Il Mio ElfoIl Mio Elfo è il mio mondo. Un mondo fatto di teatro, arte, musica e vita. Il mio mondo di attori, spettacoli, amici, bambini, viaggi e piccole avventure. IL mio Elfo è la mia grande passione, è IL TEATRO DELL'ELFO di Milano, il teatro del mio cuore. All'Elfo ho pianto, ho riso, mi son scordata preoccupazioni ed HO VISSUTO GRANDI EMOZIONI. All'ELFO ho conosciuto i miei più grandi amici, ho scoperto un mondo nuovo. All'Elfo dedico questo blog. Il mio primo ed unico blog. Cesonia. |
TRA DIRE E FARE -GIORGIA.
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IL TEATRO DELL'ELFO
Post n°227 pubblicato il 20 Gennaio 2009 da Cesonia00
non so bene cosa siano 'sti meme, mi pare delle gran catene. mi si chiede di dire, confessare i miei buoni propositi per il nuovo anno. dieci, no dico DIECI. non ne ho così tanti. o forse ne ho molti di più. allora, ci provo. 1) prendermi cura di chi amo, coltivare le mie piantine ed essere coltivata da loro. 2) dire "ti voglio bene" alle persone a cui voglio bene, abbracciare, abbracciare, abbracciare. 3) andare a teatro, non solo dagli elfi ma oltre, oltre il confine. 4) continuare a stare "oltre la linea", si sta troppo bene 5) ritornare magrissima. siamo a meno 9. 6) comprare il nuovo libro della mazzantini 7) iniziare bene il lavoro, se mi chiamano 8) continuare questo blog scemo 9) andare a vedere il sentiero dei passi pericolosi almeno tutte le sere, tipo psicopatica 10) convincere il parrucchiere a farmi taglio e piega gratis. in cambio gli riporto i commentini delle ammiratrici quindicenni che spettegolano fuori dal negozio, convincerlo con le cattive a tagliarmi sempre lui i capelli senza far fare alla Patty che è simpatica ma taglia da schifo. 11) essere compresa da chi amo. non passare per superficiale, infantile 12 coltivare imiei slanci 13) bip, bip, biiiip. censura. il tutto in ordine sparso. il tutto subito, adesso. Voglio tutto adesso. Faccio il woodoo o come si scrive e realizzo i miei sogni. ok? va bene così? buona la prima? grazie dell'invito, liberatorio. |
Post n°226 pubblicato il 20 Gennaio 2009 da Cesonia00
un ultima data. MASSA, Teatro Guglielmi. giovedì 22 gennaio. per chi si trovasse a passare di lì, per chi abita nei dintorni, per chì ha voglia di passare una bella serata.-- ----------------------------- Con il nuovo anno torna al Guglielmi un ‘classico’ che più classico non si può. Stiamo parlando della nuova edizione della rassegna I Classici Nostri Contemporanei, un appuntamento divenuto - grazie all’apprezzamento riscontrato - ormai fisso nel cartellone del Teatro Guglielmi. Rivolta a tutti gli amanti del teatro, delle novità, della classicità e dell’impegno questa rassegna propone ancora una volta quattro spettacoli classici riletti da registi e interpreti giovani, riconosciuti da critica e pubblico per la egregia impostazione artistica. Inoltre il percorso degli spettacoli sarà integrato da incontri pomeridiani (il giorno dello spettacolo, alle ore 16.30 presso la Biblioteca civica Giampaoli) all’interno dell’iniziativa - anche questa un ‘classico’ della programmazione - Il Teatro in Biblioteca, la Biblioteca a Teatro. E una piacevole novità aspetta il pubblico per questa edizione 2009: gli incontri saranno arricchiti da vere e proprie ‘performance’ tenute dagli artisti presenti nel cartellone della rassegna che ricreeranno l’atmosfera del teatro, partendo dai testi e dalle suggestione che da questi derivano. Apre la rassegna, giovedì 22 gennaio alle ore 21.15, uno spettacolo da non perdere, un vero concentrato di