Il sogno di Icaro

ELISIR

Affluisce  caldo  il  tuo  sangue

nelle  mie  vene

miscida  unico  fiume 

e  scocca 

come  campane  sbronze

nei  giorni  di  festa

te  l' offro 

goccia  a  goccia

che  non  resti  di  te  e  di  me 

disperso  amore.    (Filomena Shedir Di Paola)

ECO DI VITA

Non rimaneva di te
- e non più oramai -
che un esile pesce azzurro
perfetto nelle linee come di un antico
artista anonimo,
a guizzare
in una parete decrepita
senza voce, scalcinata
eppure a parlar di te
che come lui annaspasti
in una gabbia nuda
di sguardi familiari.
Di te, nessun'altra eco giunse,
fratello senza mare. (Filomena Shedir Di Paola)

SILENZIO

Dove se ne vanno

le cose che si dimenticano?

Amori, promesse, giuramenti?

Su quali rotte si accavallano?

E' un sotterraneo pelago l'oblio

che muto e appartato geme,

raschiato dall'ordinario viaggio,

figlio di separato abisso.

E quando mi condurrai su quelle rive

da sola non sarò: l'oblio, sai,

è un mare gonfio di ricordi. (Filomena Shedir Di Paola)

Gazzella Ferita

Lo interrogo il tuo soffio di cielo, 

lo esploro a distanza:

gocce purpuree, stelle pesanti.

Morsa felina di impulsi fugati

nella nebbia,

sono pallida e come te dissanguata.

Così non m’inganna

questa primavera appena sbocciata,

le carni ardono fredde,

sfioriti negli occhi i colori che da meduse e naufraghi amammo.

Solo il desiderio ora di calarmi in uno spazio incontaminato

da te e dal tuo passaggio.

(Filomena Shedir Di Paola)

Lacrime di Porfido

Seguivi con lo sguardo

 nel fragore della pioggia

  il lago coi cigni invalidi

    e piovevano così

    anche le tue lacrime di porfido

   come a dissetare tombe.

   Ammazzare di nuovo il cuore

  tormentato dalle rapide

   affinché tutto rimanga incolore

   arido e senza rotte.

  Ci sono molte cose da fare

  invece di andare a rovescio

  e seminare gigli sulle scogliere.

(Filomena Shedir Di Paola)