Il Mio ElfoIl Mio Elfo è il mio mondo. Un mondo fatto di teatro, arte, musica e vita. Il mio mondo di attori, spettacoli, amici, bambini, viaggi e piccole avventure. IL mio Elfo è la mia grande passione, è IL TEATRO DELL'ELFO di Milano, il teatro del mio cuore. All'Elfo ho pianto, ho riso, mi son scordata preoccupazioni ed HO VISSUTO GRANDI EMOZIONI. All'ELFO ho conosciuto i miei più grandi amici, ho scoperto un mondo nuovo. All'Elfo dedico questo blog. Il mio primo ed unico blog. Cesonia. |
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IL TEATRO DELL'ELFO
Post n°259 pubblicato il 27 Febbraio 2009 da Cesonia00
Il Sentiero dei Passi Pericolosi Spettacolo Teatrale di Michel Marc Bouchard TOURNÉE 2008/2009
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E ti amo, ti amo di brutto... E ti amo ti amo da sempre, anche se ti conosco da un giorno... E ti a amo ti amo per sbaglio, ma è la cosa più giusta che faccio... Come il mare che aspetta alla foce il suo fiume di vita e di pace... e ti amo ti amo sul serio, e ti amo ti amo lo giuro, anche se resterà un desiderio che la pioggia cancella dal muro.... E ti amo ti amo davvero |
Una bellissima ed affascinante intervista alla brava Cristina Crippa! Krapp's Last Post è un sito bellissimo, un sito vivace, stimolante, creativo ed appassionato. Grazie agli autori, vi leggiamo TUTTI I GIORNI con moltissimo piacere!! |
Oggi è iniziata la prima stagione teatrale per bambini nel mio paesello. L'esigenza, in una realtà teatralmente attiva come la nostra, è quella di riuscire ad animare e raccontare coinvolgedo bambini e genitori ed avvicinandoli alla drammatizzazione di fiabe e racconti. Il primo spettacolo l'abbiamo visto oggi, la storia di un viaggio epico, l'ODISSEA rivissuta in chiave leggera, comica ed a tratti drammatica da due meravigliose attrici: Mimma Pieri e Lilli Valcepina. Ci siamo divertiti tutti e - sebbene lo spettacolo fosse indirizzato a bambini dagli 11-16 anni - tutti l'hanno gradito e compreso. Devo dire che anche i miei bambini di 3 e 6 anni l'hanno seguito benissimo. E' vero che i miei figli sono avvezzi al teatro, li porto da sempre, ma tutti i bimbi in sala sono stati silenziosi e tutti si sono divertiti, grandi e piccini. Tutti si sono commossi ed hanno riso alle ridicole e ben recitate, simpatiche e vivaci battute delle due bravissime attrici. Ci sono state grandiose sorprese di regia - come la tempesta di riso, grana, coperchi e pentole. Lunghi applausi, dunque, raccolti dalle bravissime ragazze che hanno anche dialogato con i bambini in sala. Ottima merenda a base di chiacchiere per ricordarci che domani è carnevale. -------------------------------------------- Millima (Milano)
Uomini, dei, viaggi, miraggi, magie, bugie… questi sono gli ingredienti fondamentali per cucinare qualcosa di delizioso da servire al banchetto degli dei, sempre affamati di nuove storie. Lo raccontano due attrici trasformandosi nei diversi personaggi che Ulisse incontra nel suo viaggio verso Itaca dopo la fine della guerra di Troia. Affrontare ostacoli, misurarsi con Dio e con l’ignoto, lottare per un’idea, incontrare mostri e persone fantastiche, fa parte del vissuto di ognuno. Queste sono le motivazioni che ci hanno spinto a riproporre, attraverso la metafora e la trasformazione di oggetti di uso quotidiano, uno dei miti più importanti della nostra cultura.