poesia, giovinezza, classicità, modernità e bellezza: CHE TRAGEDIA!, frutto di un progetto teatrale di Lorenzo Gleijeses ed Egumteatro, tratto da testi di classici greci poeticamente tradotti da Edoardo Sanguineti e diretto da Annalisa Bianco e Virginio Liberti.Con questo ironico titolo i due registi di Egumteatro finalmente, dopo aver indagato le drammaturgie contemporanee di Copi, Koltès, Müller e Fassbinder, incontrano il teatro classico e lo fanno con la loro consueta geniale abilità di artigiani del teatro. Brani dei cori e dei messaggi da Le Baccanti, I Sette contro Tebe, Fedra, Le Troiane, vengono interpretati con travolgente energia dai quattro giovani protagonisti ed è così che le parole tragiche danno vita ad un'intensa emozione musicale che accompagna il pubblico nella discesa degli abissi della sofferenza umana senza nome, senza passato come i morti del Darfur, dell’Iraq e del Rwanda. Liberti e Bianco, in questo modo, non hanno scelto una 'tragedia', ma la riflessione sul senso del tragico, quello del passato e quello di oggi. In scena alcuni fra i migliori ‘attori giovani’ del panorama teatrale italiano che comunicano con imbarazzante vitalità una vera pura passione per il teatro; parliamo di Lorenzo Gleijeses, Andrea Capalbi, Armando Iovino, Davide Pini Carenzi. Le inconsuete e affascinanti scene e i geniali costumi sono di Horacio de Figueiredo. --------------------------------- ecco dove l'avevo visto. CAPALBI?? mah, almeno i nomi, anzi i cognomi.hanno fatt "copia-incolla" da un altro sito senza controllare...ehe |
Post n°225 pubblicato il 20 Gennaio 2009 da Cesonia00
....... Piove, piove, ed il cielo del mattino mi crolla addosso, a dirla alla Cammariere, e lascia un segno del tempo che passa e che cambia con te. C'è buio, questa mattina. Ed Alice non è molto contenta, oggi. Ieri sera su Iris ho visto "l'ultimo bacio". non volevo vederlo. Non amo molto il genere di quelli che si urlano addosso. Già la vita è un casino, se devo anche complicarmela con i film. meglio i cartoni. Lilli ed il Vagabondo, per esempio, storia di due che si amano. Del vagabondo che salva lilli e di lilli che ama il randagio....od i film tristo-ironici alla Verdone. Crisi di coppia miste all'ironia. A volte siamo tutti un po' Furio. Pesanti senza accorgercene. Triti, tristi. Non capisco. ma voglio fortemente continuare ad essere come sono, un po' Alice, un po' Lilli, un po' Cesonia....tanto per iniziare. --------------------------------------------- A proposito, nel film di ieri, in tv, c'era la musica del promo di Blasted. Quasi svengo. Che sorpresa, ci ho riflettuto un po'...si, insomma, sul filo che unisce i due spettacoli..... ...ed ho capito di avere un trilocale al posto del cuore: la famiglia, il teatro, gli amici, in ordine sparso.... ...e "che cane" non ha niente a che vedere con la sacra arte eh?!!!!! mi raccomando, non fraintendiamo. ...e cercate di capire: noi andiamo a fasi. Per marina è la fase di Lilli ed il vagabondo. me lo sono imparato a memoria, ormai. anzi, provo un vago senso di nausea ogni volta che mi dice "mammaaaaa lilli e va aboddoooooo!" |
Post n°224 pubblicato il 18 Gennaio 2009 da erica_teatri
ecco cos'ho trovato su facebook e su www.klpteatro.it :-D |
Post n°223 pubblicato il 17 Gennaio 2009 da Cesonia00
Così. sono felice. sono immensamente e profondamente felice. Perchè l'amore dato e l'amore preso rendono felici. Perchè la dolcezza e la tenerezza fanno bene. Perchè certe alchimie nascono per caso, e raramente diventano oro. ma se diventano oro riempiono tutto di luce. E così sono felice, questa sera. E pur essendo qua, sono un po' altrove. ecco. |
