Capitani. Nel 1992 l’unione del Teatro dell’Elfo con il Teatro di Porta Romana diede vita a Teatridithalia. Portando al successo alcuni attori di primo piano della scena teatrale italiana, tra cui Paolo Rossi e Silvio Orlando, la compagnia proseguì la ricerca sulla drammaturgia contemporanea con gli allestimenti di testi di Brad Fraser, Steven Berkoff, Bernard-Marie Koltès, Yukio Mishima, Pier Paolo Pasolini, Giovanni Testori e Mark Ravenhill. In tempi più recenti, il rinnovato incontro con Shakespeare ha dato vita a una versione violentemente espressionista di Amleto, a una nuova edizione del Sogno (1997) e a una brillante rivisitazione del Mercante di Venezia (2003).
 

 

Libri da Ardere: una recensione.

Post n°212 pubblicato il 08 Gennaio 2009 da Cesonia00
 

 Libri da ardere

C'è una guerra. Una guerra totale, senza speranza, anche per chi ancora sopravvive. Una guerra dove i morti non si vedono ma dove i tre finora sopravvissuti sono solo dei morti viventi che, cercando di porre un argine all'orrore e alla mancanza di tutto, bruciano un po' per giorno l'enorme biblioteca di uno di loro, professore di letteratura. Dove siamo non ha importanza e all'autrice, la belga Amélie Nothomb, oggi sulla cresta dell'onda come scrittrice di culto, (Libri da ardere, è finora il suo unico testo teatrale), non interessa rivelarcelo.

Quello che conta per lei e in fin dei conti per noi è che questi autosequestrati, che ormai sanno che abbandonare l'appartamento sicuro nel quale si sono rifugiati per loro significherà morte certa, siano legati a quei libri come all'ultima zattera possibile. Eppure non dimenticano mai, neppure per un secondo, di essere quello che sono: un professore di successo, il suo assistente, impenitente dongiovanni, una giovane allieva, l'amica di turno di quest'ultimo. Non lo dimenticano perché è proprio dai loro ruoli che gli deriva un brandello di forza e perché è sempre il professore, che ospita i due rimasti senza casa, a condurre il gioco dall'alto della sua disincantata ironia piena di fascino, delle sue parole forti, dei sui giudizi senza appello. Mentre il rapporto amoroso fra l'assistente e la ragazza sembra all'inizio giocato sui canoni consueti, anche se qui di consueto non c'è più nulla, per poi virare verso il sentimento.

Di romanzo in romanzo, di opera in opera, destinati a bruciare in una stufa di fortuna, nell'illusione dei tre di avere un po' di calore in quel gelido inverno, non si distrugge solo una biblioteca ma viene meno ogni sentimento, ogni gesto positivo, ogni solidarietà fino alla perdita di qualsiasi freno, fino all'annientamento volontario di sé. Sarà così per Marina, la giovane donna che per un po' di calore è pronta anche a darsi al professore anche se sarà capace di un ultimo, orgoglioso gesto di riscatto che sarà poi un gesto di morte; sarà così anche per Daniel che, vivendo per la prima volta un amore vero, avrà anche la generosità di comprendere. E sarà così anche per il professore, non tanto per un soprassalto di orrore verso se stesso, quanto per la palese inutilità delle azioni lì compiute che del resto sfuggono in quella situazione estrema a qualsiasi regola, salvo forse cercare di conservare fino all'ultimo un romanzo da lui amato malgrado le scarse qualità letterarie, che si riveste improvvisamente di un significato fondamentale: la vera pienezza della vita, la curiosità dell'intelligenza e i sentimenti che provoca che soli rendono l'esistenza degna di essere vissuta.

Messo in scena - con sobria incisività e una notevole penetrazione della scrittura fintamente semplice della Nothomb -, da Cristina Crippa, che rivela sensibilità e curiosità nei confronti di scelte drammaturgiche non ovvie, Libri da ardere può contare su un trio d'interpreti affiatato a partire da Elio De Capitani, che disegna con profondità e nevrotica, ironica immedesimazione il personaggio del professore al quale si contrappongono idealmente l'inquieta, disperata Marina, interpretata dalla brava Elena Russo Arman e l'assistente scostante di Corrado Accordino, forse il personaggio più scettico di questo testo senza speranza ma mai melodrammatico.

(13 marzo 2007)
Tratto da delteatro.it

 
 
 

"Libri a Ardere" al Filodrammatici.

Post n°211 pubblicato il 08 Gennaio 2009 da Cesonia00
 

Da domani sera fino al 18 gennaio, al Teatro Filodrammatici di Milano, è in scena Libri da Ardere.E' un bel po' di tempo che desidero vedere lo spettacolo ma, per motivi famigliari, gli scorsi anni non mi è stato possibile. Domani ci sarò, tra il pubblico, ad applaudire i miei cari Elfi.

Elena Russo Arman, per prima.

Cristina Crippa, alla regia, affronta temi a me cari, che evocano ricordi impossibili da dimenticare, perchè certe presenze nella mia vita non possono essere cancellate semplicemente con la volontà. E così, un personaggio, può avere per me un significato enorme ed essere un peso sul cuore.

