Il Mio ElfoIl Mio Elfo è il mio mondo. Un mondo fatto di teatro, arte, musica e vita. Il mio mondo di attori, spettacoli, amici, bambini, viaggi e piccole avventure. IL mio Elfo è la mia grande passione, è IL TEATRO DELL'ELFO di Milano, il teatro del mio cuore. All'Elfo ho pianto, ho riso, mi son scordata preoccupazioni ed HO VISSUTO GRANDI EMOZIONI. All'ELFO ho conosciuto i miei più grandi amici, ho scoperto un mondo nuovo. All'Elfo dedico questo blog. Il mio primo ed unico blog. Cesonia. |
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IL TEATRO DELL'ELFO
C'è una guerra. Una guerra totale, senza speranza, anche per chi ancora sopravvive. Una guerra dove i morti non si vedono ma dove i tre finora sopravvissuti sono solo dei morti viventi che, cercando di porre un argine all'orrore e alla mancanza di tutto, bruciano un po' per giorno l'enorme biblioteca di uno di loro, professore di letteratura. Dove siamo non ha importanza e all'autrice, la belga Amélie Nothomb, oggi sulla cresta dell'onda come scrittrice di culto, (Libri da ardere, è finora il suo unico testo teatrale), non interessa rivelarcelo. |
Da domani sera fino al 18 gennaio, al Teatro Filodrammatici di Milano, è in scena Libri da Ardere.E' un bel po' di tempo che desidero vedere lo spettacolo ma, per motivi famigliari, gli scorsi anni non mi è stato possibile. Domani ci sarò, tra il pubblico, ad applaudire i miei cari Elfi. Elena Russo Arman, per prima. Cristina Crippa, alla regia, affronta temi a me cari, che evocano ricordi impossibili da dimenticare, perchè certe presenze nella mia vita non possono essere cancellate semplicemente con la volontà. E così, un personaggio, può avere per me un significato enorme ed essere un peso sul cuore. Ecco, domani sera sarà una serata piacevole ma impegnativa, su vari livelli e per vari motivi. Una serata che cerco da tempo ma che un po' temo. Tra le varie cose, diciamo un po' più mondane e frivole, sarà una serata di un caro incontro. Tanto atteso e desiderato. Si sa, ritengo sia più facile mostrarmi per iscritto che di persona, dove vale di più "il contenitore del contenuto" ed il coraggio delle frasi dette lì per lì, minimizzando le banalità. Scripta manent, e quindi per me "scripta" sono più importanti, ma i giudizi - spesso - nascono dai "verba". Seguirò il consiglio del mio amico Mau, sarò come sono. E' sufficiente. L'importante è poi non tornare a casa piena di frasi pensate e non dette, per timidezza, ripetendomi come un mantra "come sono stata scema, come sono stata scema". Ecco, tutto qui. Mi aspetto una bellissima ed emozionante serata! ----------------------------------------- Libri da ardere di Amélie Nothomb © Editions Albin Michel traduzione di Alessandro Grilli edizioni Robin-Biblioteca del Vascello regia di Cristina Crippa con Elio De Capitani, Corrado Accordino e Elena Russo Arman luci di Nando Frigerio suono di Jean-Christophe Potvin una produzione TEATRIDITHALIA/Asti Teatro (durata: 1h 15m) Una città, forse di un paese dell’est europeo, in un gelido inverno di guerra è stretta nella morsa finale di un assedio. Un tempo ha avuto una rinomata università e una brillante vita culturale, ormai è semidistrutta dai bombardamenti e ridotta alla fame. Ancora in piedi, la casa di un illustre professore di letteratura ospita, oltre al padrone di casa, Daniel, il suo assistente, e una giovane allieva, amante di turno di Daniel. La situazione d’emergenza altera brutalmente questo microcosmo: a poco a poco i normali punti di riferimento, non solo le convenzioni