Qualcosa che non c'è

stream of consciousness


Sono secoli che non scrivo qui e ora più che mai ne sento il bisogno, anche se non so esattamente il perchè, né cosa scrivere ... Sono passati mesi travagliati, più per una serie di "sfortune" ma anche per alcuni cambiamenti a cui ancora la mia testa e il mio cuore non riesce ad adeguarsi! come sempre del resto ... il mio bisogno di stabilità è sempre vivo e sull'attenti, sempre pronto a individuare possibili indizi di possibili allontanamenti di possibili figure di riferimento ... maledetto! non può lasciarmi in pace una volta per tutte, accettare il fatto che "chi c'è c'è, chi non c'è ciccia!" ed evitarmi continui pensieri su quello che posso aver sbagliato, continue ricerche di modi per evitare l'allonatanamento, continui ricordi del passato ... non può farsi una ragione del fatto che quelli che restano sono quelli che vogliono fermarsi, capire, chiedere mentre quelli che se ne vanno sono quelli che non sono interessati? Se una persona ti vuole bene non va dietro a quello che gli dicono gli altri, per quanto questi altri possano essere importanti per lui/lei ... non si fa dei pensieri senza verificarli o parlarne chiaramente con te ... non ti allontana semplicemente perchè la pensi in maniera diversa ... ma vabbè, lasciamo perdere, passato e presente si mischiano e poi va a finire che non riesco ad essere obiettiva ... io sono convinta che essere amici non voglia dire pensarla allo stesso modo, nè tanto meno dipendere dal giudizio altrui, ma potersi esprimere liberamente consapevoli che la buona fede dell'altro non verrà mai messa in discussione e che le differenze potranno solo far crescere, ma mai allontanare! io, almeno la penso e mi comporto così e ci resto male quando mi rendo conto che per gli altri non è lo stesso ... chissà però quanto gli altri siano consapevoli di quello che fanno ... chissà poi quanto io stessa sono consapevole di quello che faccio ... e da lì vai con i dubbi, gli esami di coscienza ... peccato però che quando l'altro non parla (o non vuole parlare) i dubbi sono destinati a restare tali, le incomprensioni si ingigantiscono e gli eventuali errori restano vani, cioè senza possibilità di apprendimento ...tra tre settimane esatte mi aspetta un lungo viaggio, e se è vero quello che dice una certa canzone ("prima di partire per un lungo viaggio porta con te la voglia di non tornare più") io sono messa malissimo, perchè ho già voglia di tornare, senza essere partita!!! il timore di non farcela, di non essere capace, di non essere all'altezza si sommano alla paura per la lontananza dalle persone a cui voglio bene, per la lontananza da Antonio che starà via per altri sei mesi dopo il mio ritorno, per la paura di "perdermi" quello che accade qui ... una parte molto radicata in me sente l'esigenza che le cose restino sempre uguali ... ferme, rassicuranti ... ma più le cose restano uguali e meno si ha la possibilità di crescere, è il cambiamento, la rottura degli equilibri che ci fa camminare ... e forse questi tre mesi mi permetteranno di superare alcune delle mie più grandi paure ... chi lo sa! in ogni caso è un'esperienza che non voglio perdermi!non so se quello che ho scritto ha un senso, forse sono stata confusionaria esattamente come i pensieri a cui cerco di dare ordine!mi sento nel corso di un fantastico work in progress, in cui i miei pensieri, le mie paure, le emozioni si incontrano con difficoltà, problemi e gioie del mondo esterno e per quanto a volte sia doloroso, o volte sia più uno "scontro" che altro, sento che da qualche parte sto andando ...