Creato da BabyeMina il 25/06/2012

IlPetitBijou

gioielli

 

Cantautore, chitarrista, attore e regista italiano

Post n°26 pubblicato il 19 Novembre 2012 da mina_1954

 

 

 

È considerato il padre dei cantautori italiani e uno dei più prolifici artisti in generale, avendo scritto e inciso 230 canzoni, interpretato 38 film per il cinema e 7 per la televisione, recitato in 13 spettacoli teatrali, condotto alcuni programmi televisivi, ed essendo apparso numerose volte, sia in televisione che dal vivo, davanti alle platee. È molto noto al grande pubblico per le sue quattro vittorie al Festival di Sanremo, in particolar modo per quella del 1958 con la canzone Nel blu dipinto di blu, scritta con Franco Migliacci e universalmente nota come Volare, destinata a diventare una delle canzoni italiane più conosciute al mondo.....E così un trentenne pugliese, che fino ad allora aveva avuto un modesto successo in Italia hit parade americana.... un vero  L'espresso nell'agosto del 1958 può così scrivere nei titoli in copertina: Modugno ha conquistato l'America, ed a fine anno i dati di vendita sono esaltanti, battendo ogni record per un disco italiano fino a quel momento: ben 800.000 copie in Italia e oltre 22 milioni nel mondo. record tuttora ineguagliato per una canzone italiana, tanto che diventa il più noto cantante italiano e nel mondo, e la sua Nel blu dipinto di blu diventa la canzone italiana più conosciuta dopo ...rimanendo per 13 settimane settimane nell'hit parade americana.... un vero  record tuttora ineguagliato per una canzone italiana, tanto che L'espresso nell'agosto del 1958 può così scrivere nei titoli in copertina: Modugno ha conquistato l'America, ed a fine anno i dati di vendita sono esaltanti, battendo ogni record per un disco italiano fino a quel momento: ben 800.000 copie in Italia e oltre 22 milioni nel mondo.

 

 

Nel 1953 si presentò al concorso musicale radiofonico "Trampolino" e dopo prese parte alla trasmissione "Radioclub" in onore di Frank Sinatra.....Fu allora che Fulvio Palmieri della Rai gli offrì una serie di trasmissioni radiofoniche intitolate "Amuri... Amuri" della quale egli stesso scriveva i testi ed in cui faceva il regista e, insieme a Franca Gandolfi, l'attore e persino il rumorista. Durante questo periodo, compose molte canzoni in dialetto pugliese (di San Pietro Vernotico) e in siciliano ispirandosi al folclore pugliese e siciliano....Minatori, pescatori, storie d'amore di pesci spada innamorati, fedeli fino alla morte nel massacro della tonnara, di cavalli diventati ciechi e spinti a morire nel gran sole rovente dopo il buio delle miniere. Questi erano i personaggi delle sue prime canzoni che destarono e destano tuttora, interesse presso la critica.

Le canzoni di quel periodo furono: "LU PISCE SPADA", "LU MINATURI", "LA SVEGLIETTA", "LA DONNA RICCIA", "LU SCICCAREDDU 'MBRIACU", "ATTIMU D'AMURI",etc. Nella stagione teatrale 1955/1956 recitò al Piccolo Teatro di Milano in "ITALIA, SABATO SERA" di A. Contarello regia di Franco Parenti - Jacques Lecoq e nel "Il Diluvio" di Ugo Betti. Nel 1957 vinse il II premio al Festival della Canzone Napoletana con "LAZZARELLA" (cantata da Aurelio Fierro) che gli portò il successo popolare. Ad essa seguirono: "SOLE, SOLE, SOLE", "STRADA 'NFOSA" "RESTA CU MME" "NISCIUNO PO' SAPE'" "IO, MAMMETA E TU" etc. che rimodernarono lo stile della canzone napoletana. Nel 1958 partecipò al Festival della Prosa a Venezia nella commedia di Antonio Aniante "LA ROSA DI ZOLFO" per la regia di Enriquez. Nello stesso anno partecipò al festival della Canzone Italiana a Sanremo con "NEL BLU DIPINTO DI BLU", coautore Franco Migliacci, che vinse il primo premio e rivoluzionò la canzone italiana e dette inizio al boom della vendita discografica italiana fino ad allora molto bassa

Oggi come allora è considerato uno dei padri del cantautorato italiano e come autore e interprete è tra i più grandi d'Europa, uno dei pochi europei a vincere nello stesso anno (il 1958) due Premi Grammy..... uno come disco dell'anno, uno come canzone dell'anno ed una nomination come miglior interprete del 1958.

