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Creato da micasel il 21/12/2009
riflessioni sparse su filosofia, storia, politica, società, religione.
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"Le alleanze variabili servono anche per combattere il bipartitismo" così ha dichiarato Casini al Tg2, riferendosi alle prossime alleanze per le regionali: con il PDL nel Lazio e col PD in Puglia. E'ì vero, Casini ha ragione e non è strano che lo dica. E' molto strano invecxe che i due prossimi alleati dell'UDC non o abbiano nulla da dire, pur essendo bipartitisti dichiarati. Il sospetto è che, ad onta dei proclami politici (o da politicanti, come sembra), TUTTE le formazioni politiche badino essenzialmente a conquistare il potere, la poltrona.
Se Pdl e Pd avessero veramente a cuore il bipolarismo o bipartismo, dovrebbero realizzare una "conventio ad excludendum": accordarsi fra loro per escludere chiunque punti su alleanze variabili per consolidare un potere contrattuale da sfruttare per piazzarsi sempre nei posti di governo, là dove sono le poltrone del potere.
Vogliono il bipartitismo, lo facciano e non si prestino ai giochetti dei para...furbi!
In passato i piccoli PSDI e PRI avevano una presenza amministrativo-governativa sovraimensionata rispetto alla loro forza elettorale, vogliamo tornare indietro, ai governi balneari?
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