Il cuore Urla

Nuovo Natale


Natale senza i genitori è uno strano Natale. Natale è la festa della famiglia, dei pranzi di abbondanza, del capotavola contento della tavola allungata, della nonna che porta in tavola gli struffoli, rigorosamente con i confettini colorati, delle foto e dei panettoni. Senza un genitore, a capotavola non c’è nessuno. Si cambia sede e si cambia tavola. Diciamo che è il ciclo della vita, e va bene, è corretto. Ma il posto vuoto rimane. Allora accendiamo il sorriso, compriamo più spumante e stelline per i bambini. Giriamo per mercatini e negozi un po’ per disperdere la malinconia, un po’ per reinventare una festa. A tavola forse tocca a noi sedere a capotavola, forse per quel ciclo vitale, forse perché i figli lo richiedono. Tocca a noi adesso fare da richiamo e riunire la famiglia. Stappare le bottiglie. Va bene così, Natale è nascita e rinascita. Apro le finestre. Tutte. Ci sono le luci natalizie. E aria frizzante. Vado. A incontrare la gente, a vedere i fuochi, a parlare con tutti, a dare la mano e ad abbracciare. I genitori vorrebbero così.