Il Mio ElfoIl Mio Elfo è il mio mondo. Un mondo fatto di teatro, arte, musica e vita. Il mio mondo di attori, spettacoli, amici, bambini, viaggi e piccole avventure. IL mio Elfo è la mia grande passione, è IL TEATRO DELL'ELFO di Milano, il teatro del mio cuore. All'Elfo ho pianto, ho riso, mi son scordata preoccupazioni ed HO VISSUTO GRANDI EMOZIONI. All'ELFO ho conosciuto i miei più grandi amici, ho scoperto un mondo nuovo. All'Elfo dedico questo blog. Il mio primo ed unico blog. Cesonia. |
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IL TEATRO DELL'ELFO
Post n°160 pubblicato il 14 Novembre 2008 da Cesonia00
LEONARDO | 11 - 23 novembre 08 Filarmonica Clown CHICAGO SNAKES REUNION tratto dalla pièce di Bolek Polivka regia di Bolek Polivka con Valerio Bongiorno, Bano Ferrari, Piero Lenardon, Carlo Rossi Scene e Costumi di Alessandro Aresu, Mirella Salvischiani, Almea Cerri - in collaborazione con NABA Luci di Matteo Crespi produzione Teatro de Gli Incamminati novità Nato dall’estro poliedrico e anticonformista dell’attore-drammaturgo ceco Bolek Polivka, Chicago Snakes Reunion è uno spettacolo che ha lasciato il segno nelle produzioni di teatro comico degli ultimi vent’anni, diventando un classico del teatro popolare d’arte. Bolek Polivka, al secolo Boleslav Polivka, è nato il 31 luglio del 1949 a Vizovice, in Moravia. Da giovane ha studiato recitazione presso l’Accademia del Teatro di Brno, per poi esibirsi molto presto nel teatro “Na Provazku”, attratto dalla pantomima. Nel 1976 ha dato avvio alla sua carriera cinematografica e televisiva, con la partecipazione alla commedia TV “Traja Chrobaci” (Davvero Carina). Ha recitato in ruoli da protagonista in più di 30 film e produzioni televisive europee, principalmente in Repubblica Ceca, molte delle quali sono in realtà adattamenti dei suoi scritti teatrali. Polivka ha raggiunto la popolarità negli anni ’80 per le sue performance comiche e clowneristiche negli spettacoli televisivi intitolati “Mane Bolka Polivky” (Il menage di Bolek Poliva), che lo vedono impegnato in continue e fruttuose collaborazioni con l’acclamata regista ceca Vera Chytilovà. Polivka ha ricevuto premi e nomination in diversi festival cinematografici europei, venendo premiato anche per i suoi lavori teatrali. E’ proprietario e direttore artistico del teatro Divadlo Bolka Polivky (Il teatro di Bolek Polivka) di Brno ed ha collaborato con alcuni dei migliori attori comici del ventesimo secolo, come Vyacheslav Polunin e Django Edwards. La Filarmonica Clown, gruppo che ha radici lontane nel teatro di gruppo milanese e nel repertorio nazionale della commedia dell’arte, ha tratto dal testo uno spettacolo esilarante e poetico, all’insegna del gioco e dell’ibridazione dei generi: dalla commedia farsesca alla clownerie moderna, passando per il cabaret e l’avanspettacolo. da www.elfo.org |
Post n°159 pubblicato il 12 Novembre 2008 da Cesonia00
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Post n°158 pubblicato il 11 Novembre 2008 da Cesonia00
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Post n°154 pubblicato il 08 Novembre 2008 da erica_teatri