Mimma Pieri e Lilli Valcepina, attrici, diplomatesi nel 1991 presso la Civica Scuola dArte Drammatica |
Post n°255 pubblicato il 20 Febbraio 2009 da Cesonia00
. Inizia la Tournée del bellissimo spettacolo di Alessandro Genovesi!! HAPPY FAMILY!!!! Eccole date.....Gira l'Italia Ale!! Happy Family . uno spettacolo di Alessandro Genovesi una produzione TEATRIDITHALIA . -Monza 21-22 febbraio 2009 Teatro Binario 7 039 2027002 -Cremona 23 febbraio 2009 Teatro Ponchielli 0372 022010 -Perugia 25-26 febbraio 2009 Teatro Morlacchi 075 5722555 -Foligno 27 febbraio 2009 Teatro Politeama Clarici 075 57542222 -Foggia 1 marzo 2009 Oda Teatro 0881 568278 -Imola 3-8 marzo 2009 Teatro dell’Osservanza 0542 25860 -Stradella 10-11 marzo 2009 Teatro Sociale 0385 246569 -Pordenone 13-15 marzo 2009 Teatro Comunale G.Verdi 0434 247624 -Magenta 17 marzo 2009 Teatro Lirico 02 97003255 -Gallarate 18 marzo 2009 Teatro del Popolo 0331 784140 -Bologna 19-22 marzo 2009 Teatro Duse 051 231836 -Sinalunga 23 marzo 2009 Teatro Comunale 0577 631200 -Scandiano 24 marzo 2009 Cinema Teatro Boiardo 0522 854355 -Bergamo 25 marzo 2009 Teatro Donizetti 035 4160601 -Biella 27 marzo 2009 Teatro Sociale Villani 015 2524259 -Rivoli 28 marzo 09 Il Teatro di Rivoli 011 5217099 --------------------------------- Happy Family uno spettacolo di Alessandro Genovesi con Gabriele Calindri Vincenzo, Linda Gennari Anna, Elisa Langone Filippo, Martina Galleta Anna, Roberta Rovelli Caterina Corinna Agustoni Nonna Anna, Olga Rossi Mamma, Massimiliano Speziani Papà, Alessandro Genovesi Ezio, Jean-Christophe Potvin Gianni luci di Rocco Colaianna suono di Jean-Christophe Potvin oggetti e arredi 1380 Premio speciale della giuria Premio Riccione per il Teatro 2005 una produzione TEATRIDITHALIA in collaborazione con Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi Al debutto nel maggio scorso Happy Family ha ottenuto un successo di pubblico (5000 presenze) e di critica sorprendenti, rivelando il talento registico e drammaturgico di Alessandro Genovesi, apprezzato fino ad allora solo come attore. Lo spettacolo torna in scena con un cast parzialmente rinnovato, riconfermando la collaborazione con la Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi e con 1380 per gli arredi scenici. Due famiglie incrociano i destini a causa dei figli quindicenni caparbiamente decisi a sposarsi. Un banale incidente stradale catapulta il protagonista-narratore, Ezio, al centro di questo microcosmo, nel quale i genitori possono essere saggi, ma anche più sballati dei figli, le madri nevrotiche e coraggiose, le nonne inevitabilmente svampite, le figlie bellissime e i cani cocciuti e innamorati. In poche parole, due famiglie di oggi, che sfuggono alle catalogazioni e alle etichette, in evoluzione continua, in equilibrio precario, vive felici e confuse. Ezio ha trentuno anni, sostiene di non avere grossi problemi (ma soffre di mal di schiena e di crisi di panico), è ricco (perché ha ereditato dal padre il brevetto della pallina per lavatrice), è stato mollato dalla fidanzata: «Il momento era arrivato. L’incidente aveva rotto qualcosa e non parlo solo di alcune mie ossa... da quel momento in poi non ho mai più avuto voglia di stare da solo, di mangiare da solo, di vivere da solo». DALLA RASSEGNA STAMPA: Da un giovane attore all’esordio come drammaturgo sarebbe lecito attendersi qualche approssimazione, qualche incertezza di scrittura. Invece il trentaquattrenne Alessandro Genovesi non mostra una sbavatura, un cedimento: il testo di cui è autore e regista, Happy family, scorre lieve e brillante seppur venato da un sottofondo