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Messaggi di Luglio 2020

 

Lettera all'Assessora alla sanità del Veneto

Post n°449 pubblicato il 07 Luglio 2020 da Giuseppe_TV
 

MAIL INVIATA ALL'ASSESSORE DELLA REGIONE VENETO M.LANZARIN PER RICHIEDERE UN INCONTRO ( GIA' PROGRAMMATO PER FEBBRAIO E POI RINVIATO )
All’Assessore alla sanità e al sociale della Regione Veneto
E p.c. Al Direttore generale dell’area sanità e sociale della regione Veneto
3 luglio 2020
Gentile Assessore
a seguito di precedenti comunicazioni intercorse via mail avevamo fissato un incontro di presentazione del Coordinamento Veneto per la Salute Mentale in data 27 Febbraio 2020 .
Tale data ha coinciso col tragico inizio della pandemia da COVID 19 e con le conseguenti emergenze e ridefinizioni di priorità rispetto alla gestione dei servizi e ai problemi collegati al diffondersi della malattia.
Le società scientifiche e le associazioni aderenti al coordinamento hanno seguito e sostenuto, in modo puntuale, le attività e le difficoltà presenti nei servizi, dando ampio sostegno agli operatori e , nell’ambito delle loro possibilità , a utenti , familiari e istituzioni.
Con la graduale ripresa delle attività sono emerse le problematiche legate al mondo della salute mentale , in particolar modo della residenzialità e della semiresidenzialità, affrontate, a più riprese, dalla Regione con provvedimenti da parte del Dipartimento di prevenzione ; i primi in condizione di emergenza, poi, successivamente, con la nota relativa alla fase 2 del 26 maggio e quelle diffusa a Giugno , relativa alla fase 3,e , infine con successive indicazioni specificate nella nota del 29 giugno 2020.
Pur essendo state, tali indicazioni, applicate dai diversi DSM, analogamente alle decisioni prese relativamente alla modulazione dell’attività dei servizi , riteniamo che, ancora, non si sia giunti a una visione completa e integrata di quanto sta accadendo nell’ambito della salute mentale in relazione alla pandemia ma anche in relazione alla evoluzione , in generale, dei temi relativi all’assistenza psichiatrica. Oltre ai problemi legati al funzionamento dei servizi, alla loro vocazione alla comunità, si pone, anche, la questione delle conseguenze sociali della crisi sanitaria e degli effetti sul piano socio economico e , quindi, dell’aumento dei rischi legati alla salute mentale della popolazione con effetti simili anche nell’ambito delle dipendenze e della salute mentale della età evolutiva.
Riteniamo che sia opportuno che soggetti e associazioni che hanno interesse nei confronti della salute mentale, intesa in senso ampio e quindi non solo dei servizi per l’adulto ma anche di quelli per l’età evolutiva e per le dipendenze , si attivino, ora, al fine di trovare indicazioni adeguate costruire comportamenti dei servizi il più possibile vicini alle esigenze delle persone sia per quelle seguite dai CSM , che per quelle ricoverate oppure inserite in percorsi riabilitativi di diversa natura.
Una recente riunione ( 25/6) della commissione regionale per la salute mentale , commissione consultiva cui riteniamo si debba dare il mandato più ampio per l’analisi e la formulazione di proposte, sembra, purtroppo, limitare l’attività a temi molto specifici senza che questo organismo diventi, come da tutte le associazioni auspicato, un punto di riferimento per la cultura regionale in tema di salute mentale , che svolga un ruolo importante per la definizione della priorità, per la condivisione di analisi e dati per la individuazione di proposte.
Con la presente le chiediamo di ricalendarizzare l’incontro già previsto il 27 febbraio, per una presentazione del Coordinamento Veneto per la salute mentale (SaMeVe) al fine di condividere le strategie future e le iniziative di supporto alla salute mentale che il Coordinamento intende mettere in atto.
Riportiamo, di seguito, il testo di presentazione già allora trasmesso.
