Cielo

Mastro Reaper

"Lascia fare a me", disse Anne sottovoce.

Si avvicinò lentamente alla guardia, che alzò l'arma minacciosamente; gli occhi

di Anne scintillavano...uno sguardo..può uccidere...

la guardia la guardò impietrita, mentre  la sciabola si abbassava.

La mano penzolò inerte lasciando scivolare l'arma sul pavimento.

"Si padrona!", disse solo.

"L'ha ipnotizzata!, disse Corsi....chissà se lo farà anche con me...d'altronde è la mia

fidanzata, non posso stare senza di lei!".

"Apri la porta!" disse Anne alla guardia ormai soggiogata.

La sentinella aprì;  Alissya uscì a capofitto dalla cella , guardò Anne sorridendo,

e si gettò  fra le braccia di Frankie, che preso di sorpresa cadde a terra..insieme a

lei, restarono lì abbracciati sul pavimento per un intero minuto"

Corsi, dapprima allibito, pensò bene di saltare addosso.. ad Anne.

La sentinella assisteva immobile all'incredibile scena.

Si rialzarono rossi in viso e si rassettarono i vestiti.

Finalmente erano insieme! Insieme!

"Andiamo adesso, dopo il piacere...il dovere eh eh!, disse Corsi, raggiante!"

Si diressero verso la sala dov'era il misterioso individuo.

"Maestro Reaper!", guardate! disse il suo assistente, indicando una sfera.

"Sono libere.....maledette!"

"Libere si, ma resteranno qui..per sempre, con i loro...compagni spuntati

da chissà dove...."

"Andiamocene!"  Prese il papiro e gli oggetti preziosi e si diressero verso la galleria.

"Avevo previsto tutto", accese una miccia...."Salteranno in aria, ah ah".

"E noi ce ne andiamo dal portale........ah ah...!"

Il gruppo dei nostri arrivò alla sala.

"Dove saranno?" Corsi stava per dire altro,

quando un'esposione rimbombò nelle loro orecchie.

Si gettarono a terra; caddero blocchi di pietra,

una nube di polvere invase la stanza........

L'incantesimo

Anne era lì davanti a lui; non lo lasciò fiatare, lo abbracciò e baciò,

incurante di Frankie.

Fu un bacio rovente,

un piacevole calore attraversò il suo corpo.

Poi li guardò fissa e disse "Dobbiamo fare presto,

 Alissya è in pericolo!"

Frankie si sentì di ghiaccio.

"Seguitemi!"......attraversarono la sala,

e Anne si fermò davanti a un sarcofago

"Me l'ha insegnato Alissya, tempo fa

disse e pronunciò parole arcane, che

non  risuonavano dal tempo dei tempi...."

Lentamente il sarcofago si aprì....

.non conteneva nulla.....tranne delle

statuette...

Ushebti!, disse Anne,

i servitori del faraone nel regno dei morti.

" O servitori....NISUT.... BIT  .. di Colui del Giunco,

Colui dell'Ape..Sovrano dell'Alto e Basso Egitto,

il Faraone... DI ANKH RA MI JET..

Che abbia vita come Ra ,in eterno

Apritemi la porta........nel nome di Osiride!"

Al posto del sarcofago..apparve un portale.....verdastro

..MIR, disse Anne.

"Ehm  disse Corsi.....dobbiamo proprio entrare lì? "

"Bisogna salvare Alissya....disse Frankie!"

"Presto..il Sigillo mettilo in quella fessura a forma di chiave.."

Lo mise....si fece buio....Corsi, si strinse alla sua Anne,

Frankie strinse fra le mani

il Sigillo, pensando ad Alissya.

 Quando la nebbia nera si dileguò...

si trovarono...all'interno di una piramide.

Le torce illuminavano le pareti.

Attraversarono un corridoio,

sentirono delle voci.....

"Il papiro...l'ho esaminato...ma non capisco...

.dove sono le miniere d'oro, se Alissya

non parlerà..lei sembra saper tutto.

..ma parlerà a costo di strapparle le unghie.

"Del male alla mia Alissya..".e nella testa di

Frankie..balenarono..pensieri..omicidi...

strinse il calcio della pistola.

Corsi lo prese per il braccio,

"No, dobbiamo prima sapere dov'è Lei!"

"Tu vai a controllare la prigioniera...

.più tardi la interrogheremo, disse il misterioso

individuo alla sentinella.

Avvolto in un mantello nero...la faccia bianca ..

...lo sguardo fisso in avanti.

Dopo un cenno di Corsi,

Frankie e Anne lo seguirono in silenzio, dietro la sentinella.

Odore di chiuso li circondava...arrivarono in una camera interna.

La sentinella guardò...attraverso un finestrino...

"Tutto bene..! eh eh L'albergo è di tuo

gradimento Alissya?"

Non ricevette risposta.

Poi soddisfatto, si sedette

a fumare.

Teneva un'affilata scimitarra sulle ginocchia, che mandava cupi

bagliori nella stanza.