di sottile dolore, evidenziando una mano decisamente sicura, e una sorprendente coerenza stilistica. (...) Ciò che realmente gli sta a cuore, ciò che gli riesce meglio e ne fa davvero un autore-rivelazione è la sua capacità di mettere a fuoco le sfumature dei sentimenti, di giocarci con destrezza, di suscitare emozioni per poi abbandonarle e di nuovo riprenderle, passando in un attimo dal divertimento alla commozione più sfacciata, ma con delicatezza, senza quasi che lo spettatore se ne accorga. Renato Palazzi, del Teatro.it Sul palcoscenico nudo e dilatato su più piani, dove si può circolare in bici, inventarsi una pizzeria, giocare sull’ubiquità, ognuno si può coltivare il suo orto di sorprese, evasioni programmate e scoperte, senza ignorare i sentimenti e anche i cani si fidanzano. (...) E il miracolo si avvera grazie al bellissimo cast di cui vanno ricordati l’inventiva di Massimiliano Speziani, la nonna con l’Alzheimer di Corinna Agustoni, la vena assorta di Gabriele Calindri, e il cane che pensa in francese di Jean-Christophe Potvin. Franco Quadri, la Repubblica Un autore è pirandellianamente sul palcoscenico con i suoi personaggi, con loro dialoga e entra nella storia che fa loro vivere. È Alessandro Genovesi che recita nel ruolo del giovane scrittore alle prese con una trama che gli si forma in testa, e prende vita immediatamente sulla scena. (...) Con una felice idea drammaturgica, con taglio cinematografico, dialoghi veloci, brevi monologhi, fa vivere una commedia di bella leggerezza che si intreccia lungo molte vite per raccontare una quotidianità di ordinaria nevrosi, paura di solitudine, insicurezze di ogni tipo e bisogno d’amore. Magda Poli, Corriere della Sera . da www. elfo.org. . Ale, merdissima merdissima per la tua tournée. un grandissimo abbraccio! |
Post n°254 pubblicato il 20 Febbraio 2009 da Cesonia00
ELFO | 19 febbraio - 15 marzo 09 LOLA CHE DILATI LA CAMICIA dall’autobiografia di Adalgisa Conti a cura di Luciano Della Mea drammaturgia Marco Baliani, Cristina Crippa e Alessandra Ghiglione regia Marco Baliani con Cristina Crippa e Patricia Savastano scene e costumi di Carlo Sala luci di Nando Frigerio suono di Renato Rinaldi produzione Teatridithalia “Gentilissimo sig. Dottore, questa è la mia vita”. Con queste parole, che testimoniano da subito un’intenzione sincera e penetrante, Adalgisa Conti, internata in manicomio a ventisei anni nel 1914, indirizza una lettera al proprio medico nella speranza che riconsideri il provvedimento di ricovero. Questa storia, tornata alla luce grazie a Luciano Della Mea che aveva pubblicato nel 1978 la lettera e altre testimonianze (ristampate da Jaca Book nel 2000), ha appassionato Cristina Crippa che, con Marco Baliani, Alessandra Ghiglione e Patricia Savastano, nella primavera del 1996 ne ha tratto una versione teatrale. DALLA RASSEGNA STAMPA: La potenza delle parole, nel naufragio di sintassi e senso, si disperde nella scarna dimensione sonora di rumori e brani operistici. E non conta solo il rigore degli esiti, ma l’onestà e la passione che si respira: Cristina Crippa s’incide come un’icona violenta e insieme diafana, con lo sguardo perduto e il corpo proteso nel nulla, scosso dai raptus o placato negli abbandoni. Con lei Patricia Savastano, secondina e solidale, inserviente e narratrice, che si divide tra trasfigurazione e testimonianza. [...] Toccanti la scena dell’abluzione nella tinozza e il duetto con la “nutrice” a imboccare le parole alla donna perduta. Così, tra un bagno purificatore e la trasformazione finale in grottesca maschera della follia, la vita si smarrisce