Al Coordinamento Veneto per la Salute mentale, Sa Me Ve aderiscono tutte le associazioni di familiari, di utenti, società scientifiche, e ogni altra forma associativa e sindacale che, in relazione al proprio interesse nei confronti della Salute mentale nella Regione Veneto, condividono finalità e obbiettivi e ritengano di contribuire alla promozione della salute mentale nell’ambito della Regione Veneto.
Il Coordinamento si pone nella logica di un confronto costante, aperto e collaborativo al fine di migliorare e sostenere i Servizi per la Salute Mentale della Regione, le attività a loro connesse interloquendo con le istituzioni regionali, con le aziende sanitarie.
Il Coordinamento, anche con l'intento di favorire il ruolo e il lavoro della Commissione consultiva Regionale per la salute mentale , si adopera per il confronto e la sinergia fra le associazioni regionali e le istituzioni, e sottolinea l' importanza di valori quali la condivisione, il confronto costante, la competenza e la trasparenza come metodo di lavoro.
Finalità e priorità del Coordinamento sono quindi:
1. Promuovere il dibattito scientifico e culturale in tema di salute mentale nel senso più estensivo del termine
2. Promuovere l’interesse della popolazione e delle istituzioni nei confronti della salute mentale con proposte, iniziative e momenti di sensibilizzazione fra di loro coordinati
3. Organizzare eventi di promozione della salute mentale e, in particolare, la Giornata Regionale Veneta della Salute Mentale; promuovere la lotta allo stigma, sostenere e mettere in rete le iniziative di lotta ai pregiudizi e alle discriminazioni nei confronti delle persone con disturbi mentali.
4. Costituire gruppi di lavoro e di studio relativamente alle principali tematiche inerenti alla salute mentale
· Analisi dei dati relativi alla salute mentale con particolare riferimento alla valutazione di bisogni e alle proposte di aggiornamento di nuovi servizi anche in relazione ai criteri di accreditamento, e quindi alle loro caratteristiche strutturali e organizzative
· Analisi e valutazioni per le proposte di aggiornamento del progetto obbiettivo per la salute mentale regionale
· Analisi e valorizzazione delle progettualità innovative in tema di salute mentale con particolare riferimento alle esperienze già in essere a livello regionale ed extraregionale
· esame delle principali criticità relative ai servizi di salute mentale alla loro dotazione di risorse e alla loro attività con proposte e suggerimenti relativamente alle soluzioni dei singoli problemi
· esami dei dati e individuazione dei principali fattori di rischio e fattori di protezione in generale e relativi ad aree specifiche come la salute mentale di genere e nelle diverse età della vita , nei luoghi di lavoro, uso di sostanze e salute mentale.
Aderiscono, ad oggi, al coordinamento :
• Sezione del Veneto, Società Italiana di Psichiatria, PSIVE
• Sezione Triveneta, Società Italiana di Riabilitazione Psicosociale, SIRP
• Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica, SIEP
• Società Italiana di Scienze Infermieristiche in Salute Mentale, SISISM
• Società Italiana di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza SINPIA, Sezione Regionale del Triveneto
• Sezione Veneto, Associazione Italiana di Psicogeriatria ,AIP
• Coordinamento Veneto dei Serd, COVESERD
• Confederazione delle Associazioni Regionali di Distretto , CARD , Veneto
• FP CGIL Medici e Dirigenti SSN
• Confcooperative Federsolidarietà Veneto
• Lega delle cooperative, Veneto
• Associazione Italiana Tutela Salute Mentale AITSaM
• Associazione utenti “Il sole di notte”
• Associazione Privata Per l'Efficienza e Trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni APPLET
• CittadinanzaAttiva Veneto
• Associazione Veneto sociale ricerca VerSo
• Associazione Lo Specchio a.i.s.s.p onlus
• Associazione Italiana Famiglie ADHD

