Il Sole di Notte

Media e anoressia


Articolo a cura della Dottoressa Maria Concetta CirrincioneFisicità e psiche costituiscono una unità inscindibile. Il corpo rappresenta infatti il sostegno della propria identità ed un tramite nella relazione con gli altri, per cui la natura dell’estetica corporea in dosi adeguate esprime sia una buona accettazione di sé, sia una cura attenta alla relazione con l’altro.D’altro canto la dimensione estetica può essere iperinvestita ed il corpo strumentalizzato, il corpo diviene così l’involucro fragile di un profondo vuoto interiore.La “cultura del corpo” nell’epoca moderna viene intesa nella società eterodiretta dei mass-media come l’insieme delle rappresentazioni collettive che presiedono alla determinazione dei bisogni degli utenti.Il proliferare dei casi di anoressia e bulimia nei Paesi ad alto tenore di vita ha convinto gli studiosi che si occupano di tale fenomeno che si tratti di un “epidemia sociale”. Tale fenomeno è esploso negli anni’70 quando la pressione culturale, volta ad imporre il valore della magrezza ha incrementato un problema già esistente da secoli. Quotidianamente i mass-media ci propongono immagini di modelle filiformi prese ad esempio come canone di bellezza dalle adolescenti. E’ necessario possedere un corpo longilineo per avere successo nella vita. L’anoressia è il prodotto della società consumistica, che innalza l’immagine a discapito del valore dello spirito: importante è apparire più che essere. Pubblicità martellanti con belle e bellissime inneggianti al corpo perfettamente in linea, riviste patinate dove il dominante sogno americano si concretizza in splendidi esemplari di palestrati alla Mister Universo, diete “sicuramente efficaci” per risolvere tutti i problemi di pancette e giunonici fianchi etc… Tutta questa massiccia opera informativa viene proposta soprattutto a ridosso dei mesi estivi dove il martellante lavoro perpetrato a nostro danno dai mass-media con abbondante anticipo, obbliga improrogabilmente l’estate ad essere per tutti: un periodo in cui è necessario sfoderare ventri assolutamente piatti, glutei sodi e perfetti, muscoli prominenti, bicipiti intriganti e statuari. I giornali sono spietati, sovrabbondano di immagini femminili e maschili dalla forma smagliante e i prodotti dietici(per fare alcuni esempi le barrette di “peso forma” o i diversi formaggi light) che accompagnano quelle figure hanno l’effetto placebo, ci si convince veramente che quel corpo ineccepibile sia il risultato di quel particolare prodotto o comunque dei tantissimi che popolano il mercato e lì inizia la corsa al consumo..Leggi l'articolo completo su:https://www.psiconline.it/articoli/i-disturbi-alimentari/il-contributo-dei-media-sull-insorgenza-dei-disturbi-del-comportamento-alimentare.html