Ecco, domani sera sarà una serata piacevole ma impegnativa, su vari livelli e per vari motivi. Una serata che cerco da tempo ma che un po' temo.

Tra le varie cose, diciamo un po' più mondane e frivole, sarà una serata di un caro incontro. Tanto atteso e desiderato. Si sa, ritengo sia più facile mostrarmi per iscritto che di persona, dove vale di più "il contenitore del contenuto" ed il coraggio delle frasi dette lì per lì, minimizzando le banalità. Scripta manent, e quindi per me "scripta" sono più importanti, ma i giudizi - spesso - nascono dai "verba". Seguirò il consiglio del mio amico Mau, sarò come sono. E' sufficiente. L'importante è poi non tornare a casa piena di frasi pensate e non dette, per timidezza,  ripetendomi come un mantra "come sono stata scema, come sono stata scema". Ecco, tutto qui. Mi aspetto una bellissima ed emozionante serata!

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Libri da ardere
di Amélie Nothomb © Editions Albin Michel
traduzione di Alessandro Grilli
edizioni Robin-Biblioteca del Vascello
regia di Cristina Crippa
con Elio De Capitani, Corrado Accordino e Elena Russo Arman
luci di Nando Frigerio
suono di Jean-Christophe Potvin
una produzione TEATRIDITHALIA/Asti Teatro
(durata: 1h 15m)

 
Libri da ardere, unico testo teatrale dell’autrice belga Amélie Nothomb, ha debuttato, nell’allestimento curato da Cristina Crippa, il 4 luglio scorso al Festival Asti Teatro. Il 3 marzo torna in scena  con gli stessi, efficaci, interpreti: Elio De Capitani, Elena Russo Arman e Corrado Accordino,

Una città, forse di un paese dell’est europeo, in un gelido inverno di guerra è stretta nella morsa finale di un assedio. Un tempo ha avuto una rinomata università e una brillante vita culturale, ormai è semidistrutta dai bombardamenti e ridotta alla fame. Ancora in piedi, la casa di un illustre professore di letteratura ospita, oltre al padrone di casa, Daniel, il suo assistente, e una giovane allieva, amante di turno di Daniel. La situazione d’emergenza altera brutalmente questo microcosmo: a poco a poco i normali punti di riferimento, non solo le convenzioni formali, ma anche quelle più solide su cui si basava l’esistenza precedente crollano, travolti dal puro desiderio di sopravvivenza, che inverte e modifica ogni rapporto, intellettuale, affettivo, di potere, e stravolge il senso intimo di ogni gesto, di ogni abitudine.

Il freddo domina la scena, con la sua capacità di paralizzare, di annullare ogni desiderio che non sia legato a un pur minimo innalzamento della propria temperatura corporea. È Marina, fragile sotto l’apparente spregiudicatezza, a soffrirne di più, e a proporre per prima l’utilizzo della fornita biblioteca del professore come combustibile.

All’inizio si tratta quasi di un gioco un po’ intellettuale, un complicato “distinguo” tra buona e cattiva letteratura. Ma alla fine, giunti all’ultimo romanzo sopravvissuto, non sono più le qualità letterarie ad avere importanza. E il libro rivela tutta la sua valenza simbolica: rappresenta ciò che più identifichiamo con l’umano: il linguaggio, la comunicazione, la capacità di raccontare e ricordare, la voglia di sognare e immaginare insieme ad altri esseri umani. E allora, dopo l’ultima fiammata, non resta che la grande piazza coperta di neve e bersagliata dalle bombe, per aspettare la morte.

DALLA RASSEGNA STAMPA:

La vicenda è quella di un professore di letteratura, interpretato dal bravissimo Elio De Capitani, perfetto nei panni del suo cinico, colto, tromboneggiante e vile personaggio, del suo assistente Daniel, idealista ma non troppo, Corrado Accordino, della giovane allieva Marina, iconoclasta, anoressica, attanagliata da gelo, la prima a ”soccombere” alla barbarie della guerra, cui dà vita con bel temperamento Elena Russo Arman, ... Ma la domanda che il testo sollecita non è se in guerra la vita sia più importante della letteratura, bensì: l’uomo privato della ragione, dell’arte, del suo godere per una parola, un quadro, un tramonto, che uomo è?

Magda Poli, Corriere della Sera

Sotto i bombardamenti e gli incendi di una guerra simile a quelle appena passate o prossima ventura, a dominare la scena spoglia è il corposo e solido (e infaticabile) Elio De Capitani. Libri da ardere sono quelli che gradualmente alimentano la stufa in un inverno freddissimo. Anche se il freddo maggiore sarà ovviamente quello interiore dei rapporti tra i protagonisti. Un altro periscopio crudele puntato sulla crudeltà di oggi.

Gianfraco Capitta, il manifesto
da:www.elfo.org
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Gabriella e La Dodicesima Notte.

Post n°210 pubblicato il 04 Gennaio 2009 da Cesonia00
 

Sono AMICA di Gabriella da moltissimi anni. Gabriella è tante cose per me: le giornate all'Elfo durante le prove, quintali di mails, la bella sorpresa al mio matrimonio, la fuga a Roma, l'avventura del teatro, i suoi successi, la sua tenacia, la sua passione, la sua forza, la sua dolcezza. L'affetto che ti sa trasmettere. Gabri è una giornata meravigliosa a Bologna, a guardare i cartelloni dei "gemelli veneziani", ridere, far pazzie e sognare il suo futuro. Gabri è le nostre telefonate fiume con lei in giro per l'Italia ed io sempre qua, Gabri è le rose in camerino che non le ho ancora portato, ma che le porterò presto, a Milano.

