Il mondo di Ardedra

Now..


In effetti sn un po' girata male, ma nn mi va di parlarne perchè causerebbe solo problemi e cmq l'interrogazione in francese ha contribuito a stressarmi anke se sn soddisfatta del risultato perchè so di aver dato il meglio di me anke se qst mi porta ad avere un 5 e mezzo (credo) sul registro ke importa?recupererò cn lo scritto!Il compito di italiano invece è andato "bene". Tra vrigolette xkè in realtà nn lo so, nn sarà divertente cm qllo della Lara ma FORSE è scritto meglio (in realtà nn so come scirve la Lara..), neanke cm qllo di Gino, ma tanto lui è andato fuori tema ne sn quasi sicura..il mio temino è carino, gli voglio bene, esprime qllo ke penso: sn io!e mi dispiacerebbe ke x l'ennesima volta il mio io fosse espresso x poi nn dare nessun frutto.Ah cmq nn ho ancora detto ke ho fatto l'articolo di giornale!!poi se vado bene lo riporto in qst è post..è la prima volta ke ho il coraggio di fare una follia del genere!!ma l'analisi testuale qst volta era troppo difficile..magari ce l'avrei fatta ma in 5 ore e cn molta fatica..bisognava osare..vedremo..
Ce la farò!!!Problemi a scuola?Anche Dante e Petrarca ci possono aiutare!La scuola non è semplice: non è facile non distrarsi in classe e impegnarsi nello studio quando siamo circondati da informazioni, fatti o situazioni che ci appaiono molto più allettanti: videogiochi, televisione, uscite con gli amici o con fidanzati (o fidanzate).Ma qual è il nostro obiettivo?Se abbiamo scelto un liceo classico significa che miriamo in alto, a un lavoro prestigioso al quale potremo accedere soltanto dopo aver frequentato una facoltà universitaria. Per questo dovviamo impegnarci nonostante sia dura, nonostante il caso ci sia stato spesso avverso assegnandoci professori incapaci o di spiegare o di instaurare un rapporto umano con i propri studenti mentre noi ne sentiamo un forte bisogno.A questo punto si può compiere una riflessione:sono come Dante o come Petrarca?Essi infatti paragonano la vita a una difficile salita lungo il ripido pendio di un colle sulla cima del quale si trova la grazia di Dio.Le scelte operate dai due sono molto diverse. Mentre Dante, come sappiamo dalla lettura della "Divina Commedia", una volta persa la strada riesce a ritrovarla e ad affrontare il suo percorso con determinazione fino a raggiungere l'obiettivo finale, per Petrarca, invece, come egli ci fa capire nelle sue opere, il percorso è molto più complicato. Basta leggere la sua prima lettera del quarto libro delle "Familiari", dove troviamo la metafora del colle, per renderci conto della sua lotta interiore: egli vuole raggiungere l'obiettivo senza faticare; presto però si rende conto che ciò non è possibile, perciò decide di mettersi d'impegno e arriva alla cima, ma, in realtà. se intendiamo la salita come la metafora della vita egli non la raggiungerà mai, questo ci viene dimostrato nella sua opera più celebre "Il canzoniere" in cui si notano in modo chiaro i suoi cambiamenti di idee (la sua lode nei confronti dell'amore per Laura in un sonetto, il suo disprezzo per esso in quello successivo).Considerando gli anni a scuola come la nostra salita e la soddisfazione finale come premio per i tanti sforzi, si può capire se il nostro atteggiamento è più simile a quello di Dante o di Petrarca e chiedersi:sono soddisfatto di me?E' meglio compiere un'altra scelta di vita?Sicuramente essere come Dante non è semplice, tutto il contrario anzi è la condizione giusta; non c'è nessuno infatti che non desideri il premio finale (anche se qualcuno non lo ammette) per questo bisogna impegnarsi e non demoralizzarsi se un voto non è quello che vogliamo, ma cercare di recuperarlo, perchè tutti possiamo farcela e nussuno deve sentirsi incapace come Petrarca che con un pizzico di fiducia in sè stesso in più sarebbe riuscito nel suo intento.Pertinenza 1-3 = 3Conoscenze 1-4 = 4Organicità 1-2 = 1,5 (qualche passaggio brusco)Lingua 1-4 = 3Titolazione 1-2 = 2Totale 13,5 / 157 1/2