Qualcosa che non c'è

a volte ritorna ...


Ebbene si ... alla fine sono tornata ... è da un sacco di tempo che sento il bisogno di scrivere, di buttar giù un po' di pensieri che non ho più il tempo di elaborare, ma tra una cosa e l'altra non ci sono mai riuscita.Quest'anno non sono neanche riuscita a scrivere il bilancio dell'anno passato, niente buoni propositi, niente di niente ...Questi mesi non sono stati semplici, non è stato facile tornare alla vita di tutti giorni, perchè dopo averla idealizzata tanto, la realtà come sempre ha fatto il suo dovere per riportarmi con i piedi per terra.Tutte le belle parole si sono dimostrate tali, come sempre. I legami che nel corso di questi mesi sono cresciuti, stanno continuando a farlo. Quelli che si sono spenti, per me non hanno possibilità di rinascere. L'università ora mi scatena vera e propria repulsione. L'ospedale, i bimbi e i pazienti sono la mia più grande motivazione a darmi da fare, lo stimolo più grande a cercare di migliorarmi.Questi mesi probabilmente sono serviti a fare un po' di pulizia nella mia testa, a sgombrarmi di un po' di sensi del dovere e a farmi capire quali sono le cose a cui tengo di più. Vivere in un paese straniero in cui ci si ritrova completamente soli non è facile. Tre mesi sono pochi, e il pensiero che siano così pochi ti fa andare avanti, ma la solitudine che ti senti addosso è tremenda ... aspetti con ansia le telefonate via skype, di vedere la faccia di chi ami almeno per un po' ... una cosa apparentemente banale ma che poi così banale non è ...Questi mesi mi hanno fatta sentire libera e al tempo stesso in prigione ... strano no? mi sentivo libera di fare quello che volevo, di cucinare quello che volevo, di andare dove volevo ascoltando solo me ... al tempo stesso però, ero imprigionata in un posto in cui non potevo abbracciare nessuna delle persone a cui voglio più bene. In fondo è vero che la vera gioia sta nel poter condividere le proprie emozioni con le persone che ami. A maggior ragione quando sai di poterle esprimere liberamente, belle o brutte che siano, sapendo che c'è qualcuno dall'altra parte pronto ad accoglierle e a capirle, anche quando non le condivide. Ad oggi, però, non sono così sicura di poterlo fare. Credo che un po' di persone si preoccupino solo delle loro emozioni, delle loro cose, dei loro bisogni e ben poco di quello che sta dall'altra parte. Voglione essere capiti, ma non si preoccupano mai di capire. Forse ora inizio ad avvertire un po' di stanchezza per dover cercare sempre di capire io gli altri. Intanto, la voce è fatta per parlare, quindi se c'è un problema non vedo perchè non dirlo apertamente anzichè ricorrere a mutismi, musi lunghi o dispettucci infantili. E poi, se d'altra parte non c'è la voglia di capire, vuol dire che non ne vale la pena di lottare ancora...Certe volte vorrei prendere la mia ostinazione nel voler "esserci" a qualunque costo e mandarla lontano lontano, con un bel biglietto di sola andata!A proposito di "esserci" ... questa parola che così tanto associo a me, al mio modo di "funzionare", l'ho ritrovata nella descrizione di una persona che vivrà con me una grande avventura ... Quest'estate partirò con Vip per una missione in Romania ... ancora non riesco a crederci ... ho presentato la domanda con l'idea che non mi avrebbero mai presa ... e da quando mi hanno comunicato che avrei fatto parte del gruppo, nella mia mente si susseguono emozioni, paure, ansie, felicità, tutto insieme, senza tregua! Mi sembra ieri quando pensavo a Giambo con ammirazione, quando mi dicevo che avrei tanto voluto esserne capace anche io, quando mi sono rassegnata all'idea che tanto avrebbero preso solo persone con delle "abilità" speciali e che quindi non avevo alcuna chance ... c'ho provato solo per non avere rimpianti e mi sono ritrovata a sognare e a non vedere l'ora di partire!!!Le emozioni rispetto a questa partenza sono indescrivibili, e si amplificano quando ti arrivano messaggi di incoraggiamento, di affetto dalle persone che ti sono accanto ... o quando a qualcuno a cui lo racconti vengono gli occhi lucidi ... Cavolo, anche loro stanno vivendo queste emozioni insieme a me ... è proprio bello non sentirsi soli ... credo che sia questa la "famiglia" di cui sentivo la mancanza nei "mesi lontani" ... una famiglia con cui con-dividere e con cui emozionarsi insieme ... ho imparato che questa famiglia c'è, solo che devo smetterla di cercarla dove non può esserci ... e ho scoperto che quella famiglia che pensavo aver un po' allontanato in realtà è sempre viva dentro di me ... e forse questi mesi mi sono serviti anche per riavvicinarci un po' ...Avrei talmente tante altre cose da dire ... non so neanche che cosa ho scritto finora ... avevo bisogno di lasciare un po' scorrere i pensieri senza troppi freni ... e il sonno non aiuta molto a dare loro un senso!!Forse è meglio fermarsi qui per oggi ...