CroceeDelizia

Storia di Chiara (parte seconda)


Ogni essere umano ha bisogno di piccole attenzioni. A Chiara erano sempre mancate fin quando ad un congresso incontrò Alberto, medico di ben vent'anni più grande di lei.Alberto iniziò subito a corteggiare Chiara che, a quanto mi dice, si sentì in imbarazzo.I due si scambiarono i numeri di telefono, abitavano distanti ma la distanza non impedì ai due di iniziare a discutere molto di argomenti interessanti legati al mondo del lavoro, alla situzione politica, al passato di Alberto. Ex ginnasta nazionale, era stato espulso a causa della sua militanza politica piuttosto accesa.Chiara, pian piano si innamorò di quest'uomo. Forte, deciso, affascinante. Alberto le propose di incontrarsi, visto che sarebbe stato in zona per lavoro e Chiara accettò senza esitare. La sua paura aveva lasciato spazio alla sua voglia di evadere.La loro relazione durò tre anni. Tre anni di inferno. Alberto si rivelò un uomo possessivo e violento. La chiamava durante tutto il giorno e anche la notte. Sms con minacce e ricatti.Chiara era tornata nel baratro. Soffrì molto e cadde in depressione. Lasciò il lavoro e si rinchiuse in casa. Non voleva più alzarsi dal letto. Non voleva più vivere, tentò il suicidio.Fu seguita da un supporto psicologico che le fece bene e pian piano si risollevò. Alberto? Lei cambiò numero e fece una denuncia per stalking. Ma dentro di lei, nonostante tutto, lo confessa, è rimasto un ricordo importante.Ricominciò a lavorare ed essendo, fondamentalmente, una persona solare, fece tante amicizie ed era ben voluta da tutti. La sera si usciva dopo il lavoro per una birra insieme ai colleghi, si scambiavano quattro chiacchere e ci si rilassava.Intanto a casa, era la solita storia. Il muro di piombo del compagno era sempre più impenetrabile.Ci vollero altri 4 anni prima che Chiara, grazie ad una sua amica si decise a chiedere la separazione.Contemporaneamente, nacque una forte attrazione, reciproca, con un uomo di sedici anni più grande di lei. Si frenquentarono per alcuni mesi, fino a quando, lui la invitò a cena a casa sua. Le disse che aveva perso la rotta, che era innamorato e che per lui, Chiara rappresentava il regalo più bello che la vita gli avesse fatto.Passione, coinvolgimento, complicità, amore. Chiara si sentiva rinata. Tutti notavano il suo sguardo luminoso, il suo sorriso spontaneo e non tirato. Stava bene, si sentiva finalmente amata, semplicemente.Dopo circa due mesi, una sera, lui la chiamò all'improvviso chiedendole di raggiungerlo. Lei ne fu felice. Si vestì subito e scappò da lui. Ma più che lui la attese una brutta realtà.Lui era umbriaco, ferneticava, cominciò a stringerla forte tanto da farle male. La schiaffeggiò dicendole che lui era il suo padrone. La accusò di averlo tradito e la spintonò facendola cadere. Chiara si fece male al polso. Stava zitta e tratteneva lacrime e dolore per paura di irritarlo. Restò seduta per terra, pensava solo a scappare. Dopo qualche minuto lui, come se nulla fosse successo, la aiutò a rialzarsi. Le chiese scusa, le preparò gli spaghetti e mise anche un fiore a tavola. Nel momento in cui lui andò in bagno, lei prese la borsa e scappò via. Guidava e piangeva e tante erano le lacrime che si fermò perchè non vedeva nulla.Certo, si è presa anche insulti dall'ubriacone che si è pure sentito "abbandonato". Sono passati quattro mesi. Chiara ha perso tutto a causa di circostanze delle quali non vuol parlare ma legate al suo ex marito indebitato fino al collo. Una cosa mi ha detto: Ho chiuso libri e capitoli, sono in grado di chiudere le prime tre parole di un capoverso! Considerazioni a margine: Gli uomini che usano e abusano di una donna, sono esseri repressi dentro. Le donne che cadono in continuazione in queste situazioni, si facciano coraggio e comincino a pensare che non è necessaria la presenza di un uomo nella loro vita. Si vive meglio senza. La Libertà non ha prezzo ed è l'unico Amore per cui valga la pena vivere.S.