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Gli Incas


Gli studiosi ci hanno proposto varie interpretazioni della civiltà inca, descrivendola ora come un agghiacciante totalitarismo ora comeun'utopia arcadica. Le cause di questa difficoltà nell'interpretare la natura di quella civiltà sono molteplici. Gli Incas non hanno lasciato testi o codici, per cui quasi tutto ciò che sappiamosu di loro è di fonte spagnola. Ma anche gli spagnoli più comprensivi mancavano dell'apertura mentale necessaria per interpretare correttamente quello che vedevano. La Spagna del XVI secolo era una nazione che praticava un Cristianesimo assolutista e non si distingueva certo per la sua capacità di comprendere visioni diverse del mondo. I cronisti dovevano poi vedersela con le difficoltà della linguaquechúa, la scarsa capacità e la tendenza a distorcere dei nativi che facevano da interpreti, la dubbiosa affidabilità degli informatori, i quali, temendo per le loro vite, cercavano di ingraziarsi con le loro confessioni gli invasori. Gli spagnoli inoltre giunsero nel mezzo di una feroce guerra civile, trovando versioni contrastanti sui governanti inca. La nostra visione degli Incas èquindi forzatamente "occidentale" ma quella cultura fu un fenomeno esclusivamente andino, molto diverso dalle altre civiltà progredite della storia. La società inca era certamente gerarchica e profondamente strutturata,ma non per questo tirannica e repressiva. Ognuno aveva il suo posto e un ruolo da impersonare. La vita non era facile, ma cibo e risorse erano immagazzinati e distribuiti, in modo da nutrire e vestire tutti.La proprietà privata non esisteva e tutto veniva organizzatoin comune. Si può pensare che la maggioranza accettasse il proprioruolo, senza sentirsi lesa o sfruttata. Il sistema inca era piramidale. Alla cima si trovavano l'imperatore regnante e la sua coya, o regina; immediatamente sotto c'eranoi nobili, i "Capac lnca", i presunti discendenti di Manco Capac il fondatore, divisi in dieci o dodici panaca, o case reali. Ogni imperatore fondava una panaca quando saliva al potere, e quella del regnante era quindi l'unica ad avere un capo vivente; le altre panaca fondavano la loro esistenza sul culto dei resti mummificati di un imperatore precedente. L'origine degli Incas è avvolta nella leggenda e si fa risalire al 1100, quando dalle acque del Lago Titicaca uscirono i figli del dio Sole, Manco Capac e sua moglie Mama Oclo, che civilizzarono il mondo.Da questo personaggio realmente esistito nacque una dinastia di lingua quechua che regnò per tre secoli nell'area di influenza di Cusco.Ma è al 1438 che si fa iniziare il vero e proprio impero inca, con lo scontro di due popoli, i cuzqueños e i chankas, e la vittoria dei primi, aggressivi guerrieri. 
Cosí racconta l’Inca: «Nostro padre il Sole, vedendo gli uomini vivere miseramente, ne provò dolore e inviò dal cielo in terra un figlio e unafiglia suoi perché li indottrinassero alla conoscenza del nostro padre Sole»e quindi «depose questi suoi figli nel Lago Titicaca ordinando loro di fingersi due persone qualunque e, dovunque trovassero da mangiare e da bere, di conficcare nel terreno una barra d’oro spessa due dita» e «lí, dove quella barra fosse penetrata nel terreno, il Sole nostro padrevoleva che essi si fermassero, eleggendo il luogo a residenza e a corte».Con queste parole il cronista Garcilaso de la Vega inizia il racconto sull’origine della dinastia degli Inca: la celebre barra d’oro verrà interratanella valle di Cuzco e fratello e sorella, figli del Sole, saranno la prima coppia divina che fonderà la capitale del futuro Impero. Tutti i sovrani della dinastia verranno considerati d’ora in poi “figli di Inti”, generati dal Sole senza intervento umano, incarnazione divina sulla terra e sposi delle proprie sorelle.Il nome inca verrà usato come titolo onorifico dato esclusivamente al sovrano e, soltanto in epoca coloniale, sarà adottato per indicareun’intera civiltà. Presso le popolazioni peruviane circolavano anche altre versioni sulla nascita degli Inca, tra cui la storia di una grotta sacra, dalla quale sarebbe emerso il primo leggendario sovrano Manco Cápacinsieme ai fratelli e le spose-sorelle, dando inizio all’era del Quinto Sole, un racconto che ricorda in maniera sorprendente il mito delle origini della società azteca. Storicamente la dinastia inca, formatasi in seno a una popolazione di lingua quechua proveniente dal Lago Titicaca, è nataintorno al XII secolo.