Il Mio ElfoIl Mio Elfo è il mio mondo. Un mondo fatto di teatro, arte, musica e vita. Il mio mondo di attori, spettacoli, amici, bambini, viaggi e piccole avventure. IL mio Elfo è la mia grande passione, è IL TEATRO DELL'ELFO di Milano, il teatro del mio cuore. All'Elfo ho pianto, ho riso, mi son scordata preoccupazioni ed HO VISSUTO GRANDI EMOZIONI. All'ELFO ho conosciuto i miei più grandi amici, ho scoperto un mondo nuovo. All'Elfo dedico questo blog. Il mio primo ed unico blog. Cesonia. |
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IL TEATRO DELL'ELFO
Post n°126 pubblicato il 23 Ottobre 2008 da Cesonia00
Una bella scoperta mentre sono alla ricerca di notizie sullo sconvolgente Blasted. Sono capitata nel sito dello IULM e ci ho trovato Elio!! Il teatro nella società dello spettacolo - Elio De Capitani - a.a.2008/2009 Il teatro nella società dello spettacolo Obiettivi e contenuti Cari studenti, Organizzazione del corso Modalità d’esame e di verifica del profitto Testi obbligatori per l’esame 2-Altre opere di riferimento che verranno proiettate durante il corso: * Jarman Derek, CIÒ CHE RESTA DELL'INGHILTERRA, traduz. a cura di Nicoletta Vallorani, ed Alet. Scritto mentre l'autore stava girando The Last of England, questo libro è la storia dei suoi film e della sua vita. Non a caso le ricche illustrazioni presenti nel testo legano episodi e riflessioni di Jarman in un vero e proprio montaggio cinematografico. Ben più di un diario, racconta l'Inghilterra dai '60 agli '80 alle prese con il mito degli Stati Uniti e della droga, ma anche di Pasolini e Warhol; riflessioni che si intrecciano con i drammi personali dell'artista: la solitudine infantile, l'omosessualità, la madre che-sorrideva-sempre, il padre ex militare nella Raf, l'Aids. Preziose e appassionanti le riflessioni di Jarman sul cinema: dall'analisi del lavoro del regista quando diventa "l'esperienza di un'anima", alla descrizione delle tecniche di scrittura nel corpo a corpo con i limiti costrittivi di una sceneggiatura. (Uscito in Italia a cura di Nicoletta Vallorani) 3-Libro che funge da manuale del corso: Testi consigliati per l’esame 1-Opera di riferimento: Blasted di Sarah Kane, traduzione di Barbara Nativi, regia Elio De Capitani, scene di Carlo Sala, con Elena Russo Arman (Cate), Paolo Pierobon (Ian), Andrea Capaldi (soldato), luci di Nando Frigerio, suono di Giuseppe Marzoli In scena a Milano, al Teatro dell'ELFO dal 21 ottobre al 16 novembre 2008 Il colloquio d’esame verterà sugli argomenti trattati nel corso delle lezioni e forniti da: • • La visione integrale delle opere video-filmiche proposte. • • La lettura dei testi indicati (vedi bibliografia); integrata da altre letture per i non frequentanti (contattare il docente). La prima lezione verterà sulla presentazione del corso e del programma definitivo agli studenti. Dato il carattere molto particolare del corso di quest’anno, si consiglia la presenza alla presentazione sia ai frequentanti che ai non frequentanti, per prendere conoscenza delle modalità di approccio alla materia e per trovare percorsi di studio alternativi alla frequentazione coerenti con l’approccio. Le lezioni saranno integrate da una lezione-visita alle prove di Blasted, guidata da Anna Franceschini e fondamentale risulterà la visione dello spettacolo messo in scena al Teatro dellElfo tra il 21 ottobre e il 16 di novembre. "Da King Lear a Blasted: il seme e l'albero secondo Sarah Kane" Prof. Elio De Capitani |
Post n°124 pubblicato il 22 Ottobre 2008 da Cesonia00
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Post n°123 pubblicato il 21 Ottobre 2008 da erica_teatri
