Il mignolo

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Il lato positivo dello svegliarsi presto al mattino è rappresentato indiscutibilmente dalla natura. L'aurora, poi l'alba sono incanto per gli occhi e nutrimento per lo stomaco. Le sfumature cromatiche, dall'indaco al rosato, premono sulla retina e accompagnano successivamente il senso della giornata che ancora non ha avuto inizio. È in questi brevi istanti che percepisco come sentirò le ore successive. La distanza palese fra la materia che genera luce e la chimica del mio corpo si annullano, e mi ritrovo intrecciata con lo spazio che osservo. Mi sento al sicuro. Accarezzo l'aria con le guance, socchiudo gli occhi e sento la brezza unirsi al mio respiro mortale. Poi. Stamane.Ancora il sole che nasce, inizio ad accompagnare questa unione con un lento movimento. Cammino. Respiro più velocemente, allora distolgo lo sguardo e osservo il tempo al mio polso. Il mio respiro si fa vento mentre la terra persevera con la sua abituale lentezza. Calcolo minuti e sento forza. Mi assegno una meta, la intravedo. Ci arrivo e guardo il tempo. È anche ora del risveglio altrui, appoggio le mani alle ginocchia e respiro profondamente, vedo l'asfalto sotto di me, lo imprimo, lo conservo, lo incido nel mio cuore. Faccio leva con le braccia per raddrizzare il torace, prendo l'ultima boccata d'aria in solitudine. Apro la porta ed entro. Dentro i miei pur piacevoli doveri.