Lettera contro la guerra

Post n°13 pubblicato il 16 Dicembre 2005 da fastidio_77

Ancor più che fuori, le cause della guerra sono dentro di noi.
Sono in passioni come il desiderio, la paura, l'insicurezza, l'ingordigia, l'orgoglio, la vanità...
Lentamente bisogna liberarcene.
Dobbiamo cambiare atteggiamento.
Cominciamo a prendere le decisioni che ci riguardano e che riguardano gli altri sulla base di più moralità e meno interesse.
Facciamo più quello che è giusto, invece di quel che ci conviene.
Educhiamo i figli ad essere onesti, non furbi.
E' il momento di uscire allo scoperto; è il momento d'impegnarsi per i valori in cui si crede.
Una civiltà si rafforza con la sua determinazione morale molto più che con nuove armi.

Tiziano Terzani

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

L’uomo che cercava l’orizzonte

Post n°12 pubblicato il 15 Dicembre 2005 da fastidio_77

Tra gli indios guaranies a El Pantnal, nel territorio umido del Basso Mato Grosso, un uomo viveva ossessionato dal desiderio di sapere cosa ci fosse oltre la linea verde dell’orizzonte della selva. Una sera si avvicinò al falò intorno al quale si riunivano i vecchi saggi della sua tribù. Quando comunicò loro la decisione di camminare verso la linea dell’orizzonte per vedere che cosa ci fosse dall’altro lato, non ricevette i consigli che sperava e fu invece sottoposto ad un’estenuante serie di domande. Non ti bastano i dolci frutti della papaia e della guayaba che crescono vicino al fiume? Forse la manioca non cresce generosa nel tuo orto? Ti sembrano forse insipidi i pesci che si impigliano nelle tue reti? La pelle dello yacaré in cui porti le tue frecce non ti sembra abbastanza resistente?

L’uomo rispose sempre di si, ma aggiunse che tutto questo non gli bastava, che non voleva possedere altre cose, bensì sapere cosa ci fosse dall’altro lato dell’orizzonte. Allora i vecchi saggi si infuriarono, prima di scagliare come un dardo l’ultima delle loro inquisizioni: “Ci consideri forse incapaci di rispondere a tutte le tue domande?”. L’uomo rispose che essi potevano parlare di tutto quello che si trovava da questa parte dell’orizzonte, ma non di quello che c’era dall’altra parte, perché nessuno di loro si era spinto fin laggiù. I vecchi saggi, incolleriti, lo accusarono di voler sapere più di ciò che era consentito e lo espulsero dalla tribù. “Potrai tornare solo se, dall’altro lato dell’orizzonte, troverai qualcosa di meglio che avevi qui” lo condannarono alla fine i vecchi saggi.

L’uomo si mise in marcia verso l’orizzonte. Camminò molti giorni attraversando selve e savane, eppure, via via che avanzava, la verde linea dell’orizzonte restava sempre alla stessa distanza, inalterabile. Una notte, mentre l’uomo meditava vicino al fuoco su quello strano prodigio, fu sorpreso dall’arrivo di uno sconosciuto. Sembrava stanco. Salutò, poi chiese il permesso di riposare vicino al fuoco. L’uomo che cercava l’orizzonte notò che l’altro, sebbene parlasse la sua stessa lingua non lo faceva con il tono delle genti che vivevano vicino al fiume, abituate a parlare in quel modo per far si che il sordo rumore delle acque non portasse via le loro voci. Lo sconosciuto veniva dalla selva profonda e per questo il tono della sua voce era basso.

Lo sconosciuto si strofinò i piedi, doloranti per il lungo cammino e guardò meravigliato l’uomo che cercava l’orizzonte: aveva scostato qualche tizzone e glielo aveva messo sotto i piedi. Quel tepore fu come un balsamo per la sua stanchezza. Allora lo sconosciuto tirò fuori dalla bisaccia due pezzi di manioca e ne offrì uno all’uomo che cercava l’orizzonte. Egli lo accettò, e senza darsi troppo peso cominciò ad arrostire il suo pezzo di manioca sulle fiamme. L’altro invece si incamminò verso il folto della selva e ritornò con due grandi foglie, nelle quali avvolse amorevolmente la sua porzione. Aspettando che si cocesse, osservo l’uomo che cercava l’orizzonte mentre cercava di mangiare la sua razione mezza calcinata. Poi dopo aver tastato la sua parte, la ritirò dal fuoco, aprì l’involucro di foglie, ed ecco la manioca bianca e fragrante. Gliene offrì la metà e l’uomo che cercava l’orizzonte seppe di aver trovato qualcosa di meglio di ciò che già conosceva. Uno mangiava un cibo dal sapore inimmaginabile e l’altro provava una sensazione di sollievo ai piedi che mai prima aveva sperimentato.