Post n°222 pubblicato il 17 Gennaio 2009 da Cesonia00
Un invito speciale, questo pomeriggio, mi ha reso il cuore felice. E lo voglio scrivere qua. E nessuno saprà di chi parlo, fatta eccezione degli interessati che peraltro non so se leggono il blog. S. e T. sono felice del vostro invito. Sono felice di testimoniare il vostro amore che dura da anni. Sono felice di averti abbracciato S. anche se sei un legno. Erano anni che non ti abbracciavo, tantissimi. Le nostre serate a ridere, a parlare di "ciunzo" e del "Frigeri", la passione per Jarre e Battiato, la camera divisa in due, da un lato i tuoi poster, da un lato i miei. Spandau Ballett con di fianco Mark Hatley. Mi è toccato sentire anche gli Iron Maiden. Ed il Furuset, noto critico letterario strainventato, che usciva alle interrogazioni ed i prof pensavano "mizzega quanto studia!" senza capire ch si trattava del nome di uno sciatore!!!!!. E la tv, una sera quello che voglio io ed una sera quello che vuoi tu. Un po' mi mancano, tutte quelle serate. buona strada, allora. Buon amore. E meno male che ora ci vediamo più spesso, in questi anni vi abbiamo dati un po' per dispersi... dani |
Post n°221 pubblicato il 16 Gennaio 2009 da Cesonia00
Ultimi giorni di repliche. E trovo per caso una bellissima ed appassionata recensione. Non posso non riportarla qui, sono ripetitiva, lo so. ma è più forte di me. della mia ragione. Se una cosa è bella è bella e basta. ------------------------------------------------
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Post n°220 pubblicato il 15 Gennaio 2009 da Cesonia00
Ecco, ci siamo. oggi debutta. Romeo e Giulietta. E resterà in scena per un mese esatto, fino al 15 febbraio. L'ho aspettato così tanto, il mio sogno che si avvera. Romeo e Giulietta. Una vita che lo aspetto. Sono romantica. e Romeo e Giulietta messo in scena dai miei Elfi è un qualcosa, un qualcosa di incredibile. Non vedo l'ora di vederlo, di sentirlo, di respirarlo. Spero insieme agli amici, spero con loro. e poi, scusate se è poco, c'è in scena la vera, originale ed indimenticabile CESONIA!!!!!!!!!!!!!!!!! quella donna meravigliosa! Intanto mando merda, merda, merda, tanta merda a tutti loro. ---------------------------------------------------------------------- ELFO | 15 gennaio - 15 febbraio 09 ROMEO E GIULIETTA di William Shakespeare regia e traduzione di Ferdinando Bruni scene di Andrea Taddei costumi di Ferdinando Bruni con Nicola Russo, Federica Castellini, Ida Marinelli, Luca Toracca, Edoardo Ribatto, Alessandra Antinori, Fabiano Fantini, Alberto Mancioppi, Alessandro Rugnone, Andrea Fugaro, Nicola Stravalaci, Silvio Laviano, Jacopo Fracasso luci di Nando Frigerio suono di Giuseppe Marzoli duelli e risse a cura di Beniamino Caldiero maschere di Giovanni De Francesco durata 180' una produzione Teatridithalia in collaborazione con Estate Teatrale Veronese e AMAT novità ![]() Ferdinando Bruni dirige un cast ricco di giovani interpreti, affidando il ruolo di Giulietta a Federica Castellini, attrice venticinquenne, formatasi alla Scuola del Piccolo Teatro e già apprezzata tra gli interpreti del Ventaglio di Ronconi, e quello di Romeo a Nicola Russo, attivo nelle produzioni dell’Elfo sia come interprete (Sogno, Resti umani, Zoo di vetro, Come gocce su pietre roventi, Bottega del Caffè) che come regista (Le muse orfane e La storia dell’oca di Bouchard). Edoardo Ribatto (lo straziante Prior Walter di Angels in America) è Mercuzio. Alla loro prima collaborazione con la Compagnia