fissandosi in un urlo senza respiro alla Munch e la proiezione del reperto della scrittura. Antonio Calbi, La Repubblica Rudemente lavata in un catino, rivestita da un ruvido camicione, alla fine anche grottescamente impiastricciata con un orribile trucco da vecchia, Cristina Crippa è intensa e penetrante nell’evocare gli insondabili umori della protagonista, mentre Patricia Savastano incarna una figura che è insieme di infermiera, suggeritrice, alter ego. Renato Palazzi, Il Sole 24 Ore È uno spettacolo bello e persuasivo perché senza artifici, capace di far vivere con levità e discrezione i sentimenti. Baliani muove la rappresentazione in un continuo e sottile gioco di distanze e di coinvolgimenti, di gesti minimi e di parole perdute e ritrovate e ripetute. Basta una voce che esca da un vecchio e gracchiante fonografo, basta il rumore di una goccia che ossessivamente cade per costruire un’atmosfera. Domenico Rigotti, L’Avvenire Tratto dal sito www.elfo.org. Tanta, tantissima "MERDE!" Cristina, verrò a vederti presto!!!. |
Gulliver.
En esta noche eterna busco un resto de mi sol
Ma che infinita meraviglia questa canzone. E lui, bellissimo soldato in viaggio nel tempo....
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Ecco le date della Tournée Emilio-romagnola-marchigiana dei nostri Elfi... Pesaro 20-22 febbraio 2009 Teatro Rossini 0721 387621
Porto San Giorgio 25 febbraio 2009 Teatro Comunale 0734 902107
Rimini 27 feb / 1 mar 2009 Teatro Novelli 0541 24152
Castelfranco Emilia 3 marzo 2009 Teatro Dadà 059 927138
Maranello 4 marzo 2009 Auditorium Ferrari 0536 943010
Ferrara 5-8 marzo 2009 Teatro Comunale 0532 202675
merde! merde! merde!!
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Post n°251 pubblicato il 16 Febbraio 2009 da erica_teatri
PICCOLO ELISEO PATRONI GRIFFI
Via Nazionale 183, Roma
Lunedì 16 febbraio 2009 ore 20.45
ingresso libero fino ad esaurimento posti
FACE À FACE
Parole di Francia per scene d’Italia
III edizione - 2009
Flessibile, Hop Hop!
di EMMANUEL DARLEY
traduzione di Maruzza Loria
mise en espace a cura di Rosario Tedesco
con Silvia Ajelli, Matteo Caccia, Marco Foschi,
Annibale Pavone, Enrico Roccaforte,
Cinzia Spanò, Rosario Tedesco
Flessibile, Hop Hop! (2004)
Maurice e André lavorano nell’officina dei fratelli Klang. I macchinari sono stati aboliti, troppo cari. Ormai i nostri due operai fabbricano dei Klangs a mano! Un’attività rigorosamente imbecille, ma presto verrà il momento in cui saranno licenziati per essere rimpiazzati da una donna – è meno cara! - e subito dopo anche lei, fuori, rimpiazzata da altri, altrove, molto molto lontano… Seguendoli, si scoprirà «il mondo meraviglioso dell’insicurezza sociale, dell’amministrazione. La felicità degli stage, della formazione e degli aggiornamenti»
Emmanuel Darley (1963)
Nato a Parigi nel 1963, è cresciuto fra l’Africa e la Lorena. Tornato a Parigi nel 1977 si è poi stabilito nell’Aude, dove vive tuttora. Dopo brevi studi di cinema, dal 1999 dirige laboratori di scrittura. Ha scritto tre romanzi e ha iniziato a scrivere per il teatro. Fra le sue pubblicazioni: Le bonheur (2007) Un des malheurs (2003) Pas bouger e Qui va là, Actes Sud-Papiers, 2002; Indigents, Actes Sud-Papiers, 2001; Souterrains, Théâtre Ouvert, 2001; Une ombre, Théâtre Ouvert, 2000; Ici, l’inconnu, testo sulle fotografie de Djan Seylan, « Carnets de voyage », Le point du Jour, 1999; Badier Grégoire, Théâtre Ouvert, 1998; Des petits garçons, romanzo, P.O.L, 1993. Alcune sue opere vengono lette, messe in scena, pubblicate, altre recitate e tradotte. Collabora con la compagnia Labyrinthes.