ELFO 21 ottobre - 16 novembre 08 BLASTED di Sarah Kane traduzione di Barbara Nativi regia Elio De Capitani scene e costumi di Carlo Sala con Elena Russo Arman (Cate), Paolo Pierobon (Ian), Andrea Capaldi (soldato) luci di Nando Frigerio suono di Giuseppe Marzoli produzione Teatridithalia/Asti Teatro novità Elio De Capitani mette in scena Blasted, il testo d’esordio di Sarah Kane, scritto quando la drammaturga inglese aveva appena ventitre anni. È da questo punto che la Kane, fortemente impressionata dalla tragedia che si stava consumando in Bosnia, imprime una forte virata all’opera. Non tanto nell’intreccio - che vede un soldato irrompere nella stanza e replicare su Ian gli abusi prima inflitti a Cate, rievocando gli orrori della guerra in un crescendo di violenza - quanto nel passaggio dal realismo socio-psicologico a una forma molto più innovativa, definita da molti surreale, espressionista e allucinata. Una cifra originale che supera definizioni e paragoni. La struttura di Blasted viene scardinata in senso letterale, fisico e metaforico, dall’esplosione di una bomba: la devastazione della guerra penetra all’interno del “rifugio” di Ian e Cate, fino a confondere come in un incubo l’intimità dei personaggi e la realtà esterna. Il triangolo di sopraffazione e violenza tra la coppia e il Soldato diventa specchio del disfacimento nostro e dell’Occidente, che rischia di implodere o sprofondare su se stesso un’ennesima volta. Lo spettacolo, debuttato al Festival Asti Teatro il 30 giugno 2008, ha per protagonisti Paolo Pierobon e Elena Russo Arman, attori legati da tempo all’attività del Teatro dell’Elfo, ai quali De Capitani ha pensato appena ha iniziato a meditare su questo testo, attendendo a lungo per poterli coinvolgere. Per il Soldato ha scelto invece un giovane attore alla sua prima collaborazione con la compagnia, Andrea Capaldi. |
Post n°122 pubblicato il 20 Ottobre 2008 da erica_teatri
odio il lunedì
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Cabaret: morto a 60 anni Gianni Palladino MILANO - Ha iniziato sul palco del Derby, è salito su quello di Zelig, è stato protagonista di una sit com di culto come Zanzibar, ha recitato in un film di nicchia come Kamikazen (regia di Salvatores), è stato al fianco di Paolo Rossi in Su la testa. Il grande successo lo ha solo sfiorato, ne è sempre stato ai margini. E ora, sempre ai margini, se ne è andato. Gianni Palladino, attore e cabarettista nato a Sulmona nel 1948, era morto da un paio di giorni quando lo hanno trovato nella sua casa di Monza. Doveva essere tra i protagonisti del nuovo spettacolo di Iacchetti (debutto a febbraio) Giacomo Casanova, la notte dei posteri, ma non ce la farà. «Tutto cominciò nel lontano 1978, lavoravo in una ditta come programmatore operatore nel centro meccanografico ed ero scontento di me, allora decisi che dovevo trovare un lavoro dove mi divertivo un casino». Lo ha fatto. (r. fra. - corrriere.it) Daniela lo vuole ricordare per averlo conosciuto al cabaret ed averlo ritrovato felicemente in 'morte accidentale di 1 anarkico' per la regìa di Bruni e de Capitani a me nn pare vero che meno di 1 anno fa lo abbiamo applaudito ancora una volta nei panni del commissario sfigato (in 'morte accidentale...'), ma se vado ancor più all'indietro lo posso ricordare ne 'i gemelli veneziani' regìa De Capitani e in 'chi ruba un piede è fortunato in amore' regìa Andrea Taddei (al teatro di porta romana!). L'ultimo abbraccio a GIOVANNI PALLADINO
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