Gabri è La Dodicesima Notte in Tournée. Un invito a tutti quelli che passano per le città in questione. andate e date un abbraccio forte a Gabriella da parte mia.

Il personaggio di Gabry è  MARIA, la cameriera della contessa  OLIVIA, che organizza  lo scherzo ai danni di Malvolio, servitore di Olivia.

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Compagnia Molière - Molise Spettacoli - C.R.T. Cremona

LA DODICESIMA NOTTE
di William Shakespeare
traduzione e adattamento di Masolino D’Amico
con Mario Scaccia, Debora Caprioglio, Marco Messeri, Edoardo Sala
regia di Beppe Arena

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Viola, l'eroina, naufraga sulla costa e crede che suo fratello gemello Sebastiano sia morto. Si traveste da ragazzo col nome Cesario ed entra al servizio del duca Orsino. Orsino si innamora della contessa Olivia, il cui fratello è morto recentemente, e vuole che Viola-Cesario la corteggi per conto suo. Olivia crede che Viola-Cesario sia un ragazzo e si innamora di lei. Viola, a sua volta, si innamora di Orsino, anch´egli convinto che lei sia un ragazzo. All'arrivo di Sebastiano la confusione aumenta: egli infatti non è morto, ma è stato salvato da Antonio, che ora l'ama e vuole seguirlo. Olivia lo confonde con Viola-Cesario e gli chiede di sposarla. Lui acconsente, ma si verifica un ulteriore problema quando Olivia vede Viola-Cesario e la chiama "marito".

Nessuno sa cosa sta succedendo, finché Sebastiano entra, i gemelli si riuniscono e tutti capiscono che la morte era solo presunta. Viola rivela la sua vera identità e Orsino le chiede di sposarlo. C'è anche una trama minore in cui Sir Toby, Sir Andrew, Maria, e Feste cospirano a far credere a Malvolio che Olivia sia innamorata di lui. Maria gli scrive una lettera, copiando la grafia di Olivia, in cui gli chiede di portare calze gialle con giarrettiere incrociate e che sorrida sempre. Lui fa così e sembra di aver perso la ragione. È messo in prigione per pazzia, e Feste lo visita in guisa di prete e lo deride. Alla fine lui giura vendetta e va via furibondo. Per parte sua nel complotto, Sir Toby sposa Maria.

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Ad inaugurare il cartellone è La dodicesima notte di William Shakespeare, nell’interpretazione di un ‘maestro della scena’ come Mario Scaccia affiancato da Debora Caprioglio, Marco Messeri e Edoardo Sala diretti da Beppe Arena.
 
Mario Scaccia torna a rivestire i panni di Malvolio in una delle commedie di Shakespeare più rappresentate, un divertimento sull’immutabile e sempre attuale gioco dei sentimenti e delle passioni amorose. Una scelta e un’interpretazione che seguono il filo di chi indica proprio nella figura del maggiordomo il vero protagonista della commedia, un personaggio di rara complessità, un misto di dignità e vanità, generosità e insoddisfazione che l’autore circonda abilmente di compassione e ironia, e che ricorda alcuni personaggi di Molière, autore tanto caro a Scaccia. Con lui una compagnia di attori ormai affiatati e collaudati tra i quali troviamo un bravissimo Marco Messeri che interpreta Sir Toby Belch, Edoardo Sala nei panni di Feste e Debora Caprioglio in quelli di Olivia per la quale il regista Beppe Arena ha disegnato un personaggio più maturo rispetto a quelli da lei recentemente interpretati.
 
Scrive Beppe Arena nelle note di regia: “Il lavoro con un Maestro come Mario Scaccia è stato un vero piacere, più passa il tempo più diventa strepitoso e grande, basta che faccia un passo ed è già teatro! Ed è ciò che qualunque
regista desidera dai suoi attori, l’immediatezza, l’essere teatro a tutto tondo attraverso ogni più minuto gesto. Trattandosi di una delle ultime commedie giocose prima delle grandi tragedie, ho cercato di rimanere fedele allo spirito in un certo senso nostalgico con cui La dodicesima notte è stata scritta. Essendo una commedia di scambi e di travestimenti abbiamo realizzato una grande pedana circolare che gli stessi attori muovono per rendere di volta in volta i molteplici luoghi dell’azione.”

Soverato (CZ) – Teatro Comunale 3-4 gennaio 2009
Corridonia (MC) – Teatro Velluti 10 gennaio 2009
Matelica (MC) – Teatro N. Piermarini 11 gennaio 2009
Oristano – Teatro Garau 16 gennaio 2009
Carbonia – Teatro Centrale 17-18 gennaio 2009
Nuoro – Teatro Eliseo 20 gennaio 2009
Cagliari – Teatro Alfieri dal 21 al 25 gennaio 2009
Sassari – Teatro Verdi 26-27 gennaio 2009

 
 
 

Belle!!!!! bello!!!!Bellissimoooo!