formali, ma anche quelle più solide su cui si basava l’esistenza precedente crollano, travolti dal puro desiderio di sopravvivenza, che inverte e modifica ogni rapporto, intellettuale, affettivo, di potere, e stravolge il senso intimo di ogni gesto, di ogni abitudine. Il freddo domina la scena, con la sua capacità di paralizzare, di annullare ogni desiderio che non sia legato a un pur minimo innalzamento della propria temperatura corporea. È Marina, fragile sotto l’apparente spregiudicatezza, a soffrirne di più, e a proporre per prima l’utilizzo della fornita biblioteca del professore come combustibile. All’inizio si tratta quasi di un gioco un po’ intellettuale, un complicato “distinguo” tra buona e cattiva letteratura. Ma alla fine, giunti all’ultimo romanzo sopravvissuto, non sono più le qualità letterarie ad avere importanza. E il libro rivela tutta la sua valenza simbolica: rappresenta ciò che più identifichiamo con l’umano: il linguaggio, la comunicazione, la capacità di raccontare e ricordare, la voglia di sognare e immaginare insieme ad altri esseri umani. E allora, dopo l’ultima fiammata, non resta che la grande piazza coperta di neve e bersagliata dalle bombe, per aspettare la morte. DALLA RASSEGNA STAMPA: La vicenda è quella di un professore di letteratura, interpretato dal bravissimo Elio De Capitani, perfetto nei panni del suo cinico, colto, tromboneggiante e vile personaggio, del suo assistente Daniel, idealista ma non troppo, Corrado Accordino, della giovane allieva Marina, iconoclasta, anoressica, attanagliata da gelo, la prima a ”soccombere” alla barbarie della guerra, cui dà vita con bel temperamento Elena Russo Arman, ... Ma la domanda che il testo sollecita non è se in guerra la vita sia più importante della letteratura, bensì: l’uomo privato della ragione, dell’arte, del suo godere per una parola, un quadro, un tramonto, che uomo è? Magda Poli, Corriere della Sera Sotto i bombardamenti e gli incendi di una guerra simile a quelle appena passate o prossima ventura, a dominare la scena spoglia è il corposo e solido (e infaticabile) Elio De Capitani. Libri da ardere sono quelli che gradualmente alimentano la stufa in un inverno freddissimo. Anche se il freddo maggiore sarà ovviamente quello interiore dei rapporti tra i protagonisti. Un altro periscopio crudele puntato sulla crudeltà di oggi. Gianfraco Capitta, il manifesto da:www.elfo.org ------------------------------------------------------ |
Sono AMICA di Gabriella da moltissimi anni. Gabriella è tante cose per me: le giornate all'Elfo durante le prove, quintali di mails, la bella sorpresa al mio matrimonio, la fuga a Roma, l'avventura del teatro, i suoi successi, la sua tenacia, la sua passione, la sua forza, la sua dolcezza. L'affetto che ti sa trasmettere. Gabri è una giornata meravigliosa a Bologna, a guardare i cartelloni dei "gemelli veneziani", ridere, far pazzie e sognare il suo futuro. Gabri è le nostre telefonate fiume con lei in giro per l'Italia ed io sempre qua, Gabri è le rose in camerino che non le ho ancora portato, ma che le porterò presto, a Milano. Gabri è La Dodicesima Notte in Tournée. Un invito a tutti quelli che passano per le città in questione. andate e date un abbraccio forte a Gabriella da parte mia. Il personaggio di Gabry è MARIA, la cameriera della contessa OLIVIA, che organizza lo scherzo ai danni di Malvolio, servitore di Olivia. ----------------------- Compagnia Molière - Molise Spettacoli - C.R.T. Cremona LA DODICESIMA NOTTE ----------------------- Viola, l'eroina, naufraga sulla