Il miele di Gug

sono innamorato - poesia


sono innamorato di tutte le signoreche mangiano le paste nelle confetterie.Signore e signorine -le dita senza guanto -scelgon la pasta. Quantoritornano bambine!Perché nïun le veda,volgon le spalle, in fretta,sollevan la veletta,divorano la preda.C'è quella che s'informapensosa della scelta;quella che toglie svelta,né cura tinta e forma.L'una, pur mentre inghiotte,già pensa al dopo, al poi;e domina i vassoicon le pupille ghiotte.un'altra - il dolce crebbe -muove le disperatebianchissime al giulebbedita confetturate!Un'altra, con bell'arte,sugge la punta estrema:invano! ché la cremaesce dall'altra parte!L'una, senz'abbadarea giovine che adocchi,divora in pace. Gli occhialtra solleva, e paresugga, in supremo annunzio,non crema e cioccolatte,ma superliquefatteparole del D'Annunzio.Fra questi aromi acuti,strani, commisti troppodi cedro, di sciroppo,di creme, di velluti,di essenze parigine,di mammole, di chiome:oh! le signore comeritornano bambine!Perché non m'è concesso -o legge inopportuna! -il farmivi da presso,baciarvi ad una ad una,o belle bocche intattedi giovani signore,baciarvi nel saporedi crema e cioccolatte?Io sono innamorato di tutte le signoreche mangiano le paste nelle confetterie.guido gozzano