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Post n°249 pubblicato il 14 Febbraio 2009 da Cesonia00
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. Ho già scritto di Romeo e Giulietta qualche post addietro, devo confessare però che, come ho più volte confermato, rivedere uno spettacolo importante a poche settimane di distanza, è un’esperienza intensa ed edificante. Prima di tutto ho dato libero sfogo alle emozioni, la poca attenzione prestata al susseguirsi delle azioni mi ha permesso di concentrarmi sui volti, sulle parole dette, sui dettagli. Sarà colpa di un mio nuovo modo di sentire la vita, ma le frasi dette hanno raggiunto il mio cuore. E mi sono emozionata. Giulietta mi ha commosso, tantissimo. Il suo coraggio, la sua sincerità, il suo osare con le parole, i suoi giochi di parole ( penso ad esempio a quando la madre le annuncia l’omicidio del cugino per mano di Romeo…) E Mercuzio, una forza della natura. Nonostante la serata fosse disturbata da alcune scolaresche ridacchianti, ad ogni sua apparizione era silenzio, rotto solo da qualche oportuna risata ( e più di un sospiro di fanciulla mi pare di aver capito). Una forza della natura, i suoi monologhi hanno conquistato tutti…e tutte… alla fine, quando è uscito dal camerino e ci ha salutato “Signoreee, buona seraaa” alcune ragazzine sono scattate fuori dai bagni per inseguirlo!! Lui ovviamente non se ne è accorto. Ah, i ragazzi!! ( a dire il vero il fatto che ci abbia chiamato “Signore” non ci è piaciuto troppo, eh!!!) Sempre Frate Lorenzo e la Balia, affetti opposti alla misura fredda dei genitori naturali e sempre Romeo. Ma anche Paride, proprio bravo ieri sera. Ho notato che la scena in cui muore è l’unica veramente “fisica” di tutto lo spettacolo. Bravo Silvio!!! Ho pianto ieri sera, ragazzi. HO PIANTO come nelle migliori tragedie, e se volete vi dico anche quando: alla morte di Mercuzio, quando gli incappucciati raccolgono i cadaveri delle risse notturne, al monologo di Giulietta di fronte alla madre ed alla scena in cui il padre l’insulta, al monologo di Giulietta quando decide di bere la pozione, e giù nella cripta tra Paride, Romeo e Giulietta…. Non volevo piangere, giuro. Ma non ci sono riuscita e così, tra il raffreddore e la lacrimuccia ero tutta un tirar su col naso. Sono felice di aver salutato gli amici cari, sono felice che lo spettacolo sia piaciuto a chi l’ha visto insieme a me, spero di aver fatto innamorare dell’ELFO almeno un paio di persone…. Ho anche guardato un paio di poltroncine, proprio nella fila davanti alla mia…sarebbe stato fantastico vederle occupate da noi due, come in una sorta di “sliding doors”, sdoppiamento creativo. Ed allora ti avrei sussurrato “Shakespeare in love” anziché mandarti un sms. ;-)) - - - - - - - - - - Una chicca: io e Francesca abbiamo cercato disperatamente la panetteria-cremeria ma, complice il poco tempo non l'abbiamo trovata e siamo capitate in un simpatico ( si fa per dire) ristorante dove abbbiamo aspettato mezz'ora un piatto d gnocchi (che vengono pure a galla presto, voglio dire) e dovuto inventarsi di essere attrici dello spettacolo per indurli a servirci e, soprattutto, portarci il conto in tempo per non