costa e crede che suo fratello gemello Sebastiano sia morto. Si traveste da ragazzo col nome Cesario ed entra al servizio del duca Orsino. Orsino si innamora della contessa Olivia, il cui fratello è morto recentemente, e vuole che Viola-Cesario la corteggi per conto suo. Olivia crede che Viola-Cesario sia un ragazzo e si innamora di lei. Viola, a sua volta, si innamora di Orsino, anch´egli convinto che lei sia un ragazzo. All'arrivo di Sebastiano la confusione aumenta: egli infatti non è morto, ma è stato salvato da Antonio, che ora l'ama e vuole seguirlo. Olivia lo confonde con Viola-Cesario e gli chiede di sposarla. Lui acconsente, ma si verifica un ulteriore problema quando Olivia vede Viola-Cesario e la chiama "marito". ------------------- Ad inaugurare il cartellone è La dodicesima notte di William Shakespeare, nell’interpretazione di un ‘maestro della scena’ come Mario Scaccia affiancato da Debora Caprioglio, Marco Messeri e Edoardo Sala diretti da Beppe Arena. Soverato (CZ) – Teatro Comunale 3-4 gennaio 2009 |
PAROLE DI FRANCIA
18 MARZO – 9 APRILE 23 MARZO 6 APRILE TEATRO FRANCO PARENTI TEATRO OUT OFF ROMA PICCOLO ELISEO PATRONI GRIFFI 12 - 15 FEBBRAIO 2008 2 MARZO 28 APRILE - 3 MAGGIO ACADÉMIE DE FRANCE À ROME - VILLA MEDICI TORINO
FESTIVAL DELLE COLLINE TORINESI NAPOLI TEATRO MERCADANTE LECCE 16 GENNAIO PALERMO
BOLOGNA TEATRO TESTONI CASALECCHIO DI RENO BARI 23 APRILE 13 MAGGIO FIRENZE GENOVA |
Post n°206 pubblicato il 31 Dicembre 2008 da Cesonia00
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Post n°202 pubblicato il 27 Dicembre 2008 da Cesonia00
A te, che questa notte forse passerai di qua, quello di cui ti parlavo è scritto qualche post qua sotto. Ed è dedicato a te, a te che sei diventato mio amico importante, a te che sei una persona bellissima, e ne sono tanto orgogliosa a te che ti ho scoperto qualche mese fa, allo spettacolo che mai dimenticherò, proprio perchè mi ha fatto conoscere te. E non mi importa se chi legge penserà che sono sciocca, che penso troppo al teatro, che gli amici sono altrove. Perchè non è vero. Ti voglio bene. E per ora te lo scrivo, perchè sto imparando anche a dirlo, e lo farò quando ti vedrò. Buon anno, caro amico, spero ti porti tanta fortuna, gioia, amore, viaggi, casa, lavoro, passione, avventura, conoscenza, tenerezza. Dani |
Post n°201 pubblicato il 27 Dicembre 2008 da erica_teatri
Sabato 27 gennaio dalle 17 alle 18 Elio De Capitani e Ferdinando Bruni saranno ospiti in diretta a Piazza Verdi (Radio Rai 3) per raccontare i successi del 2008, i progetti per il 2009 e augurarvi Buon Anno! Conduce Gaia Varon. |
A te si arriva solo attraverso te. (Pedro Salinas) Nicola Addamiano - Notte stellata Questa poesia di Salinas non la conoscevo, è bellissima. E che meraviglia i quadri di Addamiano. Non mi stanco di guardarli. |
Post n°199 pubblicato il 24 Dicembre 2008 da Cesonia00
Lo so, lo so, sono contraria agli auguri fatti anzitempo: mi dico: ma perchè c'è chi inizia a farmi gli auguri una settimana prima anche se mi sente tutti i giorni? Non me li può fare il giorno prima, o il giorno stesso? perchè mi devi dare l'idea di "portarsi avanti" come se fosse un'incombenza fastidiosissima o oltremodo impegnativa? La cosa che odio di più, poi, sono i messaggini uguali per tutti, che capisci subito non sono scritti per te. Han fatto "inoltra a tutta la lista" e chi s'è visto s'è visto. O quelli in rima che poi ti arrivano IDENTICI da tutti gli amici comuni. Che non solo non fanno fatica ma copiano spudoratamente. Io li faccio all'ultimo