JustADream
Impara a dipingere le cose nei colori che più preferisci, scurisci gli avvenimenti, risalta le storie e intingi con punti precisi e creativi le cose che riconosci tue...
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Post n°86 pubblicato il 25 Agosto 2013 da chaRlie.445
C'è stato un periodo, una settimana con precisione, in cui decisi che sarei dimagrita seguendo il regime alimentare che da sempre mia madre mi aveva impedito. Ma ne lei ne mio padre erano a casa in quei giorni, così decidevo IO cosa mangiare. Ricordo con nostalgia quel tè a colazione, quel pacchetto di salatini a pranzo e l'insalata a cena. Spesso dicevo a mio fratello di dover rimanere a pranzo a scuola, così andavo al parco e me ne stavo lì un ora a leggere, mentre il tempo del pranzo scorreva e io digiunavo. Posso giurare, ero felice. Poi, tornarono i miei a casa e mi crollò il mondo addosso, mia madre mi riempiva di domande e di cibo. Odiavo quei momenti. Così cominciai a contare minuziosamente le calorie di ogni pietanza, calcolando e scribacchiando su un'agendina ogni alimento e le sue calorie per ogni 100gr. Quando il pranzo, la cena o qualsiasi altro pasto, superava le 300 calorie, andavo in bagno e cercavo di rimettere tutto. Mi sentivo in colpa, ma sentire la pancia vuota, mi faceva stare bene. Ho scritto tutto ciò per un motivo: vorrei ruscire, da domani, a conciliare i due periodi, per crearne il terzo, quello funzionante. Posso farcela. Ed in più ho bisogno di spezzarmi la schiena su quella maledetta cyclette. DEVO farcela. **** Charlie |
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