Il mignolo

Fanculo gli esami, ci penserò domani.


No. Che già girare un'ora in questo buco bigotto di città mi fa girare le palle che neanche gli elettroni hanno questa velocità, quindi addio, ciao e ti saluto. Torno a casa disfatta. E ci penso domani. Che poi la fila questa volta dicono sia lunga. Le cose son cambiate e raccolgo frammenti di notizie in qua e in là, non so che fare. Interrompo l'ansia da prenotazione calcolata. Getto la spugna, domani ci penserò. Non è più un gioco ad incastro, non diverte più il -siamo spiacenti ma il servizio è sospeso-. E' solo l'ennesimo messaggio inatteso di un sistema cerebroleso. Non solletica e non è più una prova di resistenza. E' solo l'ultima demenza. (E' solo sfasciatura di tempo che potrei passare in altro modo) E' un pizzicotto alla guancia che scanso con la dovuta indifferenza. Non mi danneggio più, non mi turbo più. E ci penso domani.  E' diventata una esigenza.Non mi danneggio più, non mi turbo più. - Siamo spiacenti ma il servizio è sospeso-. Non rido più. -Siamo spiacenti ma il servizio è sospeso-. Sì, ho capito, siamo tutti uguali laggiù. E quindi fanculo gli esami, ci penserò domani.(da: Sono appena ritornata adolescente.)