I colori del grigio

22062017


Chissà se la tensione che ho provato allora è la stessa, o quantomeno simile, a quella che provano oggi i maturandi? Mi ricordo di gente terrorizzata al solo pensiero di poter sbagliare qualcosa o magari dimenticarsi tutto per il classico "vuoto di memoria".La mia maturità è stata un po' travagliata, quell'anno uscì una materia che non mi sarei mai aspettato, estimo... la materia più inutile e vaga del corso geometri, una di quelle materie con mille variabili: un disastro, anche perchè per la prova di italiano ero rassegnato, sapendo a malapena leggere e scrivere avevo la certezza matematica di scrivere solo delle cazzate, quindi ero psicologicamente preparato già da mesi... e così fu.Invece, per la seconda prova, ricordo che da classico lavativo, che ero in classe, ho passato il compito a parecchi miei compagni (tranne ai figli di mignotta che durante l'anno non passano mai i compiti, bastardi!!!), quindi grandissima prestazione, ancora oggi quando ci troviamo con i compagni di classe ricordiamo sempre questo aneddoto...Ovviamente non ho proseguito la professione del geometra...La vostra maturità? Trauma o in scioltezza?