e non ancora trentenni Alessandro Rugnone (Benvolio), Andrea Fugaro (Tebaldo), Silvio Laviano (Paride), Jacopo Fracasso (paggio). I ruoli cruciali della Balia e di Frate Lorenzo sono affidati a due nomi storici dell’Elfo: Ida Marinelli e Luca Toracca. Accanto a loro Alessandra Antinori (Donna Capuleti), Alberto Mancioppi (Capuleti), Fabiano Fantini (Principe) e Nicola Stravalaci (Montecchi). «Brucia fino in fondo la tua vita e muori giovane. Questo motto – ci ricorda il regista nelle sue note – che nel corso degli ultimi decenni del secolo scorso ha avuto tanta influenza sulla cultura (e sulla sottocultura) giovanile, alimentato dai miti delle vite spericolate e delle morti premature delle icone del cinema e della musica, da James Dean a Jim Morrison, racchiude in sé due possibili opposti significati: da una parte la fiducia nell’eroismo di una fine sfolgorante, nel pieno del vigore e della bellezza, che allontani per sempre lo spettro noioso della maturità e l’orrore della vecchiaia, dall’altro un avvertimento catastrofico che mette in guardia contro i pericoli di una vita che non vuole compromessi. Uno sguardo giovane quindi che sfida il buon senso in nome della passione e uno sguardo maturo che osserva questa sfida con la trepidazione del disincanto. DALLA RASSEGNA STAMPA: Gli impeti dei due giovani amanti, il loro essere estremi, irragionevoli, ebbri di vita, di sentimento, di desiderio, e il continuo, pervasivo presagio di morte che sin dall’inizio incombe sulla vicenda sono i tratti più riusciti della lettura registica [...]. Nella lignea, duttile scena di Andrea Taddei, bravi i due giovani protagonisti, Federica Castellini è una Giulietta innamorata del suo amore, sicura e fragile che corre impavida e terrorizzata verso il sepolcro, e Nicola Russo è un Romeo nevrotico e irrequieto, affettuoso e aspro, inesperto e assoluto, anche lui in corsa verso la stessa meta stabilita dagli uomini più che dal destino. Magda Poli, Corriere della Sera Trionfalmente applaudita Ida Marinelli, la balia d’una splendida verità. Luca Toracca nella tonaca di quel Frate Lorenzo che è il vero protagonista della tragedia, in quanto causa numero uno, per la vocazione a combinare continui pasticci, dei dolorosi eventi. Nell'essenziale impianto scenografico di Andrea Taddei e con i bellissimi costumi, anche questi, opera del traduttore e regista, sono poi da ricordare Edoardo Ribatto, Alessandro Rugnone, Alessandra Antinori. Carlo Maria Pensa, Libero Sin dall’inizio l’impronta della versione di Bruni sembra puntare sulla forza della parola e su una recitazione marcata che nel lungo fa emergere la bravura di Edoardo Ribatto-Mercuzio e della veronese Federica Castellini nel ruolo, pur sempre difficile di Giulietta. Plauso anche alla balia Ida Marinelli e a Luca Toracca, un frate Lorenzo degno di De Filippo. Tiziana Cavallo, Corriere di Verona da www. elfo.org. |
Post n°219 pubblicato il 13 Gennaio 2009 da Cesonia00
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Voglia di aprire la porta, partire ed andare a Napoli per vedere uno splendido spettacolo (CHE TRAGEDIA!), per fare una (spererei bella) sorpresa questa sera. Per provare forti emozioni e sentire battere il cuore. |
Post n°216 pubblicato il 12 Gennaio 2009 da Cesonia00