Post n°209 pubblicato il 03 Gennaio 2009 da Cesonia00
 
Tag: Belle

Noi abbiamo Joe di Tonno, guardate cos'hanno loro!!!!!!

Gli occhi sono tutti suoi? tutti tutti? a parte le orecchie è strepitoso, bellissimo, gran voce gran sexy....

 
 
 

BUON 2009 A MODO MIO - face à face

Post n°208 pubblicato il 02 Gennaio 2009 da erica_teatri
 

PAROLE DI FRANCIA 

PER SCENE D’ITALIA
PAROLES D’ITALIE
POUR LES SCÈNES DE FRANCE
3° EDIZIONE 16 GENNAIO > 5 LUGLIO 09

MILANO 

PICCOLO TEATRO DI MILANO – TEATRO STUDIO
27 GENNAIO – 18 FEBBRAIO
Jean-Luc Lagarce
I PRETENDENTI
traduzione di Gioia Costa
regia di Luca Ronconi/Carmelo Rifici
impianto scenografico a cura di Marco Rossi
luci Claudio De Pace
con Paola Bacci, Francesca Ciocchetti, Francesco Colella,
Pierluigi Corallo, Giovanni Crippa, Massimo De Francovich,
Gianluigi Fogacci, Alessandro Genovesi, Elena Ghiaurov,
Melania Giglio, Giorgio Ginex, Marco Grossi,
Sergio Leone, Giovanni Ludeno, Bruna Rossi, Anna Saia
produzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa

 

 


9 FEBBRAIO
Enzo Cormann
LA RIVOLTA DEGLI ANGELI
traduzione di Franco Farina
mise en espace a cura di Carmelo Rifici
con Elisabetta Pozzi, Paolo Pierobon, Tindaro Granata
18 MARZO – 9 APRILE 

Jean-Luc Lagarce
GIUSTO LA FINE DEL MONDO
traduzione di Franco Quadri
regia di Luca Ronconi
impianto scenografico a cura di Marco Rossi
luci Claudio De Pace
con Riccardo Bini, Francesca Ciocchetti,
Pierluigi Corallo, Melania Giglio, Bruna Rossi
produzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
23 MARZO 

Valère Novarina
L’ANIMALE DEL TEMPO
traduzione di Gioia Costa
mise en espace a cura di Carmelo Rifici
con Roberto Herlitzka
6 APRILE 

Jean-René Lemoine
L’ADORAZIONE
traduzione di Gioia Costa
mise en espace a cura di Fabrizio Arcuri
con Laura Marinoni e Alessandro Genovesi
TEATRO FRANCO PARENTI 

27 GENNAIO - 8 FEBBRAIO
Yasmina Reza
IL DIO DELLA CARNEFICINA
traduzione di Alessandra Serra
regia di Roberto Andò
scene, costumi, luci Gianni Carluccio
con (in ordine di apparizione)
Anna Bonaiuto, Alessio Boni, Michela Cescon, Silvio Orlando
produzione Nuovo Teatro, diretto da Marco Balsamo
in collaborazione con Gli Ipocriti e con Teatro Eliseo
IN TOURNÉE IN 23 CITTÀ, INFO
WWW.NUOVOTEATRO.COM 
TEATRO OUT OFF 

3 GIUGNO - 5 LUGLIO

Jean-Luc Lagarce
ULTIMI RIMORSI PRIMA DELL’OBLIO
traduzione di Franco Quadri
regia di Lorenzo Loris
con Gigio Alberti e Mario Sala
produzione Teatro Out Off
ROMA

TEATRO ARGENTINA
10 - 22 FEBBRAIO

Yasmina Reza
IL DIO DELLA CARNEFICINA
traduzione di Alessandra Serra
regia di Roberto Andò
scene, costumi, luci Gianni Carluccio
con (in ordine di apparizione)
Anna Bonaiuto, Alessio Boni, Michela Cescon, Silvio Orlando
produzione Nuovo Teatro, diretto da Marco Balsamo
in collaborazione con Gli Ipocriti e con Teatro Eliseo
IN TOURNÉE IN 23 CITTÀ, INFO
WWW.NUOVOTEATRO.COM 
PICCOLO ELISEO PATRONI GRIFFI 

9 FEBBRAIO

Yasmina Reza
TRE VERSIONI DELLA VITA
traduzione di Rita Cirio
mise en espace a cura di Lorenzo Gioielli
con Amanda Sandrelli, Blas Roca Rey,
Edi Angelillo, Giancarlo Ratti
12 - 15 FEBBRAIO 2008 

Leslie Kaplan
DUETTO
5
Tutta la vita sono stata una donna

con estratti di testi di Rodrigo Garcia
progetto di e con Frédérique Loliée e Elise Vigier
video Bruno Geslin diapositive Katya Legendre fonico Teddy Degouys
luci Ronan Cahoreau-Gallier scene Jean-Pierre Giraud
produzione Théâtre des Lucioles – Rennes

16 FEBBRAIO
Emmanuel Darley
FLESSIBILE, HOP HOP!
traduzione di Maruzza Loria
mise en espace a cura di
Rosario Tedesco
con Silvia Aielli, Matteo Caccia, Marco Foschi,
Annibale Pavone, Enrico Roccaforte, Cinzia Spanò, Rosario Tedesco
2 MARZO 