 
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Coronavirus e Sportelli di Ascolto: Lettera aperta agli Enti del Terzo Settore

Post n°448 pubblicato il 03 Luglio 2020 da Giuseppe_TV
 

Gentili Presidenti e Direttori,

vista l’attuale situazione e osservando quanto sta accadendo sul nostro territorio, ho pensato di scrivere una lettera aperta a tutti per potervi dare un quadro chiaro e definito in merito ai servizi di sostegno per la cittadinanza.

Noto ogni giorno la nascita di nuovi sportelli di ascolto e supporto e mi ritrovo spesso a consigliare molti colleghi su come riuscire a svolgere al meglio la propria professione in questo periodo, facendo però sempre attenzione alle leggi, codici e regolamenti che ordinano la nostra società e la figura dello psicologo.

Comprendo molto bene il desiderio di molti di darsi da fare e potersi mettere a disposizione, ma è bene farlo ponendo estrema attenzione al contesto che attualmente ci circonda e i rischi che ne possono scaturire.

Con quest’ottica, ho pensato quindi di scrivervi alcuni consigli e indicazioni per poter preservare la salute di tutti e evitare conseguenze anche di altro tipo in fase successiva.

A mio avviso, le modalità migliori che le varie associazioni e cooperative possono mettere in atto per supportare i cittadini sono:

  1. SPORTELLO DI ORIENTAMENTO. Uno sportello telefonico il cui scopo è quello puramente di orientare il cittadino ai servizi messi a disposizione dal SSN e dagli enti pubblici. Se le chiamate ricevute fossero di richiesta di supporto, vi consiglio di rivolgervi ai servizi già attivi, strutturati, coordinati e supervisionati per poter svolgere le proprie prestazioni al meglio:

    1. Regione Veneto. Associazione InOltre 800 33 43 43 24 ore su 24 e 7 giorni su 7  (https://www.regione.veneto.it/article-detail?articleId=4393556)

    2. Università degli Studi di Padova 049 8276496 aperta dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19 (https://www.dpss.unipd.it/emergenza-psicologi-online)

    3. ULSS territoriali. Ogni azienda territoriale ha attivato un proprio numero di riferimento reperibile online  

    4. 1522 Numero antiviolenza e stalking

  2. SPORTELLO DI ORIENTAMENTO E SOSTEGNO. Questi solitamente sono fatti da professionisti e volontari di altra natura. In questi casi vi consiglio caldamente di strutturare un protocollo di base in cui, qualora la chiamata fosse ricevuta da un non psicologo, la persona venga indirizzata prontamente al professionista o ai numeri che vi ho segnalato prima

  3. SPORTELLO DI SOSTEGNO PSICOLOGICO. Questa tipologia di servizio può essere fatta unicamente da psicologi, psicoterapeuti e psichiatri. Qualora decideste di attivare un servizio simile vi vorrei indicare alcuni aspetti a cui prestare attenzione:

    1. Preparazione alla situazione di emergenza. Come Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi Veneto abbiamo stilato delle linee guida per psicologi e psicoterapeuti per poter essere pronti alle situazioni che si andranno a incontrare. Potrete trovarle al seguente link: https://www.ordinepsicologiveneto.it/ita/content/coronavirus-vademecum-pratico-per-psicologi-dell-ordine-veneto

    2. Deontologia e privacy. Un problema alquanto annoso che molti stanno riscontrando è quello dell’acquisizione dei dati in maniera corretta e del rispetto di alcuni punti del codice deontologico. In questo link troverete i riferimenti necessari per adempiere ad ogni aspetto: https://www.ordinepsicologiveneto.it/ita/content/indicazioni-deontologiche-e-raccomandazioni-sulle-prestazioni-psicologiche-a-distanza

    3. Remunerazione. So che molti sportelli vedono la partecipazione di colleghi come volontari, per quanto queste azioni siano nobili e comprensibili, ritengo opportuno che ogni professionista possa ricevere un equo compenso per il proprio lavoro. Mi auguro quindi che ci sia la possibilità di creare progetti che prevedano anche questi aspetti.

Spero che questa mail possa essere di aiuto e orientamento ad ognuno di voi, qualora ne aveste bisogno mi rendo anche disponibile a supportarvi nella costruzione di prassi e progetti adeguati, seguendo linee guida e principi che vi ho riportato sopra.

Concludo con una sola nota, tra le motivazioni che mi hanno spinto a scrivervi, vi è anche una forma di tutela nei confronti vostri. In questi giorni mi sono giunte molte segnalazioni dal territorio della nostra regione in merito a sportelli attivati con personale non adeguato o che non rispettassero i principi legislativi e deontologici. Tale situazioni ovviamente comportano una presa in carico importante che noi per primi vorremmo prevenire.

Buon lavoro a tutti.

Dr. Michele Orlando

Consigliere e Coordinatore Commissione Tutela 

Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi del Veneto


Link all'articolo originale:
https://www.ordinepsicologiveneto.it/ita/content/coronavirus-e-sportelli-di-ascolto-lettera-aperta-agli-enti-del-terzo-settore

 
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