All’alba si prepararono a continuare il cammino. All’uomo che cercava l’orizzonte piaceva la compagnia dell’altro, e forse per questo gli chiese dove andasse. “verso l’orizzonte, voglio vedere cosa c'é dall’altro lato”, rispose, e le sue parole rallegrarono l’uomo che veniva dal fiume. “Allora possiamo andare insieme”, gli disse contento. Ma la sua allegria durò poco, perché appena si misero in movimento, l’uomo della selva cominciò a camminare nella direzione dalla quale veniva lui. “No l’orizzonte è di là!”, disse l’uomo del fiume. “Ti sbagli. Io vengo da lì, e l’orizzonte è di fronte ai miei occhi. Perché tu gli dai le spalle?”, chiese l’uomo della selva. Dopo un istante di esitazione, seppero di star cercando la stessa cosa e di aver iniziato finalmente a trovarla.

Luis Sepùlveda
 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

UN PICCOLO RACCONTO

Post n°11 pubblicato il 14 Dicembre 2005 da fastidio_77

Una ragazza stava aspettando il suo volo in una sala d'attesa di un grande aeroporto.
Siccome avrebbe dovuto aspettare per molto tempo,decise di comprare un libro per ammazzare il tempo. Compro' anche un pacchetto di biscotti.
Si sedette nella sala VIP per stare piu tranquilla. Accanto a lei c'era la sedia con i biscotti e dall'altro lato un signore che stava leggendo il giornale.
Quando lei comincio' a prendere il primo biscotto, anche l'uomo ne prese uno, lei si senti' indignata ma non disse nulla e continuo' a leggere il suo libro. Tra se' penso' "ma tu guarda se solo avessi un po piu' di coraggio gli avrei gia' dato un pugno..." Cosi' ogni volta che lei prendeva un biscotto, l'uomo accanto a lei, senza fare un minimo cenno ne prendeva uno anche lui. Continuarono fino a che non rimase solo un biscotto e la donna penso' "ah, adesso voglio proprio vedere cosa mi dice quando saranno finiti tutti!!" L'uomo prese l'ultimo biscotto e lo divise a meta'! "Ah!, questo e' troppo" penso' e comincio a sbuffare indignata, si prese le sue cose, il libro, la sua borsa e si incammino' verso l'uscita della sala d'attesa. Quando si senti' un po' meglio e la rabbia era passata, si sedette in una sedia lungo il corridoio per non attirare troppo l'attenzione ed evitare altri dispiaceri.
Chiuse il libro e apri' la borsa per infilarlo dentro quando..................
nell'aprire la borsa vide che il pacchetto di biscotti era ancora tutto intero nel suo interno.
Senti' tanta vergogna e capi' solo allora che il pacchetto di biscotti uguale al suo era di quell' uomo seduto accanto a lei che pero' aveva diviso i suoi biscotti con lei senza sentirsi indignato, nervoso o superiore, al contrario di lei che aveva sbuffato e addirittura si sentiva ferita nell'orgoglio.

LA MORALE: Quante volte nella nostra vita mangeremo o avremo mangiato i biscotti di un altro senza saperlo? Prima di arrivare ad una conclusione affrettata e prima di pensare male delle persone, GUARDA attentamente le cose, molto spesso non sono come sembrano!!!!

Esistono 5 cose nella vita che non si RECUPERANO:
Una pietra dopo averla lanciata
Una parola dopo averla detta
Un'opportunita' dopo averla persa
Il tempo dopo esser passato
L'amore per chi non lotta

Qualcuno una volta ha detto:
"Lavora come se non avessi bisogno dei soldi.
Ama come se nessuno ti abbia mai fatto soffrire.
Balla come se nessuno ti stesse guardando.
Canta come se nessuno ti stesse sentendo.
Vivi come se il Paradiso fosse già sulla Terra."

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

SEZIONE POESIE

Post n°10 pubblicato il 12 Dicembre 2005 da fastidio_77

Voglio, avrò
Fernando Pessoa

Voglio, avrò
se non qui,
in altro luogo che ancora non so.
Niente ho perduto.
Tutto sarò.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

TIROMANCINO

Post n°9 pubblicato il 09 Dicembre 2005 da fastidio_77

 Per Me E' Importante

Le incomprensioni sono così strane
sarebbe meglio evitarle sempre
per non rischiare di aver ragione
ché la ragione non sempre serve.
Domani invece devo ripartire
mi aspetta un altro viaggio,
e sembrerà come senza fine
ma guarderò il paesaggio...

Sono lontano e mi torni in mente
t’immagino parlare con la gente...

Il mio pensiero vola verso te
per raggiungere le immagini
scolpite ormai nella coscienza
come indelebili emozioni
che non posso più scordare
e il pensiero andrà a cercare
tutte le volte che ti sentirò distante
tutte le volte che ti vorrei parlare
per dirti ancora
che sei solo tu la cosa
che per me è importante...

Mi piace raccontarti sempre
quello che mi succede,
le mie parole diventano nelle tue mani
forme nuove colorate,
note profonde mai ascoltate
di una musica sempre più dolce
o il suono di una sirena
perduta e lontana.

Mi sembrerà di viaggiare io e te
con la stessa valigia in due
dividendo tutto sempre.
Normalmente....

DEDICATA A FRANCO, LOVE <3

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

I migliori..

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

marinellaezioletiziamarinococcolona64pennacchioalfonsosilviar.82lunablu_mrtoorresavolandfarmlorteyuwminsterr999valericmetalliumSdoppiamoCupidoCinderella017robbolinik
 

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963