Ronan Chéneau
CANNIBALI
traduzione di Maruzza Loria
mise en espace a cura di Fabrizio Arcuri
28 APRILE - 3 MAGGIO 

Olivier Py
EPISTOLA AI GIOVANI ATTORI
traduzione di Carlotta Clerici
regia di Giorgio Barberio Corsetti
luci Gianluca Cappelletti
tecnico audio e video Angelo Longo
scene Giorgio Barberio Corsetti costumi Marina Schindler
con Filippo Dini
produzione Fattore K
ACADÉMIE DE FRANCE À ROME - VILLA MEDICI 

20 APRILE

Wajdi Mouawad
INCENDI
traduzione di Caterina Gozzi
mise en espace a cura di Stefano Ricci
con Maria Paiato, Anna Gualdo,
Vinicio Marchioni, Cristina Spina, Marco Vergani
TORINO 

TEATRO STABILE DI TORINO – TEATRO VITTORIA
22 FEBBRAIO

Valère Novarina
L’ANIMALE DEL TEMPO
traduzione di Gioia Costa
mise en espace a cura di Carmelo Rifici
con Roberto Herlitzka
 

23 MARZO

Leslie Kaplan
DUETTO 5
Tutta la vita sono stata una donna
con estratti di testi di Rodrigo Garcia
progetto di e con Frédérique Loliée e Elise Vigier
video Bruno Geslin diapositive Katya Legendre fonico Teddy Degouys
luci Ronan Cahoreau-Gallier scene Jean-Pierre Giraud
produzione Théâtre des Lucioles – Rennes
FESTIVAL DELLE COLLINE TORINESI 

26 - 28 GIUGNO

Hubert Colas
LIVRE D’OR DE JAN
regia di Hubert Colas
coproduzione Festival d’Avignon
NAPOLI 

NUOVO TEATRO NUOVO
27 APRILE

Joël Pommerat
QUESTO FIGLIO
traduzione a cura del gruppo di studio
“Tradurre per la scena”
con la supervisione di Ida Porfido
mise en espace a cura di
Tommaso Tuzzoli
con Andrea Capaldi, Silvio Laviano,
Sabrina Jorio, Peppe Papa, Giorgia Salari
TEATRO MERCADANTE 

7 E 8 MAGGIO

Joël Pommerat
JE TREMBLE (1 ET 2)
traduzione di Caterina Gozzi
con la collaborazione di Antonietta Gozzi
regia di Joël Pommerat
collaborazione artistica Thomas Boccon-Gibod
scene e luci Eric Soyer costumi Isabelle Deffi n
ricerca sonora Antonin, François e Grégoire Leymarie
ricerca dei temi musicali Arthur Franc, Alice Guerlot Kourouklis
video Florent Trochel
con Saadia Bentaïeb, Agnès Berthon, Hervé Blanc, Gilbert Beugniot,
Lionel Codino, Eric Forterre, Ruth Olaizola, Marie Piemontese
produzione Compagnie Louis Brouillard
LECCE 16 GENNAIO

TEATRO KOREJA

Michel Azama
ZOO DI NOTTE
traduzione di Paola Ciccolella
mise en espace a cura di Giovanni De Monte
con Alessandra Crocco, Giovanni De Monte,
Paolo Gubello, Antonella Iallorenzi, Alessio Pala
PALERMO 

17 GENNAIO

Marie NDiaye
HILDA
traduzione di Giulia Serafi ni
regia e scena di Beno Mazzone
con Rosamaria Spena, Francesco Gulizzi, Marella Colaianni
produzione Teatro Libero Palermo

UDINE
CSS TEATRO STABILE DI INNOVAZIONE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

José Pliya
CANNIBALI
traduzione e regia di Maril van den Broek
con Arianna Zani, Serena Di Blasio, Nicoletta Oscuro
produzione Teatro della Sete
BOLOGNA 

TEATRO DELLE MOLINE
5 – 9 MARZO, 12 – 16 MARZO

Jean-Luc Lagarce
LE REGOLE DEL SAPER VIVERE
NELLA SOCIETÀ MODERNA
traduzione di Luigi Gozzi
regia di Marinella Manicardi
scene e costumi Davide Amadei
con Alessandra Frabetti
produzione Nuova Scena / Arena del Sole / Teatro Stabile di Bologna
TEATRO TESTONI CASALECCHIO DI RENO 

11 MAGGIO

Wajdi Mouawad
INCENDI
traduzione di Caterina Gozzi
mise en espace a cura di Stefano Ricci
con Maria Paiato, Anna Gualdo,
Vinicio Marchioni, Cristina Spina, Marco Vergani
BARI 

TEATRO KISMET
IN COLLABORAZIONE CON IL DIPARTIMENTO DI LINGUE E LETTERATURE
ROMANZE E MEDITERRANEE DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI
26 MARZO

Olivier Cadiot
FAIRY QUEEN
traduzione a cura del gruppo di studio
“Tradurre per la scena”
con la supervisione di Ida Porfi do
diretto e interpretato da Teresa Ludovico
al fagotto M° Michele Di Lallo
23 APRILE 