Non ritengo di dovermi vergognare quando parlo di sentimenti e grande amicizia. Il fatto che sia un blog pubblico non mi interessa. Le cose che decido debbano rimanere private restano tali, e spesso ometto i nomi proprio per non causare imbarazzo. Però il blog è mio, personalissimo, visitato da amici, personalissimi. E ritengo di dover essere libera di esprimere i miei affetti. Non sono obiettiva, può darsi, quando parlo dei miei amici del teatro. E se uso frasi "da fascio" come mi è stato fatto notare, lo faccio per una completa adesione di cuore. Io parlo di persone che amo, stimo immensamente. Ed è un teatro fatto da grandi professionisti. . Il mio blog è, per definizione, un blog sul teatro fatto da persone che ritengo cari amici. Non sono complimenti quelli che faccio loro. Mai. Non è per "amicarmeli". E' per amore. AMORE. Per una passione grande, una passione che colma i vuoti, che da senso al mio percorso, che mi fa emozionare e sentire viva. Mi hai detto, poco tempo fa, che dovrei pensare un po'meno al teatro ed un po' più ai mie figli e, sottinteso, a mio marito. Massimo, pur non partecipando spesso personalmente, appoggia la mia passione e la sostiene. Non condiziona le mie scelte ma si fida di me. E cosa c'entrano i miei figli in tutto questo? Il cuore è grande e, a saperlo usare, può contenere tante cose e tante persone. Se provo amicizia ed amore verso una persona, sia uomo o donna, è così grave? cioè, mi dovrei vergognare di cosa?. Giuro, non ho ben capito il tuo discorso, che non mi ha offesa, ma rattristata. poi, parliamo sicuramente di due persone diverse. Ed io non mi vergognerò mai di voler bene a qualcuno. Se quel qualcuno mi vuole bene ed è così speciale da farmi stare bene. Uomo o donna che sia. Comunque, tranquilla, non mi sono offesa, perchè mi offende solo la verità. Punto. A capo. |
Post n°214 pubblicato il 10 Gennaio 2009 da Cesonia00
Una bella serata, la mia serata. Avete presente Cenerentola? Bene, quella era sicuramente più carina, è vero, ma io mi son sentita felice come lei, quando va al party alla reggia del Principe. E' iniziato tutto molto presto e molto bene, con un giro di valzer in Rinascente insieme ad Erica. Saldi squisiti, dal 50 al 70%, pochissima gente, cappotti di Caractère a 130 euro...ho comprato un braccialetto, beddo beddo, cosa che faccio sempre quando si preannuncia una serata da ricordare. Una di quelle serate da raccontare ai nipotini, davanti al caminetto quando e se sarò vecchietta. Un braccialetto da guardare quando sarò un po' triste. Mi ricordo che da ragazzina andavo con le amiche al "burghy" sotto la Galleria. E lì avevamo appuntamento con i ragazzini amici. Quante risate, e quante risate ieri, come allora, con Erica, proprio lì, davanti alle stesse vetrine del fast food che ora ha un altro nome. Non siamo cambiate, in fondo. Un passaggio da Piazza della Scala, l'appuntamento con un amico meraviglioso. Che dire, solo vederlo dall'altro lato della strada, alto e bellissimo, mentre ci saluta è stata un'emozione. Una bella serata ai tavolini di un bar, conoscendoci di più, parlando di noi. E poi abbracci affettuosi, parole tenere. Non siamo cambiate, in fondo. Proprio no. E certe belle persone un po' ti fan tornare ragazza. E scopri che ragazza ci sei sempre stata, solo un po' distratta dalla vita e dalle incombenze quotidiane. L'allegra leggerezza, che non è superficialità, la voglia di gioire degli attimi, di quel meraviglioso piccolo miracolo che è l'amicizia, l'affetto, il voler bene. E scoprire che ti si allarga proprio il cuore, dalla felicità, quando scopri un'intesa grande, quando senti proprio dal profondo il bene che vuoi a chi ti sta vicino. E scoprire di essere in pace nei suoi abbracci d'amico. Poi, in teatro. Lo spettacolo: mi intimoriva molto. E mi attraeva allo stesso modo. Solo chi mi conosce bene sa