momento. e ci perdo il tempo giusto per scriverli pensando alla persona a cui vanno. Altrimenti non li faccio per niente. Mi è capitato di augurare buon natale anche al giorno di Santo Stefano. Sono sbadata di natura. ma erano auguri sinceri. Questa sera, però, se rifletto in base ai messaggi che ricevo, capisco che per molti il Natale inizia ora, questa sera, con il Cenone/Veglione. Quindi mi sembra giusto partire un po' in anticipo... Noi festeggeremo domani. Io e mio marito apriamo i regali a mezzanotte, ma giusto tra di noi, per non avere i bambini in giro. E domani mattina si scatenano loro. Questa sera dovrò tirare l'albero in casa, dovremo mettere latte e biscotti sotto, un regalino per Babbo Natale (mica può sempre solo portare regali, qualcosa bisognerà pur contraccambiare). Poi mi toccherà metterli a letto, ma con l'ansia che serpeggia ci metteranno ore ad addrmentarsi. E poi dovrò svuotare armadi e tutto il sotto lettone per trar fuori pacchi e pacchettini. ( ieri Wil mi ha chiesto: mamma guarda cosa c'è sotto il letto! accc!) E poi dovrò dividerli meticolosamente e controllare che siano in egual numero, ben divisi, tutti con i loro pacchi grandi e piccoli. Guai se uno li ha più grandi dell'altro. E domani saranno contentissimi, e pieni di giochi colorati. E così, a parte l'atmosfera malaticcia che regna in casa, a parte la nebbia, a parte il casino pre natalizio auguro a tutti un felice Natale, ovunque voi siate e qualsiasi cosa stiate facendo. Auguro in particolare alle rose del mio giardino tanta felicità. Daniela ps. noi abbiamo fregato Babbo Natale con S. Antonio. Che fuoco! |
Vi segnalo uno spettacolo da vedere assolutamente se vi trovate in quei di Roma, uno spettacolo per rendere speciali le Vostre feste Natalizie. Un grazie particolare a Silvio Laviano per avermi fatto conoscere questo evento. E chiedo a chi legge di aiutarmi a diffondere questa notizia pubblicizzandla nei vostri blog. potete tranquillamente copiare da me. ZONA RIMOZIONE --------------------------------- qualche info: |
Daniela coltiva il suo giardino. Ed è un bellissimo giardino, fiorito e profumato. Un giardino di amici grandi. E veri. Un giardino che ha tanti colori, che sa di teatro, di scuola,di caffè al bar, di pensieri e risate, di discorsi profondi e di sciocchezze. Un giardino che scalda il cuore, che ha parole dolci ed affettuose. Un giardino che è come un sole che risplende nella domenica silenziosa. Daniela e le sue rose da innaffiare e far crescere. Daniela e la sua rosa appena nata ma già così grande, e rossa, profumata e senza spine. Daniela ama il suo giardino, lo ama con tutte le sue forze, lo cura più che può perchè sa che è tanto prezioso, raro, colorato, vivo. Daniela sa bene che un nuovo amico è un miracolo. Un senso alla vita, un affetto che riscalda sempre. Daniela crede, come la sua rosa le ha detto, che "l'amore è il motore di tutto!" grazie della vostra amicizia, amici grandi. Grazie Erica, Valentina, Vale2, Riccardo, Daniele, Ferdinando, Francesco, Francesca, Lorenza, Ionut caro, Monica, Laura, Laura2, Chiara, Carmen, Giorgio, Paolo, Gabriella, Giovanna, Elena, MAuuuu. Grazie grazie grazie alla mia rosa appena nata, così fresca e tanto forte, grazie della tua amicizia Andrea. Dani “... Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perché è lei che ho riparata col paravento. Perché su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa.” “Il piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupery |
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