Marie NDiaye
NIENTE DI UMANO
traduzione a cura del gruppo di studio
“Tradurre per la scena”
con la supervisione di Ida Porfido
regia di Teresa Ludovico
13 MAGGIO 

Daniel Danis
IL PONTE DI PIETRA
traduzione di Gioia Costa
regia di Giancarlo Cauteruccio
progetto scenico Loris Giancola luci Trui Malten
con i bambini Andrea Marino e Hanna Russo
produzione Compagnia Teatrale Krypton
FIRENZE 

PRATO
TEATRO FABBRICONE

Bernard-Marie Koltès
NELLA SOLITUDINE DEI CAMPI DI COTONE
traduzione di Anna Barbera
regia di Annalisa Bianco e Virginio Liberti
scene Horacio De Figueiredo
costumi Marco Caboni suono Otto Rankerlott
luci Loris Giancola fonica Cristiano Caria
con Fulvio Cauteruccio e Michele Di Mauro
produzione Compagnia Teatrale Krypton / Egumteatro / Mittelfest 2006
GENOVA 

MAGGIO

Christian Siméon
CONTROTEMPO
traduzione di Emiliano Schmidt Fiori
mise en espace nell’ambito della Rassegna
di Drammaturgia Internazionale Sguardi contemporanei

 
 
 

9VEFOCELOIEANU20VN0N0!!!

Post n°207 pubblicato il 01 Gennaio 2009 da erica_teatri
 

causa crisi economica questi sono stati reperiti all'ikea, quindi montateveli da soli quando avrete tempo... nell'anno nuovo!

 
 
 

BUON ANNO!!!!!!!!

Post n°206 pubblicato il 31 Dicembre 2008 da Cesonia00

E che l'amore e la passione siano sempre con voi, siano sempre con te.....

 
 
 

Una domenica pomeriggio tra gli Elfi: Il Giardino dei Ciliegi

Post n°205 pubblicato il 29 Dicembre 2008 da Cesonia00
 
Foto di Cesonia00

Andare a Teatro di domenica pomeriggio è un po' come andare ad un thè delle cinque, a Londra, tra signore impellicciate di una certa età. Se ci aggiungiamo poi un contesto invernale, di freddo e grigio nevischio, sembra quasi un sacrificio estremo.

Ed invece no. il sole era dappertutto sul palco, sul pubblico. Un delizioso sole di primavera che, dalla finestra sul giardino, irradiava la sua  luce calda su tutti. E loro, gli Elfi, hanno ancora una volta incantato il pubblico. Sono magici, proprio come le creaturine nel bosco, e san far rivivere gli oggetti, le parole, le scene.

Un bello spettacolo: ma lo sapevo già. In tutto era la mia terza replica, se conto anche quella vista in tv qualche giorno fa. 

Il giardino è cresciuto tanto, rispetto all'ultima volta ( ma eravamo all'"estero", a Gorgonzola. Non in famiglia. Non al nostro teatro.) Gli attori sono bravissimi, tutti. Tutti perfetti nella loro parte, tutti con il cuore al posto giusto, a trasmetter emozioni. Cos'è Ida non riesco nemmeno a dirlo, ci ha tenuti li, legati a lei, sull'altalena dei suoi sentimenti, del suo vissuto. Bella, brava, vera da far paura.

Elena, la cara Elena. Elena, dopo Blasted, dopo Cate, ha aggiunto alla sua bravura la forza, la forza immensa di espressione, dei gesti. La forza che nasce dal sacrificio e dal dolore. Non è più la ragazza dolente. E' una donna forte.

Ferdi è ferdi. Che dire. Ma cosa posso dire di lui. Lui è...è...è.... Lui è punto e basta. Lui è sgomitate nascoste tra le ammiratrici, sospiri delle signore con la pelliccia, sguardi. Lui ti cattura lo sguardo e non lo lasci più. Lui è la sua voce, calda e profonda, lui è le sue mani, i capelli corti corti. Lui è tutti i suoi personaggi di 25 anni a questa parte. Tutti li, sul palco, tutti dentro di lui a render Lopakin un uomo incredibile. 

Lui è un abbraccio dopo lo spettacolo, una sigaretta, un sorriso. Lui è lo zio dei miei bimbi che chiede sempre di loro, che scherza con noi. Ti voglio bene Ferdi. Presto ti porto il "nipote" che vuole vederti.

Elio: non ho potuto salutarti e mi dispiace: avrei voluto rubarti una caramella. Elio sei una forza della natura. Mi piace sempre da matti vederti recitare. E ballare, ed abbracciare Ida. Mi piace da matti la scena del tuo rientro dall'asta, quando hai i pacchetti con le aringhe sotto braccio. Elio. Elio. Elio.

ma poi anche tutti gli altri: Luca Torracca, si sempre il migliore. Il migliore. Il migliore. e ti voglio bene; Cristian Giammarini bravissimo, spennacchietto, bravo bravo. Cristina Crippa sempre divertente e sotto sotto triste. Corinna: il tuo personaggio mi piace tanto. Mi fa tenerezza quando tutti ballano in coppia e tu sola. fabiano Fantini sempre tu, sempre tu. mamma mia. Che bravo sei. Piaciuto a tutti!

