Il tempo e lo spazio

Dedicata a tutti i bambini scomparsi


FIABADa un libro di fiabe un giorno di giugnoscappò dal suo foglio sulla montagnaun orco gigante e nascose il suo grugnotra gli alberi fitti nella boscaglia.Coprì con il manto la luna, fu notte.Nell’ ombra staccò la tenera  gemmasul ramo lasciò ferite d’ amore,sparì nel mistero in fondo alla grotta. Angela aveva le trecce di sole,la pelle di luna, gli occhi del cielo,un viso d’ incanto, un cuore di bimba,Angela era la primavera. Vagò nella notte l’ orco malvagio,cercò il sentiero per fare ritornosul foglio del libro dov’ era la fiaba,tra gli alberi folti  nella boscaglia.Il libro era chiuso, steso per terra,la porta del foglio già era sbarratala fiaba da un pezzo era finita. Angela aveva le trecce di sole,la pelle di luna, gli occhi del cielo,un viso d’ incanto, un cuore di bimba,Angela era l’ ingenuità. Bussò alla porta con tocco feroce,nel libro dormiva l’intera tribù.Nemmeno il guardiano  potè  più sentirela voce dell’ orco sempre più fioca.Scappò  tra i monti senza una meta,stringendo la rosa tra le sue mani.Trovò nella grotta un antro profondo,sparì con il fiore dentro il mistero.  Angela aveva le trecce di sole,la pelle di luna, gli occhi del cielo,un viso d’ incanto, un cuore di bimba,Angela era  fresca rugiada.