 

 

 

 

 

 

 

Modugno inoltre è stato il primo cantautore a partecipare al Festival di Sanremo nel 1958 

Saltellando tra la Sua biografia .....riscontriamo il Suo passaggio in televisione interpreta il ruolo di "SCARAMOUCHE" nell'omonimo sceneggiato per la regia di Daniele Danza e di cui compone tutte le musiche....quindi debuttò come protagonista nella commedia musicale "Rinaldo in campo" di Garinei e Giovannini, di cui compose anche tutte le musiche e che fu definito: "Il più grosso successo teatrale di tutti i tempi avvenuto in Italia", registrando record d'incassi mai raggiunti in questo campo.
"Rinaldo in campo" ha rappresentato l'Italia al Festival Internazionale del Teatro in Francia, con enorme successo di critica. In questo spettacolo tra le altre ci sono le canzoni "Se dio vorrà", "Notte chiara", "Tre briganti e tre somari" e "La bandiera" che viene insegnata ai bambini di molte scuole elementari italiane.
Nel 1962 rivinse il primo premio al Festival di Sanremo con la canzone "Addio..., Addio..." cui seguirono "Giovane amore" e "Stasera pago io". Nel 1963 si cimenta nella regia cinematografica del film "Tutto e' musica".
Nel 1963 lo ritroviamo in teatro nel dramma - storico - musicale "Tommaso d'Amalfi" di Eduardo De Filippo.....Nel 1978 ritornò alla commedia musicale con "Cyrano" di Riccardo Pazzaglia tratto da "Cyrano de Bergerac" di Edmond Rostand.
Nel 1984 fu ancora in televisione con lo sceneggiato "Western di cose nostre" tratto da un racconto di Leonardo Sciascia sceneggiato da Andrea Camilleri per la regia di Pino Passalacqua.
Appassionato di poesia musicò "Le morte chitarre" e "Ora che sale il giorno" di Salvatore Quasimodo. Per Pasolini musicò "Cosa sono le nuvole" che canta nell'episodio omonimo del film "Capriccio all'italiana".
Nei suoi rapporti con il cinema non bisogna dimenticarsi dei films "Europa di notte" di Alessandro Blasetti dove tra le altre canta anche "Sole, sole, sole" testo di Riccardo Pazzaglia, "Nel blu dipinto di blu" di Piero Tellini, "Lo scopone scientifico" di Luigi Comencini e del "Il giudizio universale" di De Sica dove fornisce una prova notevole di attore e interprete cantando "'Na musica" coautore A. Pugliese.
Nel 1974 partecipò alla campagna sul divorzio del P.S.I., componendo per l'occasione la canzone "L'anniversario" su parole di Iaia Fiastri. Nel 1984 durante le prove della trasmissione di Canale 5 "La luna del pozzo", un ictus lo menomerà nella parola e nei movimenti, ma non nello spirito.

 

 

 

Nacque il 9 gennaio 1928 a Polignano a Mare (Bari), un paesino dalle case bianche a picco sul mare. Dal padre Cosimo comandante del Corpo delle Guardie Municipali a San Pietro Vernotico (BR), imparò fin da piccolo a suonare la chitarra e la fisarmonica ed ereditò una grande passione per la musica, componendo la sua prima canzone a 15 anni. Insoddisfatto della vita di paese, a 19 anni scappò di casa e andò a Torino, la città più a nord d'Italia, dove si adattò a fare il gommista in una fabbrica. Ritornato al paese per fare il servizio militare, ripartì per Roma dove pur d'iniziare la sua carriera artistica si mise a fare ancora una volta i più umili mestieri. Partecipò al concorso per attori al Centro Sperimentale di Cinematografia, dove fu ammesso con borsa di studio quale migliore allievo della sezione di recitazione.

 

 

 

ED ORA VI LASCIAMO CON 2 CHICCHE........

Una singolare cravatta...

 

 

 

 

 

E l'altra una canzone che chi ha vissuto in quei tempi ...ha lasciato un'impronta eccezionale .....dal sognare su questa musica...alla ninna nanna che veniva cantata ai bimbi ( io (Mina) mi sono diverse volte addormentate su quelle note cantate dalla mia Zia...rimanendo indelebile nel mio cuore..sia per il modo e con che dolcezza me la cantò) ...al caso di suicidio di un Principe che veramente  realizzò proprio in quel periodo....e che Modugno lo ricalcò con questa canzone

 

 

 

 

 

 

 

 

VECCHIO FRAC

E’ giunta mezzanotte
si spengono i rumori
si spegne anche l’insegna
di quell’ultimo caffè
le strade son deserte
deserte e silenziose,
un’ultima carrozza
cigolando se ne va.

Il fiume scorre lento
frusciando sotto i ponti
la luna splende in cielo
dorme tutta la città
solo va un’uomo in frac.

Ha il cilindro per cappello
due diamanti per gemelli
un bastone di cristallo
la gardenia nell’occhiello
e sul candido gilet
un papillon,
un papillon di seta blu
Lui cammina lentamente
con incedere elegante
ha l’aspetto trasognato
malinconico ed assente
non si sa da dove vien
ne dove va
chi mai sarà
quel’uomo in frac.

bonne nuite bonne nuite
bonne nuite bonne nuite

Buona notte
va dicendo ad ogni cosa
ai fanali illuminati
ad un gatto innamorato
che randagio se ne va.

E’ giunta ormai l’aurora
si spengono i fanali
si sveglia a poco a poco
tutta quanta la città
la luna s’è incantata
sorpresa ed impallidita
pian piano
scolorandosi nel cielo sparirà
sbadiglia una finestra
sul fiume silenzioso
e nella luce bianca
galleggiando se ne van
un cilindro
un fiore e un frac.

Galleggiando dolcemente
e lasciandosi cullare
se ne scende lentamente
sotto i ponti verso il mare
verso il mare se ne va
chi mai sarà, chi mai sarà
quell’uomo in frac.

Adieu adieu adieu adieu
addio al mondo
ai ricordi del passato
ad un sogno mai sognato
ad un'attimo d’amore
che mai più ritornerà.

 

 

 

 

         

 

 

        

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

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