AmicheErbe

Il Rosmarino


Oggi perlerò di una bellissima pianta che noi tutti amiamo per il suo profumo, la bellezza dei suoi fiori e il suo aromatico sapore: il rosmarino.Il rosmarino, Rosmarinus officinalis L., chiamato anche ramerino, rosmarina, rusmarin, osmari, tresomarino, fa parte della famigliadelle Labiate.In Italia cresce spontaneo lungo tutta la costa del Mediterraneo, prediligendo i posti soleggiati e asciutti fino a 1.500 metri.Chi di noi non ne ha mai coltivata una piantina in un vaso? A me piace così tanto che ne ho cespugli interi nel mio giardino!Sembra che il suo nome latino, rosmarinus, derivi al celeste dei suoi fiori che ricorda molto il colore del mare.Gli antichi romani solevano ardere il rosmarino per espanderne l'aromanei templi e durante le feste, prima della scoperta dell'icenso( io continuo a preferire il rosmarino).Nel medioevo Carlo Magno lo aveva inserito nel suo Capitulare tra le settantatrè piante utili e rese obbligatoria la sua coltivazione a tutti i contadini e sudditi del regno.Nel XVII secolo la regina Isabella d'Ungheria, settuagenaria e piena di acciacchi, ritrovò salute e bellezza proprio grazie a un distillato di giovinezza al rosmarino, ricetta, disse, ispiratale da un angelo.Ritornò talmente bella e fresca che il re di Polonia, molto piùgiovane di lei, ne riamse stregato al punto da chiederla in moglie.Adesso tutti sarete curiosi di sapere cosa mai conterrà questo distillato miracoloso....Ebbene basta mescolare alcolaturo di lavanda, fiori di rosmarino e menta, distillare ed ecco a voi l'acqua miracolosa!Ma il rosmarino non rende solamente belli fuori: è utilissimo per il sistema nervoso, rinfranca la memoria, restituisce fiducia ai depressi, agisce contro asma, affaticamento, astenia, cellulite, pelle grassa,colesterolo, rughe, torcicollo, infiammazioni intestinali, frigidità, forfora, ritenzione idrica, caduta dei capelli.Che sia sotto forma di tonico, decotto, tisana, infuso, olio( buonissimo!) o semplice insaporitore per pietanze questa magnifica pianta era amata perfino da egiziani ed arabi che la consideravano come panacea universale.La marchesa di Sévigné scrisse alla figlia: << Ne vado pazza!>>Perfino le api lo adorano e ne fanno un ottimo miele!