Ed anche la tenera innamorata Angelica Leo, lo spavaldo Edoardo Ribatto, l'impacciato combinadisastri simpaticissimo Nicola Stravalaci.

Ed anche le bellissime musiche di Filippo!!! (del Corno)

ed anche la bella sorpresa di trovare Alessandro (Genovesi) e sorridere con lui.

Però:

Però, ogni tanto, mio malgrado e senza intenzione, guardavo ansiosa sul palco alla mia sinistra. Ma la porta non c'era. C'era solo un muro. Ed era una strana sensazione essere li. E mi mancava un Soldato, Un soldato che spalanca la porta con un calcio, che entra, alto e magnifico e ti toglie il respiro.

 
 
 

Aljosha ed il suo numero del "Palo Cinese"

Post n°204 pubblicato il 29 Dicembre 2008 da Cesonia00
 

Ecco qua, Aljosha ed il palo Cinese. Ok, Ok non è il numero dei tessuti aerei, quello che ci piace tantissimo, quello pieno di magia, di stupore. Non è il numero dove Ali è un angelo bellissimo, ma....insomma, direi grandioso, no? 

Ciao Ali.

 
 
 

A te

Post n°202 pubblicato il 27 Dicembre 2008 da Cesonia00

A te, che questa notte forse passerai di qua,

quello di cui ti parlavo è scritto qualche post qua sotto.

Ed è dedicato a te,

a te che sei diventato mio amico

importante,

a te che sei una persona bellissima, e ne sono tanto orgogliosa

a te che ti ho scoperto qualche mese fa, allo spettacolo che mai dimenticherò, proprio perchè mi ha fatto conoscere te.

E non mi importa se chi legge penserà che sono sciocca,

che penso troppo al teatro,

che gli amici sono altrove.

Perchè non è vero.

Ti voglio bene.

E per ora te lo scrivo, perchè sto imparando anche a dirlo, e lo farò quando ti vedrò.

Buon anno, caro amico, spero ti porti tanta fortuna, gioia, amore, viaggi, casa, lavoro, passione, avventura, conoscenza, tenerezza.

Dani

 
 
 

GLI ELFI A PIAZZA VERDI

Post n°201 pubblicato il 27 Dicembre 2008 da erica_teatri
 

Sabato 27 gennaio dalle 17 alle 18 Elio De Capitani e Ferdinando Bruni saranno ospiti in diretta a Piazza Verdi (Radio Rai 3) per raccontare i successi del 2008, i progetti per il 2009 e augurarvi Buon Anno! Conduce Gaia Varon.

www.elfo.org 

 
 
 

A te si Arriva

Post n°200 pubblicato il 26 Dicembre 2008 da Cesonia00
 

A te si arriva solo attraverso te.
Ti aspetto.
Io sì che so dove mi trovo,
la mia città, la via, il nome
con cui tutti mi chiamano.
Però non so dove sono stato con te.
Là mi hai portato tu.
Come avrei imparato la strada
se non guardavo nient'altro che te,
se la strada era dove tu andavi,
e la fine fu quando ti sei fermata?
Che altro poteva esserci
più di te che ti offrivi, guardandomi?
Però adesso che esilio,
che mancanza,
e lo stare dove si sta.
Aspetto, passano i treni,
i destini, gli sguardi.
Mi porterebbero dove non sono stato mai.
Ma io non cerco nuovi cieli.
Io voglio stare dove sono stato.
Con te, ritornarci.
Che intensa novità,
ritornare un'altra volta,
ripetere mai uguale
quello stupore infinito.
E fino a quando non verrai tu
io resterò sulla sponda
dei voli, dei sogni,
delle stelle, immobile.
Perché so che dove sono stato
non portano né ali, né ruote, né vele.
Esse vagano smarrite.
Perché so che dove sono stato con te
si va solo con te, attraverso te.

(Pedro Salinas)

Nicola Addamiano - Notte stellata

Questa poesia di Salinas non la conoscevo, è bellissima. E che meraviglia i quadri di Addamiano. Non mi stanco di guardarli.

 
 
 

Buon Natale!

Post n°199 pubblicato il 24 Dicembre 2008 da Cesonia00
Foto di Cesonia00

Lo so, lo so, sono contraria agli auguri fatti anzitempo: mi dico: ma perchè c'è chi inizia a farmi gli auguri una settimana prima anche se mi sente tutti i giorni? Non me li può fare il giorno prima, o il giorno stesso? perchè mi devi dare l'idea di "portarsi avanti" come se fosse un'incombenza fastidiosissima o oltremodo impegnativa?

La cosa che odio di più, poi, sono i messaggini uguali per tutti, che capisci subito non sono scritti per te. Han fatto "inoltra a tutta la lista" e chi s'è visto s'è visto. O quelli in rima che poi ti arrivano IDENTICI da tutti gli amici comuni. Che non solo non fanno fatica ma copiano spudoratamente.

Io li faccio all'ultimo momento. e ci perdo il tempo giusto per scriverli pensando alla persona a cui vanno. Altrimenti non li faccio per niente.  Mi è capitato di augurare buon natale anche al giorno di Santo Stefano. Sono sbadata di natura. ma erano auguri sinceri.

