Il Rigattiere

Post N° 4


“Quanto hai detto che vuole Lanterna per questo anello?” Mi giravo il cerchietto tra le mani, cercando una spiegazione alla mia vita tra le orbite infossate della figura. “Duecento euri. E’ d’argento!” Strano tipo Carletto, sorrideva come una doppia curva lasciando intravedere caverne e rifugi. “Si lo credo” Duecento euro per uno stupido anello d’argento. Tra l’altro dovevo averne una dozzina nel ripostiglio. “L’ha strappato ad uno che gli aveva piantato l’Harley davanti alla tenda. Sai, Lanterna è strano pè ste cose.” Lanterna era strano. Come poteva essermi capitato. “Sì. Ma cazzo. Io non potevo saperlo che Michela era sua sorella. Cazzo, cazzo, cazzo” “Esatto. Lui non la vede così però” Posai l’oggetto nella vetrina dietro la cassa. “Io non mi ricordo neanche come è fatta.” “Lui ti aspetta lo sai.” Sorrise. La sua figura si stagliava contro il vetro decorato della porta d’ingresso. Magari era un fantasma: il fantasma delle mie cretinate. “Sì, ma io non voglio neanche ricordare. Non ho la testa.” “Guarda che è pure carina. Ti dice pure de lusso.” L’ironia cominciava ad avere l’odore del suo alito. Non aveva senso continuare. “Già. Perché ti risulta che di solito esco con la nonna di paperina?” “Eh?” “Lascia perdere”. Aprii il cassetto della cassa e presi i soldi. Presi poi un pacchetto dalla tasca della giacca e glielo porsi. “Fammi il favore, portami questo al bar all’angolo, quello dei Simpson!” “I Simpson?” “Sì. Li chiamiamo così. Nulla di particolare. Quella famiglia ci ricorda i fumetti. Tutti insieme a gestire il bar. Che forza!” “Lui come si chiama?” “Boh! Lo chiamano Teglia” “Teglia?” “Già” “Magro e lungo? Piatto e spigoloso?” “Basso e tarchiato se è per questo. Lo chiamano così per via del naso schiacciato e gli zigomi sparati verso le orecchie” “Un boxer. L’ha prese per strada” “No a casa. Quand’era piccolo , litigando con il fratello questi gli ha spiaccicato una padellata in faccia, cambiandogli per sempre i connotati.” “Eh!Dovevano chiamarlo ‘Er Padella’ allora. Non credi” “Mah. Lui preferisce farsi chiamare semplicemente ‘Teglia’” “Potremmo proporgli di cambiare nome allora. Piuttosto … lui al fratello che gli ha fatto?” “Credo gli abbia pagato i funerali” “Cazzo” “Scherzo, gli ha piantato un coltello da cucina in una coscia. Per poco non gli tagliava la femorale. Se l’è vista brutta” “Teglia. Mi piace ‘Teglia’”