VentoDelSahara

Verso la Luce


In queste dolenti pianure , un tempo coperte dal ghiaccio e dal muschio ed ora percorse da strade invisibili, scavate nei cablaggi sotterranei, solcate da teorie di reticoli, io v’intravedo simboli – nuovi ed antichi – che attraversano il mondo assieme alla luce. Una mente superiore ha seminato questi fatui territori di steli ed algoritmi incomprensibili, che sedimentano nelle rovine del passato in confuse ed infinite stratificazioni … in controluce v’intravedo le forme della nostra salvezza e della nostra disperazione, e nel silenzio di un viaggio incompiuto ascolto le voci da un’altra dimensione. Emozioni d’immagini smarrite nei recessi della mente, sensazioni di ghiaccio e di fuoco, ricompaiono fra i pixel d’un mare insondato, affiorano come relitti oltre la conoscenza, oltre la portata dei grandi telescopi … è il silicio che genera ombre, più della sintesi, del crak e dell’oppio, nelle scure foreste di simboli immortali percorse dal nostro doppio. E’ lo schermo che si dilata abbracciando l’infinito, e nel plasma ci rivela gli accessi ad altri universi, luminosi quanto i miseri puntini che si agitano nel profondo … con nuova armonia, ti dimentichi della carne e del sangue, della triste eredità del mondo, libero finalmente nell’essere e non essere, fra gli arcani, ciò che la mente vorrebbe che sia … In questo tempo minore, col ghiaccio che ancora si scioglie, il silicio genera ombre, moltiplica i simboli che ci orientano in terre cangianti, in vaste depressioni e radure  perdute, nel lungo percorso che ci conduce dalla sorgente alla foce, verso l’inesprimibile, verso la luce...