Questa sera, però, se rifletto in base ai messaggi che ricevo, capisco che per molti il Natale inizia ora, questa sera, con il Cenone/Veglione. Quindi mi sembra giusto partire un po' in anticipo...

Noi festeggeremo domani. Io e mio marito apriamo i regali a mezzanotte, ma giusto tra di noi, per non avere i bambini in giro. E domani mattina si scatenano loro.

Questa sera dovrò tirare l'albero in casa, dovremo mettere latte e biscotti sotto, un regalino per Babbo Natale (mica può sempre solo portare regali, qualcosa bisognerà pur contraccambiare).

Poi mi toccherà metterli a letto, ma con l'ansia che serpeggia ci metteranno ore ad addrmentarsi.  E poi dovrò svuotare armadi e tutto il sotto lettone per trar fuori pacchi e pacchettini. ( ieri Wil mi ha chiesto: mamma guarda cosa c'è sotto il letto! accc!) E poi dovrò dividerli meticolosamente e controllare che siano in egual numero, ben divisi, tutti con i loro pacchi grandi e piccoli. Guai se uno li ha più grandi dell'altro.

E domani saranno contentissimi, e pieni di giochi colorati.

E così, a parte l'atmosfera malaticcia che regna in casa, a parte la nebbia, a parte il casino pre natalizio auguro a tutti un felice Natale, ovunque voi siate e qualsiasi cosa stiate facendo.

Auguro in particolare alle rose del mio giardino tanta felicità.

Daniela

ps. noi abbiamo fregato Babbo Natale con S. Antonio. Che fuoco!

 
 
 

Invito a Teatro per chi passa da Roma: ZONA RIMOZIONE

Post n°198 pubblicato il 24 Dicembre 2008 da Cesonia00
 

Vi segnalo uno spettacolo da vedere assolutamente se vi trovate in quei di Roma, uno spettacolo per rendere speciali le Vostre feste Natalizie.

Un grazie particolare a Silvio Laviano per avermi fatto conoscere questo evento.

E chiedo a chi legge di aiutarmi a diffondere questa notizia pubblicizzandla nei vostri blog. potete tranquillamente copiare da me.

ZONA RIMOZIONE

CON ROBERTA CARTOCCI
REGIA DI MARIANO LAMBERTI


    TEATRO IN SCATOLA
27-28-29-30 DICEMBRE 2008
orario spettacoli ore 21.00
Lungotevere  Artigiani 12/14- Roma
 +39 06 5815016

INFO@TEATROINSCATOLA.IT

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qualche info:

http://www.faddastudio.com/Zona-rimozione/Zona-rimozione-scheda.jpg

 
 
 

Daniela

Post n°197 pubblicato il 21 Dicembre 2008 da Cesonia00
 

Daniela coltiva il suo giardino. Ed è un bellissimo giardino, fiorito e profumato. Un giardino di amici grandi. E veri. Un giardino che ha tanti colori, che sa di teatro, di scuola,di caffè al bar, di pensieri e risate, di discorsi profondi e di sciocchezze. Un giardino che scalda il cuore, che ha parole dolci ed affettuose. Un giardino che è come un sole che risplende nella domenica silenziosa.

Daniela e le sue rose da innaffiare e far crescere. Daniela e la sua rosa appena nata ma già così grande, e rossa, profumata e senza spine.

Daniela ama il suo giardino, lo ama con tutte le sue forze, lo cura più che può perchè sa che è tanto prezioso, raro, colorato, vivo.

Daniela sa bene che un nuovo amico è un miracolo. Un senso alla vita, un affetto che riscalda sempre.

Daniela crede, come la sua rosa le ha detto, che "l'amore è il motore di tutto!"

grazie della vostra amicizia, amici grandi. Grazie Erica, Valentina, Vale2, Riccardo, Daniele, Ferdinando, Francesco, Francesca, Lorenza, Ionut caro, Monica, Laura, Laura2, Chiara, Carmen, Giorgio, Paolo, Gabriella, Giovanna, Elena, MAuuuu.

Grazie grazie grazie alla mia rosa appena nata, così fresca e tanto forte, grazie della tua amicizia Andrea.

Dani

“... Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perché è lei che ho riparata col paravento. Perché su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere.

Perché è la mia rosa.”

“Il piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupery

 
 
 
 
 

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GLI ELFI NELLA MITOLOGIA

I mitologi della scuola germanica sostengono che gli Elfi non siano altro che le raffigurazioni simboliche degli elementi naturali del fuoco, dell'aria, dell'acqua e della terra. Sembra che gli elfi siano in grado di trarre la loro essenza da questi quattro elementi (sidifferenziano morfologicamente secondo l'appartenenza ai quattro elementi naturali).Dal gran numero di racconti popolari sono stati narrati come esseri socialmente organizzati, considerati come un popolo vero e proprio che viveva e agiva grazie alle proprietà degli elementi naturali. Gli elfi sono amici del genere umano, di indole indipendente e molto fiera, tra le loro caratteristiche vi è quella di indossare una cintura magica che consentirebbe di diventare invisibile, oggetto di alto valore simbolico nelle credenze non solo popolari ma anche colte delle genti europee dell'antichità. La razza della luce per eccellenza, sono ottimi arcieri e buoni maghi.
 

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