Il mignolo

Bolle di silenzio.


Sono implosa dentro una bolla di silenzio. L'ennesima.Pochi pensieri, ma ricordi incisivi, è questo quello che capita dietro alcune porte chiuse alle spalle. Poche azioni dentro uno stanzino bianco, poso gli occhiali, tolgo l'orologio e sfilo il reggiseno. Oramai, una volta pronta, apro la porta da sola e mi porto di fronte al grande cerchio immobile ad osservare il lettino di metallo che lo attraversa. Scatto una foto nella mia mente, respiro ed incrocio le braccia. Attendo che qualcuno si accorga della presenza dentro la stanza. Mi è capitato di scuotere la testa, sbuffando ironicamente contro la sorte silenziosa che si è insinuata un giorno dentro di me. Non ho mai versato lacrime nei riguardi di queste brevi attese colme di fastidiosi doveri ed obblighi verso il mio corpo, non mi sono mai commossa all'udire il suono del cerchio che inizia a girarmi attorno e scannerizza la mia materia. Ma questa volta è accaduto. Nemmeno io me lo so spiegare.