kranium

Tutti possono scrivere un libro

Negli Stati Uniti è già diventata un'onda in piena pronta a travolgere le grandi case editrici, da noi lentamente la moda comincia ad affermarsi ora: grazie alle nuove tecnologie, fare stampare un libro sta diventanto sempre più economico, tanto che molti aspiranti scrittori, anzichè fare la solita trafila chiedendo agli editori di essere pubblicati, decidono di investire cifre relativamente modeste per far stampare i loro libri. è chiaro che in questo modo qualsiasi imbecille con abbastanza denaro in tasca può vedere realizzati i propri sogni di gloria letteraria. mi chiedo però che cosa ne sarà di tutta questa incontrollabile massa di nuovi libri... la scarsa predilezione di noi italiani per la lettura è nota da anni, ma pare che anche oltreoceano non siano esattamente tutti topi di biblioteca; come riuscire a farsi conoscere e comprare senza avere alle spalle i mezzi di una casa editrice? e poi, per chi legge, come distinguere tra questi autori autoprodotti quelli davvero validi e quelli che in definitiva sono solo degli scribacchini senza talento? già me li vedo questi novelli Proust che hanno covato per anni un manoscritto, tirandolo fuori dal cassetto di quando in quando, sognando ad occhi aperti il momento in cui finalmente qualche editore avrebbe accettato di pubblicarlo... ora possono pubblicarselo da soli, infliggendolo poi magari ad amici, parenti e conoscenti... abbiamo veramente bisogno di tutto questo? o non sarebbe meglio, come ha detto qualcuno, rischiare di perdere un bravo scrittore anzichè trovarne in circolazione decine di pessimi?