quanto mi son sempre rifiutata di vederlo. Un po' di pendenze quà e là, mai definitivamente chiuse, mi rendevano un personaggio piuttosto difficile da sopportare. Invece non è stato così, perchè il personaggio in questione nulla aveva da spartire con il mio ricordo. Meno male, meno male. Ero un po' distratta, un po' accaldata. Sul palco i personaggi morivano dal freddo, noi, in platea, morivamo dal caldo. Un peccato, davvero, la differenza di temperatura rendeva difficile l'immedesimazione. Vedere sul palco gente semi assiderata e tremante mentre stai fondendo sulla poltroncina, insieme ad un odore di gomma bruciata che aleggiava nell'aria è un po' incongruente. Bravi gli attori, ma vah? ma chi se lo aspettava eh? Elio, prof! Un cerchio che si chiude, per me. Il personaggio di Elio mi è sembrato molto difficile e faticoso, sempre in bilico tra cinismo, boriosità accademica (uuh, la conosco, il "so tutto io, ora ti insegno") e sentimento. Un uomo meschino e saggio nello stesso tempo. Un uomo di Università, attempato, attratto dalla giovane donna, di cui si approfitta usando la stessa autorità despota di chi è abituato a comandare, ad essere adulato, temuto, esaltato dai propri studenti. E se per lei è sopravvivenza, per lui è dominio. Almeno credo, ma la mia impressione è distorta, sicuramente, da alcuni pregiudizi. Elena - Marina - io l'adoro. Sempre alle prese con personaggi complessi, difficili, stremati. Elena dolcissima, elena accattivante, Elena rassegnata, Elena attaccata al suo libro del cuore, per non perdersi nella barbarie, per avere qualcosa in cui sperare, qualcosa che possa mantenerla umana nell'orrore del gelo e della guerra. E l'assistente: un uomo che scopre di essere innamorato della sua amante. Ma non lo so, Non conoscevo l'attore e non ho capito bene il personaggio. Non abbastanza coraggioso da correre a cercare Marina quando bombardano l'università, non abbastanza coraggioso da capire la ricerca di calore ( umano?) di Marina. Lei era sempre sola. Lui andava a scaldarsi all'università. mah. ed il quarto personaggio: i libri della biblioteca personale dell'accademico. I libri parlano in "libri da Ardere" e, se a volte si sorride, è solo per pietà. I libri parlano, dicono tante cose a partire dai i titoli citati, per finire all'l'ultimo libro sacrificato per pura bestialità. Bella la regia di Cristina Crippa. Bella la scena finale della neve, che ho d'istinto associato con la fine dei Dubliners di Joyce, la neve che cade e copre tutto, vincitori e vinti, nell'immobilità totale delle cose. Wow, non so se sono visionaria o no... E così ho superato la prova-spettacolo e ne sono uscita non solo INDENNE ma proprio felice. Già liberarsi dagli "spettri" del passato è cosa buona. Ed ora ne ho la felice conferma. Non descrivo i saluti finali con gli amici, (ancora una volta non sono riuscita a salutare Elio, cacchio). Non li descrivo perchè voglio possano restare una cosa personale ed intima. Sono stata felice, non me ne sarei mai andata da li. Avrei passato ore ed ore. Ed invece, proprio come le migliori cenerentole mi son sciolta dal caro ed avvolgente abbraccio e son corsa a casa! in taxi, of course, moderna carrozza scarrozzante. WOW. il fatto è che nella vita ho deciso di non dar più niente per scontato, di dire "ti voglio bene" quando è VERO, di vivere ogni momento, di dire quello che sento e, soprattutto, di abbracciare forte forte! E questa volta non ho sentito l'esigenza di cercare quella porta da spalancare con un calcio... |
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