far troppo tardi!! Vuoi dire che dopo tanta assidua frequentazione ho imparato a recitare perfino io??? . Edoardo Ribatto ed il bravissimo ( e proprio carino) Alessandro Rugnone . .Il bravo Paride - Silvio Laviano ( Vedi anche spezzone del Sentiero dei Passi Pericolosi qua a lato.) . .La meravigliosa Ida Marinelli - la balia di Giulietta- . Frate Lorenzo (Luca Toracca), l'uomo che io adoro. . Andrea Fugaro, inutile dirlo, il suo personaggio mi fa pensare ad un suo omonimo, Per questo mi piace tantissimo. Tutte le foto sono di Luca Piva e sono tratte da www.elfo.org. Sul sito potete trovare le foto di tutti gli altri meravigliosi attori della tragedia. Io ho copiato solo quelle delle persone a me più care o degli attori espressamente citati nel post. |
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Post n°246 pubblicato il 12 Febbraio 2009 da Cesonia00
L'avevo detto, con un po' di compiacimento: devo tornare a vedere lo spettacolo. Ed ormai il tempo stringe, siamo agli ultimi giorni di replica. Così domani è il gran giorno. Strano sentire già nascere una certa attesa, non dovrei sentire l'agitazione da "prima volta". Eppure c'è, la leggera ansia che ti accompagna nelle ore precedenti, e che ti da la misura di quanto sia importante essere lì, in quel momento. Sarà bello rivedere Romeo e Giulietta. Respirarne di nuovo tutta la magia. Non so come sarà, lo dico davvero. Difficile, probabilmente perchè son giorni di attesa, e lontananza da alcuni affetti. Giorni in cui sento molto le distanze che mi separano da chi è amico. Distanze fisiche e non solo. A volte mi sembra di desiderare gesti semplici ed innocui. So però che non sono nè semplici nè tantomeno innocui per chi vorrei li facesse. ------------------------------- mi rendo conto anche di quanto tutto questo sia relativo. Mentre scrivevo quanto sopra ho dovuto mollare tutto all'improvviso, correre alla scuola materna perchè mia figlia aveva la solita irrefrenabile e copiosa emoraggia nasale. corsa al pronto soccorso. Non abbiamo risolto molto, il succo è "te la tieni finchè diventi grande": ma lei è uno straccio ed io sono morta di paura. Un figlio ti insegna l'assoluta relatività di tutte le altre cose. ------------------------- e mi basta così poco perchè tutti i dubbi vadano a farsi benedire. preoccupazioni di oggi a parte IO SONO FELICE. |
Post n°245 pubblicato il 12 Febbraio 2009 da Cesonia00
Ai naviganti in ascolto Ai naviganti fuori di ogni porto da sempre in alto mare sempre in ascolto di un sogno di un segnale di un suono un pò speciale che arriva fin laggiù E la poesia sospesa tra le onde che timida si affaccia che si diffonde aprendo la sua scia come una melodia di musica del sud Naviganti, contro tutte le correnti negli oceani trasparenti verso nuovi mondi Naviganti, un pò eroi un pò perdenti europei e un pò emigranti un pò come noi E con le stelle sfidare gli orizzonti attraversare i venti ed inseguirli così senza sapere fantastiche sirene di musica del sud Ai naviganti fuori di ogni porto da sempre in alto mare sempre in ascolto di un sogno un sentimento come in un ballo lento di musica del sud (Eugenio Bennato) . |
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