LOLA CHE DILATI LA CAMICIA dall’autobiografia di Adalgisa Conti a cura di Luciano Della Mea drammaturgia Marco Baliani, Cristina Crippa e Alessandra Ghiglione regia Marco Baliani con Cristina Crippa e Patricia Savastano scene e costumi di Carlo Sala luci di Nando Frigerio suono di Renato Rinaldi produzione Teatridithalia “Gentilissimo sig. Dottore, questa è la mia vita”. Con queste parole, che testimoniano da subito un’intenzione sincera e penetrante, Adalgisa Conti, internata in manicomio a ventisei anni nel 1914, indirizza una lettera al proprio medico nella speranza che riconsideri il provvedimento di ricovero. Questa storia, tornata alla luce grazie a Luciano Della Mea che aveva pubblicato nel 1978 la lettera e altre testimonianze (ristampate da Jaca Book nel 2000), ha appassionato Cristina Crippa che, con Marco Baliani, Alessandra Ghiglione e Patricia Savastano, nella primavera del 1996 ne ha tratto una versione teatrale. Teatro Comunale, Dorgali (NU) 6 novembre 2008 Teatro Eliseo, Nuoro 7 novembre 2008 Teatro La Vetreria, Cagliari 8 novembre 2008 Teatro Comunale, San Gavino Monreale (CA) 9 novembre 2008 |
Post n°152 pubblicato il 05 Novembre 2008 da Cesonia00
Tu stai a vedere sempre le lauree. ma non è quello l'essenziale! Quella è apparenza, son pezzi di carta che non fanno l'intelligenza della persona. La seconda vergogna è che avete tutti ignorato i due messaggi sulla bimba polacca morta in un incidente. Tutti presi ad urlarvi addosso non avete capito cosa vi si voleva dire: l'evocazione del funerale con tutti i bimbi (italiani) intorno a salutare l'amichetta di classe per l'ultima volta (una bella bambina da classe speciale, no?) insegna che i bimbi accettano meglio di noi, accomodano meglio di noi, non vedono le differenze che noi vediamo, non pensano "io sto su, tu stai giù", magari si prendono in giro ma si vogliono bene. Insegna che l'unione di una classe deve comprendere anche gli elementi più deboli e trarne vantaggio, lezione. E, concludo il polpettone dicendo che, per quanto riguarda il maestro unico, la pensiamo in modo differente. Approvo l'unicità del maestro solo nelle classi con meno di 15 alunni. E solamente - dico solamente - per una questione economica. Ecco. Questo avrei scritto su quel forum. Ma non lo faccio perchè son mica matta. lo dico a te che so benissimo resterai attaccata alle tue convinzioni (come è giusto che sia) Spero solo insegnerai ai tuoi bimbi che "diverso" è una bruttissima parola, il diverso non esiste. Anzi, si, ognuno di noi è bello perchè è essere unico ed irripetibile. intanto: W Obama. ( un diverso, appunto, nella migliore accezione del termine) 'azzo, mi sento Luxuria in questo momento, con i suoi polpettoni pseudo-filosofici! quasi quasi 'sta polpetta la metto sul mio blog. ---------------------------- ecco, l'ho fatto. Sei più di una sorella anche per me ed ora mi tirerai insulti; ma siccome quello che ho scritto riassume bene quello che penso della vita e siccome nessuno può capire a chi sto scrivendo...mi pare costruttivo. Poi, se vorranno la polemica, che la facciano qua. Almeno movimentiamo 'sto blog triste che tutti leggono ma nessuno favella, pardon, commenta. |
Ecco un'altra bella recensione. E quel che è meglio non scopiazzata e nemmeno rimaneggiata..... Blasted, un visionario De Capitani al teatro dell'Elfo di Elisabetta Dente La stanza, una camera d'albergo, è confortevole, l'atmosfera rassicurante, l'arredamento, sul tono del giallo oro scaldato dalla luce, dovrebbe convincere attori e spettatori della serenità iniziale. Ma non è così. Bastano poche battute perché quel dolore che divora Ian, giornalista-spia quarantenne, e Cate, una ventenne ritardata, sua ex amante, diventi anche il nostro in tutta la sua ferocia e con la crudezza che appartiene soprattutto al terzo personaggio, il soldato (Andrea Capaldi), di cui è intrisa la messinscena di Elio De Capitani. |
Post n°147 pubblicato il 02 Novembre 2008 da Cesonia00
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3 novembre ore 18 Librerie Feltrinelli di C.so Buenos Aires 33 |
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