Cielo

L'incontro sfiorato


  
    Spesso ci si incontra, ci si sfiora, si passa oltre.Quante volte il nostro sguardo sfiora quello di una persona che ci passa accanto, magari alla fermata dell'autobus o in un centro commerciale.Raramente ci si riconosce, nel senso che si riconosce che la persona che stiamo incrociando in quel momento non è un viandante indifferente, che per puro caso sta incrociando i suoi passi con i nostri, ma proprio quella persona che stavamo aspettando e che stavamo cercando,magari inconsciamente.. Ma quando il riconoscimento ha luogo, allora si accende una luce emozionante, che riscatta mesi e anni di grigiore e di apatia. È come se un colpo di frusta ci rimettesse in piedi, scuotendoci dal nostro torpore, dal nostro vegetare: il sangue scorre più rapido nelle vene, pensieri entusiasmanti si affollano alla mente…Nessun incontro avviene a caso; ma capirlo e agire di conseguenza, ciò dipende dal nostro livello di consapevolezza.
Potremmo passare accanto a un tesoro, senza neanche vederlo; ma, quando siamo pronti, il significato di quell’incontro non ci sfuggirà. E i legami che possono nascere da tali incontri consapevoli, caratterizzati dalla reciproca attesa e dal reciproco riconoscimento, hanno veramente il profumo dell’infinito e la fragranza ineffabile dell’altrove e dell’eterno… se di eterno è lecito parlare nel contesto di questa dimensione spazio-temporale.Crediamo che un elemento essenziale, decisivo, perché possano verificarsi degli incontri di questo genere - e non solo con le persone, ma anche con le situazioni o con qualsiasi altro ente - sia l’aver conservato in sé un po’ di quella freschezza, di quella spontaneità, di quella fiduciosa apertura verso il mondo che sono (o forse, ahimè, dovremmo dire: che erano) tipiche dei bambini. Senza l’incanto del mondo, senza una certa quale ingenuità di fronte alla vita (e usiamo la parola nel suo significato più bello e positivo) passeremmo loro accanto senza degnarli di uno sguardo, con la più totale inconsapevolezza.